sabato 1 gennaio 2022

Vacanze 2021: Lofoten, Capo Nord, Svezia con van e cane: introduzione

Sole fino a tarda notte: spettacolo!

Le vacanze 2021 giungono a cercare di consolarci dopo un anno e mezzo un po’ pesante, causa Covid e addentellati vari: i vaccini e i conseguenti green pass hanno in parte riaperto l’Europa e ci danno una speranza che si possa tornare a viaggiare liberamente, cosa che da febbraio 2020 non è più stata possibile. Grazie alla doppia dose di vaccino (e sia benedetto ogni singolo ricercatore che ha lavorato per farci questo dono, evviva la scienza, evviva evviva!) abbiamo deciso che la situazione era abbastanza sicura da consentirci di provare a fare un viaggio di cui parliamo da anni e anni: andare alle isole Lofoten. Si tratta di un arcipelago (oggi collegato alla terraferma da un ponte) nel nord della Norvegia, appena a sud di Tromsø): varie isole unite tra loro da ponti o tunnel sottomarini di incredibile e rara bellezza, in cui mare e montagna convivono in un connubio indissolubile quanto spettacolare.

Da almeno tre anni pensavamo a tale destinazione, ma varie vicissitudini avevano sempre fatto sì che si dovesse rimandare…fino ad oggi!

In realtà alla fine, abbiamo fatto un tour un po’ più ampio, grazie anche ad una magica combinazione di eventi che ci ha consentito di avere a disposizione il lusso estremo di 4 settimane di ferie. Chissà quando ci ricapita! Il post prevederà quindi degli spin-off:

1. Arrivare alle Lofoten

2. Le isole Lofoten

3. Dalle Lofoten a Capo Nord

4. Il lento ritorno, ovvero un po’ di Svezia

Tutto ciò preceduto da questa breve introduzione generale, con qualche nota di ampio respiro.

Go north!

Il viaggio è stato ovviamente fatto con Vanesio, il nostro Ford Nugget Westfalia che i miei 25 lettori già conoscono: è stato il suo primo vero viaggio itinerante estivo, ed è stato un piacere nel piacere rendersi conto di quale mezzo meraviglioso sia il van camperizzato del nostro cuore!

L’equipaggio è il solito: Anna, me e Iron, il nostro canetto più bello del mondo (le Lofoten dovevano essere una vacanza di Uran, che lo maledice dal cielo…), che ovviamente se le è godute al massimo. Si tratta infatti di una vacanza davvero perfetta per chi ha un cane e ha voglia di goderselo nella natura, c’è tutto anche per loro, dai bagni in mare e nei laghi alle passeggiate nei boschi, dalle rampegate in salita alle corse sulle spiagge (anche se spesso volteggiano sulle nostre teste le aquile...nel qual caso guinzaglio immediato!)

Le spiagge caraibiche. Peccato il freddo

Prima di iniziare, alcune avvertenze: in primo luogo i costi. La Norvegia è uno dei paesi più cari che io conosca, inauditamente, assurdamente, inopintamente caro. Se pensate a un posto caro (che ne so, la Svizzera o Londra) dovete moltiplicare per due, più o meno. Tutto costa tantissimo, a iniziare dalla benzina (il diesel, che è stata la principale voce di spesa per noi, si attesta tra gli 1,7 e gli 1,9 euro/litro), per non parlare di uscire a cena. Un altro ottimo motivo per non uscire a cena è che - diciamo così - la Norvegia non è esattamente il paradiso del gourmet… quindi se ne avete la possibilità, fate come noi: portatevi il cibo da casa. Noi siamo partiti carichi di pasta Cocco e di sughi Ursini, oltre che di buste di affettato messo sotto vuoto da noi medesimi e questa combinazione ci ha davvero salvato. Per il resto, supermarket e via - ma anche una spesa idiota, con pochissime cose non è mai economica. Tenetelo a mente! 

Cucina da camp(eggio)

Se, come noi, siete abituati a mangiare molta frutta e verdura, potreste avere un problema: c’è poco e molto caro. L’ancora di salvezza sono i blåbær (Norvegia) o blåbär (Svezia): i mirtilli! Questo frutto, che da noi è piuttosto costoso, in Scandinavia è diffusissimo ed economico: il nostro fabbisogno di frutta è stato abbondantemente soddisfatto dal magico frutto blu. Se ne avete voglia, durante le passeggiate li potete anche cogliere da soli, sono davvero onnipresenti! Un altro alimento a suo modo economico è il pesce e in particolare il salmone, che è di una bontà sconcertante e ha un prezzo paragonabile a quello che ha da noi (ma è radicalmente più buono, sembra un'altra bestia). Da provare fresco oppure affumicato, libidinoso. A noi sono anche piaciuti i cosiddetti (da noi) spalmini: insalate di gamberetti, surimi, salmone immersi nella maionese e nell’aneto: non proprio dietetici, ma veloci e buoni, adatti alla vita itinerante. Se vi piace bere bene (e a noi piace) portatevi del vino dall’Italia. Senza se e senza ma. La birra in Norvegia è pessima e costosissima, in Svezia decente e abbastanza economica. Ma se come noi avete fatto tappa in Abruzzo prima di salire e avete qualche bottiglia di Montepulciano e di Pecorino, meglio per voi!

Mare e montagna

In secondo luogo il clima: avrete sicuramente letto da qualche parte della variabilità del clima nel profondo nord… è tutto vero! In una giornata si passa dall’estate (ma davvero: maglietta e pantaloncini) all’inverno, con pioggia e vento sferzante e calo delle temperature conseguente. Quindi guardaroba composito che premetta di “sbucciarsi” come una cipolla ed eventualmente ribucciarsi velocemente. Noi, che siamo viziosi, abbiamo investito una cinquantina di euro a testa per delle giacche locali molto efficaci di marca “Scandinavian Explorer”, si trovano un po’ ovunque e sono ottime e economiche.

Ultima cosa, se si viaggia con un van senza il bagno, come nel nostro caso… no problem! Sia la Norvegia sia la Svezia sono letteralmente costellate di aree sosta (in cui si può anche dormire) dotate di cessini con livelli di pulizia sinceramente insensati (in positivo). In the middle of nowhere si trova sempre un bagno - e non si sa come - è magicamente pulito e profumato. Diciamo che c’è una combinazione positiva tra senso civico delle persone (il rispetto per la natura e i beni comuni si respirano nell’aria, si notano anche nei più piccoli comportamenti delle persone) e investimenti pesanti da parte delle amministrazioni: i bagni non si puliscono da soli, ed è evidente che 2-3 volte al giorno, anche in cima alle montagne, viene inviata una squadra di pulizie a sgomberare e pulire. Su questo mi concedo una nota polemica: quando mi dicono “ma perché fare le vacanze all’estero? È tanto bella la nostra Italia” mi piacerebbe avere il modo di mostrare in rapida successione una qualsiasi area di sosta norvegese e una italiana… per farla breve trasparirebbe in maniera chiara come la nostra cultura ignori completamente o disprezzi il turismo itinerante.

Camminate spezzagambe e clima cangiante

Del resto, il numero di roulotte e camper che abbiamo visto non lascia spazio all’interpretazione: il concetto di Friluftsliv (vita all’aria aperta) permea la mentalità scandinava! Praticamente ogni abitazione che abbiamo visto aveva un camper o una roulotte davanti, e anche sulle strade è tutto un fiorire di rimorchi, rimorchietti e rimorchioni - più che altro questi ultimi, sia in Svezia sia in Norvegia c’è una vera passione per la roulotte a due assi! Questo fatto condiziona un po’ - ma ci torneremo - il modo in cui in Scandinavia (e soprattutto in Norvegia) classificano le escursioni: il “family walk” per un norvegese significa che due quasi cinquantenni non atletici ma neppure del tutto patate e il loro atletico cane faranno una fatica disumana a compiere l’escursione, una “facile” è il limite per noi, una intermedia verrebbe classificata nel resto d’Europa come “per escursionisti esperti”, una difficile credo che equivalga a una scorciatoia per il camposanto per una persona normale. Tenetelo a mente, perché finire nei pericoli è facile - e non sono presenti piani B: quando i sentieri sono esposti a strapiombo sul mare se non ce la sentiamo è meglio fare marcia indietro, anche se il nostro orgoglio è ferito perché non siamo in grado di sostenere quella che per loro è una tranquilla passeggiata adatta ai bambini! Noi siamo più volte tornati indietro con la coda tra le gambe.

Canetto passeggiatore

Ultimissima cosa generale riguarda i canetti: la Norvegia (e in misura appena minore anche la Svezia) non è esattamente un paese dove la gente impazzisca per i cani: se si ha in mente un posto caninamente civile come la Germania o il Regno Unito, la situazione è radicalmente differente. Non che ci sia aperta ostilità, chiariamoci, ma nei dettagli è impossibile non notare che i cani sono tollerati ma non idolatrati. Un esempio? Sui ferry (ne abbiamo presi un paio) il cane non può salire a bordo in area passeggeri, ma deve restare in auto (provate a dirlo a un tedesco o a un inglese, vi guarderebbe con due occhi così!), molte persone hanno paura del cane e gli altri cani che si incrociano sono tendenzialmente aggressivi. Credo (ma è una nostra interpretazione) che il cane qui sia vissuto più come un lavoratore (trainare la slitta, fare la guardia) che come un animale da compagnia e un amico: per evitare discussioni ricordate di tenerlo sempre al guinzaglio, anche perché le pecore sono ovunque e ovviamente non devono essere disturbate. Anche quando si sta facendo un’escursione in montagna e sembra una situazione ideale per slegarlo e farlo correre un po’, meglio evitare: abbiamo letto da più parti che i pastori locali non esitano a estrarre la doppietta. Iron è stato sempre legato, tranne quando ha fatto il bagno in mare o nei laghi, dopo che ci eravamo accertati che non ci fossero nei dintorni pecore, mucche o … renne!

Le renne, mia passione

Già, le renne: lo spettacolo nello spettacolo! Da metà della Svezia in su ogni giorno abbiamo avvistato renne, da quelle solitarie a veri e propri branchi. Sulla strada che va a Capo Nord abbiamo visto nettamente più renne che persone! E sapete una cosa? Sono bellissime! Patatine al massimo, viene voglia di abbracciarle e accarezzarle tutte. Guidate piano: non solo per gli autovelox (pervasivi e ubiqui) ma soprattutto per loro, perché ve le troverete davanti e si sposteranno solo quando ne avranno voglia.

Come sempre Anna ha realizzato un bellissimo album di foto: si trova qui: https://photos.app.goo.gl/6eQKLtzVgBXyh6ES6 

Gli appassionati del genere ameranno anche le foto fatte al Volvo Museum: si trovano in un album dedicato, qui: https://photos.app.goo.gl/vRLfJKGFS2dvhDPN6


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