Riporto qui la mia recensione su anobii e il link alla fumett-recensione di Zerocalcare.
E auguro a tutti che il nuovo anno sia pieno di buone letture!
>> La mia rece su anobii:
Il re è tornato
Credo che Joe R. Lansdale sia in assoluto il re del suo genere. Nessuno è capace di scrivere romanzi hard boiled come i suoi. Nessuno è capace di intessere trame sempre simili a sé stesse eppure sempre appassionanti. Nessuno sa tirare fuori dal cilindro metafore esilaranti come le sue. A nessuno scrittore verrebbe mai in mente di scrivere un romanzo di ricerca che veda come protagonisti un ragazzino rosso di capelli, un enorme uomo di colore, un nano, una prostituta, uno sceriffo ex cacciatore di taglie, un ex schiavo e un maiale selvatico.
Nessuno sa scrivere dialoghi come i suoi: alcuni scambi in particolare tra Shorty e Eustace ricordano molto da vicino (sono un prequel?) quelli cui siamo abituati tra Hap e Leonard.
Giusto per rendere l'idea, ecco tre brevissimi passaggi:
"faceva già caldo e tra poco sarebbe stato appiccicoso come un cucchiaio di melassa spalmato sotto un’ascella."
"Il vicesceriffo, appena è iniziata la sparatoria e un proiettile gli è sfrecciato accanto, è fuggito via come un coniglio. Se avesse corso piú veloce si sarebbe perso i vestiti."
"Quando parlava era come se stesse cercando di fare i gargarismi con la bocca piena di puntine da disegno."
Poi è chiaro, la trama è sempre la solita, non succede nulla di particolare, ci sono un mucchio di parolacce e di violenza gratuita ed assurda.
Ebbene sì, se me lo state chiedendo, la risposta è sì. La foresta è assolutamente a livello dei suoi migliori libri.
>> La rece a fumetti di Zerocalcare (la faccenda delle puntine da disegno ha affascinato entrambi, noto): http://www.zerocalcare.it/2013/12/23/recensioni-la-foresta-di-lansdale/
Nessun commento:
Posta un commento