giovedì 18 marzo 2021

L'universo elegante - Brian Greene

 Fisica o metafisica?

Libro scritto in maniera perfetta, divulgazione di alto livello, spiega concetti notoriamente complessissimi in maniera facilmente comprensibile, a patto che si decida di fare un minimo sforzo per capirlo, andando magari a studiare su qualche altra fonte concetti che l'autore accenna appena e non approfondisce. Nulla di insormontabile, il piacere che se ne ricava ripaga ampiamente della fatica. Il problema è però più di fondo: non mi è chiaro se si tratti di fisica (che, come dice il nome, deve avere un legame con la realtà, con la physis) o di metafisica. Perché il problema di fondo della teoria delle stringhe, e della (futura?) M-teoria, di cui l'autore è uno dei fondatori, è che sembra aver perso del tutto il legame con la realtà osservabile. Come dice Greene mancano i massi che rotolano verso gli sperimentali, ovvero non c'è nessuna conferma, né nessuna possibilità di conferma sperimentale (allo stato attuale della tecnologia d'indagine) per questa teoria e i suoi addentellati. Chiaramente il fatto che concili la relatività e la meccanica quantistica è affascinante, è difficile accettare che quando si scende sotto una certa scala si debba anche cambiare leggi fisiche di riferimento, ma la domanda sorge comunque: non è che la costruzione teorico-matematica, davvero ammirevole, non abbia le gambe della natura su cui reggersi? Per millenni l'uomo si è dato spiegazioni che - secondo le conoscenze della propria epoca - sembravano solide e strutturate, ma è stato quando ha iniziato a chiedere con forza che i dati sperimentali confermassero la teoria, quando Galileo ha puntato il cannocchiale verso le stelle, che il mondo è davvero cambiato. E non posso non mettere a confronto questo libro con quello di Sabine Hossenfelder: non è che gli autori si siano fatti troppo sedurre da questa matematica così elegante, simmetrica (anzi, supersimmetrica), ma non verificabile sperimentalmente?

Quindi, libro interessantissimo, sono felice di averci capito qualcosa di più, ma la domanda resta quella: ho letto fisica o metafisica?


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