lunedì 25 maggio 2020

#iviaggidivanesio vol 12 e 13: cambio della guardia!



Il post riassume due gite in montagna che segnano anche il cambio della guardia rispetto al vero capo del van: si tratta infatti dell'ultima gita di Uran (piango), ma a seguire - dopo una certa sosta dovuta al malefico COVID-19, della prima gita di Iron. Vanesio e la montagna nel segno della continuità canina!

Parte I: alle terme di Pré Saint Didier
Il mio regalo di compleanno per Anna era un buono per le mitiche terme di Pré Saint Didier, di cui tutti mi avevano detto meraviglie. Ma noi speravamo di andarci con la neve, quindi abbiamo atteso nella speranza, fino al primo weekend di febbraio per andare a fruire del regalo. Gita notevole, ma niente neve: per trovare una bella passeggiata caninamente innevata dobbiamo salire sopra a La Thuile, dove troviamo un piacevole sentiero che percorriamo. Uran è in forma e va su come un treno, facendoci come sempre divertire con le sue follie da neve, rotolandosi a tutto andare.


Torniamo poi al Pré Sain Didier e parcheggiamo il van in una stupenda area camper, da cui le terme sono raggiungibili a piedi. Lasciamo Uran a dormire, stravolto, ma con il riscaldamento ben acceso: non c'è neve ma il freddo si fa sentire, e ci dirigiamo verso le terme.


Un sogno: vasche di ogni forma e dimensione, acqua calda che fuma mentre la temperatura esterna scende, prati gelati da attraversare di corsa per spostarsi da una vasca a una sauna, da un bagno turco a una cascata d'acqua...esperienza meravigliosa. Avremmo diritto anche al buffet, ma non abbiamo cuore di abbandonare le vasche per il tempo necessario ad andare a mangiare qualcosa, decidiamo di goderci ogni singolo momento, e alla fine siamo praticamente gli ultimi ad andarcene! Un aspetto fondamentale: bisogna prenotare l'ingresso, altrimenti si fa una coda micidiale.


Il giorno dopo, belli rilassati, decidiamo di salire alla passerella panoramica artificiale che domina il paese: un'ascesa micidiale per caminare su una passerella trasparente sospesa nel vuoto. Dall'area camper la vediamo: io ho paura ma al contempo ne sono affascinato. Si va!


Una volta conquistata la vetta, la doccia fredda: non si può accedere perché d'inverno con il brutto tempo può essere pericoloso. Ma ditelo a valle, no?? Mi fai fare 3 km in salita e scopro che è chiusa?? Ma nooooo! Per fortuna ci siamo talmente tanto rilassati il sabato alle terme che sorridiamo e iniziamo la discesa... per poi tornare a casa, non sapendo che sarebbe stata l'ultima occasione di usare il van per questo maledetto inverno. Il Coronavirus ci avrebbe poi chiuso in casa, e il malefico linfoma ci avrebbe privato del nostro adorato Uran. Ma the show must go on... e tre mesi dopo

Per piangere un po', ma anche ridere guardando i video della follia, ecco le foto dell'album fatto da Anna


Parte II: Val di Mello
Il primo weekend in cui è possibile circolare dopo questi mesi maledetti, ci ingegniamo a trovare una meta in Lombardia (non si può uscire dalla regione) che valga la pena. C'è eccitazione: è il primo weekend in van per Iron, che nel frattempo è arrivato a rallegrare le nostre giornate di smart working!
Decidiamo per la Val di Mello, di cui tanto bene diverse persone mi hanno parlato, e partiamo! Il lavoro smart non ci consente di lasciare Milano prima del venerdì sera, ma poco male, l'umore è alto, raggiungere la val Masino, punto di partenza dell'escursione è agevole e richiede un paio d'ore. I campeggi sono ancora chiusi, ma c'è un bel parcheggio dove possiamo sostare per la notte nel paese di San Martino. Ceniamo, dormiamo, cullati dal rumore del ruscello. Al mattino il nostro cane da pastore si sveglia alle 6, preoccupato dal sorgere del sole e inizia a guardarsi in giro (nel van...) timoroso che qualche pericolo possa sopraggiungere. Lo proviamo a convincere e si rimette a dormire. Alle nove meno venti, quando ci alziamo, ci accorgiamo che tutti gli altri camper e van che ci circondavano sono spariti...spostatisi di pochi metri dalla zona a pagamento a quella gratuita di parcheggio! Essendo dormiglioni, troviamo la zona gratuita tutta occupata, così versiamo l'obolo (5 euro per la giornata) e ci accingiamo all'escursione. 


Per raggiungere il punto di partenza si può andare a piedi in una sorta di pre-passeggiata da 20 minuti circa (noi optiamo per questa soluzione) o usufruire di un servizio navetta. Ma già questi 20 minuti sono piacevolissimi! Arrivati all'imbocco della val di Mello, parte la vera escursione: in pratica si segue il corso del torrente che ha scavato la valle, tra prati, scorci meravigliosi, cascate meravigliose, laghetti, piccoli guadi, tratti di foresta. La passeggiata è agevole, il lato destro del fiume più selvaggio (non adatto a bambini molto piccoli, bisogna guadare un paio di torrenti e il terreno è a tratti complicato), quello sinistro comodissimo e battuto. Noi optiamo per il destro all'andata e il sinistro al ritorno. 
Iron è uno spettacolo: nel suo ambiente naturale il cane più misurato del mondo non sta letteralmente nella pelle, sale come uno stambecco, salta su e giù come un coniglio, ci concediamo anche di lasciarlo libero in alcuni punti in cui non incrociamo nessuno, tanto è sempre al nostro fianco, che corre tra me e Anna. 

 
La passeggiata è piacevole: in 4 ore percorriamo gli 11 km di andata e ritorno, sostando per il pranzo al sacco nella località Rasica, su un sasso mentre ascoltiamo una cascata accanto a noi...dopo mesi chiusi in casa è un sogno essere nella natura e godere di questa pace!
In definitiva, si tratta di una gita davvero spettacolare, la valle è di una bellezza commuovente e la passeggiata piacevolissima. Non abbiamo la forza di salire fino alla cascata del ferro...ma dovevamo lasciarci qualcosa per la prossima volta, no? Purtroppo non essendo aperti i campeggi e necessitando di una doccia, dobbiamo tornare a casa, ma con la promessa di replicare la visita alla Val di Mello! 

Come al solito c'è un bell'album di foto fatte da Anna!





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