lunedì 5 giugno 2023

#iviaggidivanesio vol. 19: Sentier des ocres, Roussillon e Saintes- Maries-de-la-mer

Una nuova gita in Francia, paese che amiamo alla follia, questa volta con ospite d’onore: Iron ha infatti invitato la cuginetta Noce, detta noisette da queste parti (una curiosità, noisette è anche il modo in cui i francesi chiamano il caffè macchiato freddo - comunque è pessimo, evitatelo!).

L’obiettivo principe del viaggio è visitare il Sentier des ocres, un affascinante tracciato nelle montagne del Luberon, in quella che un tempo era una cava di ocra. Il sentiero è molto semplice e accessibile anche ai bambini, esiste una versione breve da circa mezzo’ora e una un po’ più lunga da 50 minuti. Noi abbiamo optato per questa!

 


Raggiunto il paese di Roussillon si trova un comodo parcheggio che permette di accedere al sentiero - tutto a pagamento, ma decisamente economico: 4 euro per il parcheggio e 3,5 euro per il sentiero. 

Appena si entra nel sito, si rimane immediatamente a bocca aperta: dopo l’accesso infatti si apre un piccolo avvallamento che è uno dei due punti più panoramici, dove il rosso e il giallo dell’ocra si incontrano in maniera estremamente affascinante. Si prosegue con un po’ di salite e discese nel bosco, con frequenti punti dove sostare su panchine di legno e restare a bocca aperta davanti ai colori che contraddistinguono il sentiero! Dopo circa 25 minuti si trova un altro punto meraviglioso, con una serie di colline scavate inondate dal sole e circondate dagli alberi, a formare una sorta di anfiteatro rosso: spettacolare!

Il fatto che il tutto sia immerso in un bosco rende la visita agevole, anche col sole (per lo meno a inizio giugno, quando lo abbiamo visitato noi) e alla partenza (nonché all’arrivo, il sentiero è circolare!) c’è una fonte d’acqua potabile. Per la visita occorre tenere presente che sono sconsigliati vestiti delicati: l’ocra infatti colorerà senza indugio scarpe e vestiti (ancora di più se un canetto vi salta su con le sue zampine tutte ripiene di ocra…). Gita davvero affascinante!

 



Lasciando la macchina la medesimo parcheggio, è poi possibile fare un giro nel paese di Roussillon, classico abitato provenzale, dotato di un bel centro tutto pedonale, in cui perdersi tra i vicoletti. Colori vivaci, lavanda un po’ ovunque, molti posti dove mangiare qualcosa, impossibile restare indifferenti al suo fascino! Nei dintorni sorgono varie cantine che producono l’AOC (il nostro doc) Ventoux della zona: vini semplici ma ben fatti. Noi abbiamo visitato il Domain du culet rouge, dove sono stati molto cortesi e ci hanno fatto degustare la loro produzione di rosati, bianchi e rossi. 

 

All'uscita dal paese è possibile ammirare anche il ponte Julien, che permette di attraversare il torrente Calavon: un ponte di pietra a schiena d'asino circondato da papaveri e accessibile con un comodo parcheggio. Vale la deviazione!

A questo punto avevamo un dilemma da sciogliere: seguire il richiamo della cultura, visitando la vicinissima Avignone, o cedere alle lusinghe di mare e flamants roses, andando ancora una volta a Saintes-Maries-de-la-mer? Complice un meraviglioso regalo che mi ha fatto Anna, ovvero un monocolo per guardare e fotografare i pennuti, la scelta è fin troppo facile, ed eccoci ancora una volta al camping paradis de la brise! In questo inizio d'estate il campeggio è ancora molto tranquillo e l’atmosfera rilassata, fatto salvo tra le 19 e le 22, quando le zanzare si abbattono su di noi voraci come esattori delle tasse…come è ovvio per un posto che è di fatto in mezzo alla laguna! Il nostro gazebo con zanzariere su ogni lato si rivela vincente per salvarci la vita, abbinato però a litri di Autan. La laguna è molto più secca che a Pasqua, ma i fenicotteri si sono solo spostati più aventi e abbondano: il nuovo giocattolo permette di vederli con un super ingrandimento e li si apprezza al meglio. 


 

La sera per salutare la Camargue, come rinunciare a una paella camarguaise? Oramai è una tappa fissa e irrinunciabile…

Insomma: quattro giorni di relax e un paio di posti davvero indimenticabili. I canetti cuginetti hanno gradito molto la gita, anche se Noce ha sottolineato più e più volte che a casa coi suoi genitori si mangia molto molto meglio…e si cammina di meno!


Tutte le foto come sempre a cura di Anna sono disponibili all'album



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