domenica 4 settembre 2022

Vacanze 2021: Lofoten, Capo Nord, Svezia con van e cane: 2 - Le isole Lofoten

Questo post segue quello dedicato all'arrivo alle Lofoten che è possibile trovare qui: https://aldotorrebruno.blogspot.com/2022/01/vacanze-2021-lofoten-capo-nord-svezia_3.html e fa parte del più ampio racconto delle vacanze 2021 nel grande nord. L'introduzione e l'indice si trovano qui: https://aldotorrebruno.blogspot.com/2022/01/vacanze-2021-lofoten-capo-nord-svezia.html

Qui mi focalizzo sull'obiettivo primario della vacanza, uno dei posti che ho sognato di visitare per anni e anni: le isole Lofoten. Queste isole incredibili sono state collegate tra loro tramite un ingegnoso e mirabile sistema di ponti e gallerie (la strada E10) che consente di raggiungerle quasi tutte - ad eccezione di Værøy e Røst - senza dover prendere traghetti. Sono un luogo dove la natura è di una bellezza senza senso, e domina incontrastata. D'estate, quando ci siamo andati noi, le giornate sono infinite, il sole splende nel cielo più di 20 ore al giorno, la temperatura è molto meno fredda di quanto ci si possa immaginare e gli occhi faticano ad adattarsi alla quantità di bellezza che incontrano. 

Cosa si fa alle Lofoten? Essenzialmente alle Lofoten si cammina, perché culturalmente non è che ci sia nulla da fare (la città più grande, la "capitale" Svolvær ha meno di 5000 abitanti), mentre la natura offre i suoi frutti più deliziosi: spiagge dai colori caraibici da cui sorgono vette montane che in poche ore ti consentono di ammirare le isole dall'alto, a strapiombo, laghi, fiumi, montagne, uccelli marini in enorme quantità, aquile, delfini, orche, foche...insomma un vero paradiso naturale! Nell'anno del covid, forti delle due dosi di vaccino, si è rivelata la vacanza perfetta, perché fatta di grandi spazi aperti, di cui avevamo estremamente bisogno dopo un anno di reclusione, di pochissimi incontri con altre persone e di grandi camminate. Il van poi è davvero la dimensione ideale: ti consente libertà ma al contempo si piazza un po' ovunque, anche in parcheggi più o meno selvaggi a bordo mare...

Un libro fondamentale per pianificare e poi godere la visita è la guida Rother Lofoten and Vesteralen: 60 walks, che presenta 60 camminate di vari livelli, con descrizioni molto complete e possibilità di scaricare i file gpx da usare col cellulare per orientarsi. Questo è non un consiglio, ma una necessità: il livello della segnaletica sui sentieri è praticamente nullo, quindi i file gpx ci hanno salvato la vita in più di un'occasione, rivelandosi preziosissimi. Altro punto fondamentale: non fidatevi MAI dei personaggi locali quando il tema è la difficoltà delle escursioni. Quello che per loro è un "family walk" (e in effetti lo fanno coi bambini aggrappati al collo) è al limite del praticabile per persone normali (un filino sovrappeso, ma anche abbastanza allenate). Non oso immaginare cosa siano i percorsi indicati come "difficili"... 



Comunque, i percorsi indicati come facili nella guida Rother sono alla portata di chiunque sia un minimo allenato, anche se i tempi dichiarati tendono ad allungarsi, mentre quelli indicati come medi possono presentare difficoltà a tratti non sormontabili senza attrezzatura specifica (noi in un paio di occasioni siamo tornati indietro e non mi vergogno ad ammetterlo). 

Il clima cambia alla velocità della luce, come sempre nell'estremo nord, il che è un bene (ti svegli sotto il diluvio, non ti scoraggiare, dopo colazione potrebbero esserci il sole e 15 gradi) ma anche un male (parti bello tranquillo sotto il sole in maglietta e dopo mezz'ora fa un freddo polare e diluvia ghiaccio). Vestirsi a cipolla è l'ovvia soluzione, senza mai fidarsi. Ma mai fidarsi, anche se sembra che non ci sia una nuvola in tutto il circolo polare artico. Meglio fare qualche km con lo zaino un po' più pesante che rischiare di trovarsi a 800 metri d'altezza sotto l'acqua e nulla che ti ripari. 

Le scarpe da trekking un po' serie e una giacca davvero impermeabile sono imprescindibili. A meno che la vacanza non preveda stare in panciolle in una delle numerosissime rorbu (le casette rosse dei pescatori, ora trasformate in alberghi diffusi di super lusso) a fare idromassaggio e abbuffarsi di stocafisso! Se l'idea è quella, mettete in conto un budget sostanzioso: ho provato a chiedere per curiosità quanto ci sarebbe costato dormire in una rorbu e si parla di cifre che oscillano sui 300 euro a notte! In linea generale, tra l'altro, come già detto la Norvegia è carissima, ma le Lofoten sono anche peggio, perché molti norvegesi ci vanno in vacanza (molti norvegesi è una frase che ha poco senso, diciamo che quando trovi tante persone è come Rimini a dicembre...). Ma con accortezza e i supermercati (che sono facili da trovare più o meno ovunque) si può sopravvivere.

Qui elenco un po di escursioni che abbiamo fatto, segnalando quelli che reputo i luoghi imperdibili:

- Camminata tra le spiagge di Hauckland e Uttakleiv: assolutamente imperdibile. La spiaggia è caraibica, il sole di mezzanotte è uno dei più bei soli di mezzanotte che si possano ammirare, tramonto e alba che sfumano l'uno nell'altro, davvero da non perdere. Se si ha coraggio (Iron) si può anche azzardare il bagno. I locali lo facevano.

- Passeggiata Eggum - Unstad tra mare, laghi e montagna. Ogni metro più bello del precedente. Davvero meravigliosa

- Nusfjord: villaggio di rorbuer tutto turistico, ma che vale la pena. La strada che si fa per arrivarci è mozzafiato

- La passeggiata chiamata Ginaløypa in onore di una Gina la regina. Si arriva in cima al monte Flastadkoi. Teoricamente è un family walk...ci sono dei pezzi a strapiombo che personalmente mi hanno terrorizzato. Però camminata che sale rapidissimamente dal mare (si parte proprio a 0 metri) alla cima della montagna. 

- L'isola di Væroy in generale (ancora più isolata delle intere Lofoten, affascinante) e soprattutto la camminata al villaggio abbandonato di Måstad. Anna voleva uccidermi quando eravamo a metà, ma alla fine ne è valsa la pena. Alla fine si tratta di una scalata a livello del mare (anche se sembra una frase senza senso): 8 ore di cammino difficilissime tra sassi scivolosi, salite e discese. Il villaggio non è più del tutto abbandonato perché alcuni pazzi hanno ristrutturato le case e le usano per vacanze. L’effetto è straniante, non c’è un porto né una strada carrozzabile che arrivi al villaggio e per l’acqua tutti dipendono da una pompa a mano (che ha salvato anche la mia vita: non ci eravamo portati acqua né cibo se non due fette biscottate...due fessi mondiali)



- Il villaggio di Å che noi abbiamo visto sotto la pioggia ma sembrava bello lo stesso. Col sole credo sia indimenticabile. Stessa cosa si può dire di Reine, che ha però un plus eccezionale: la scalata al Reinebringen, 2000 scalini costruiti dagli sherpa tibetani per permettere di dominare dall'alto la cittadina. Faticoso, confesso che non ce l'abbiamo fatta, a 1/4 del percorso abbiamo mollato, anche perché sotto l'acqua era molto complicato...

- La la Venezia del nord (ma quante sono le Venezie del nord? Stoccolma, Amsterdam, chiunque abbia un po' di mare/fiume e il nord si fa chiamare così...), Henningsvær. Diciamo che il nord c’era, Venezia meno...ma il campo da calcio incastonato su un'isoletta microscopica vale da solo la gita. Giustamente fotografato da chiunque arrivi fino a qui!

Ultima nota sui campeggi: sono ottimi e abbondanti. Menzione d'onore per il nostro preferito: il Brustranda sjøcamping che ha anche un negozietto dove comprare souvenir di ogni genere (e eccezionali giacche norvegesi per sopravvivere al clima: bellissime e economiche), ma in generale sono tutti tenuti molto bene e l'accoglienza è ottima. 


In definitiva le Lofoten mantengono appieno le promesse che fanno, la natura è semplicemente incredibile e i colori indimenticabili. Infondono pace, ma sono anche adrenaliniche per la quantità di camminate così varie che permettono. Mare, montagna e laghi non hanno soluzione di continuità, la natura è letteralmente esplosiva e la presenza umana molto rispettosa. Si respira, si vedono spazi sterminati e si godono (d'estate) giornate che letteralmente non finiscono mai, che fanno passare la voglia di andare a letto, per apprezzare ogni singolo minuto. Un viaggio che davvero ti lascia dentro una quantità di immagini e ricordi inauditi.

Dopo le Lofoten, già che eravamo da quelle parti abbiamo deciso di arrivare a Capo Nord…cui è dedicato un altro post

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