mercoledì 24 febbraio 2021

Underworld - Don De Lillo

Un grande libro, un libro complesso


Il mio rapporto con questo libro è stato complicato. L'ho comprato 3 anni fa e poi l'ho annusato più volte, ma non ho mai avuto il coraggio di iniziarlo. La mole (anche in ebook la si percepiva), una certa aura che lo circonda, il fatto che De Lillo sia un autore adorato dai miei adorati DFW e Franzen. Insomma, alla fine prima delle vacanze di Natale, complice il fatto che le avremmo passate a casa per il covid, ho deciso di affrontarlo. E ho scoperto di averlo sottovalutato: altro che le vacanze di Natale! La lettura è complicata, con continui salti temporali in avanti e all'indietro, il libro intero è estremamente postmoderno nell'intrecciarsi delle trame e dei personaggi. Ciò detto, emergi da questa fatica davvero soddisfatto: non ci sono dubbi sul fatto che si tratti di un capolavoro. Alcuni brani sono incredibili nella loro bellezza, nella scrittura che è al contempo scorrevole e curatissima, attenta, precisa. Di cosa parla questo libro? Impossibile dirlo: dell'ossessione americana per la bomba, di spazzatura, di diseguaglianza sociale, di baseball, di arte, di amore. Insomma, parla della vita. E leggendolo capisci perché l'ammirazione di Franzen e Wallace. Capisci quanto entrambi debbano a De Lillo, e ti viene una grande voglia di affrontare un altro suo libro. Pur sapendo che leggere questo cospicuo tomo ha rappresentato un vero e proprio lavoro, che si è affiancato a quello "ufficiale" e che mi ha tenuto compagnia per ben tre mesi.
4 stelle

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