Paul Auster ovvero del non deludere mai
Un libriccino piccino picciò, che però ti lascia un sapore in bocca persistente come se fosse un bicchiere di barolo di vecchia data e per di più di un'annata spettacolare. Non so se avete presente "momenti di trascurabile felicità", di Piccolo. Ecco, questo libro è la versione meravigliosamente riuscita e scritta da un genio della penna di quel libro (che io ho francamente trovato insopportabile). Sono brevissime pillole di racconti, quasi tutti inseguono il filo conduttore della coincidenza, della sincronicità, di quei piccoli fatti che capitano a tutti noi, ci lasciano un po' stupiti (piacevolmente) e passano. Ecco, Paul Auster invece di lasciarli passare, li fissa in questo taccuino rosso e ce ne fa dono. Come sempre la sua scrittura è solida e meravigliosa, gradevole da leggere, mai banale. Lo so, io sono un suo fan scatenato, ma in cambio il buon Paul non mi ha mai tradito. Mai! Mai un suo libro mi ha lasciato anche in parte perplesso. E' un porto sicuro in cui rifugiarsi nei momenti di dubbio! Si legge in meno di un'ora e lascia grande gioia: perché attendere oltre?
(inutile specificare... 5 stelle)
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