Ciò detto, io e Anna all'incirca a mezzogiorno siamo andati nel canneto, sfidando la serpe, per consentire ai canidi di fare un bel bagnetto. Ad un certo punto ci avvediamo che Uran guardava fisso verso un punto del canneto, e Anna si accorge che c'è una papera ferma vicino ad una canna. Facciamo uscire i cani e aspettiamo che passi, come spesso accade...ma lei non passa e sembra muoversi in maniera innaturale, solidale alla canna all'arrivo delle onde: sembra bloccata lì. Andiamo in piazzola a depositare le belve, e torniamo, per sincerarci, con qualche boccone di pane: la paperella è in effetti incastrata con del filo di nylon da pesca alla canna. Ci avviciniamo e vediamo che la poveretta ha la zampa e un'ala incastrata in un groviglio di filo da pesca e non uno, ma due ami (collegati tra loro) che la trafiggono, e sembra impossibile liberarla, anche perché noi non abbiamo il coraggio di sollevarla, per paura di farle del male. Torniamo in piazzola e cerchiamo il guardiaparco che solitamente staziona vicino al campeggio: non è presente. Chiamiamo il suo ufficio: risponde un fax. Chiamiamo il corpo forestale: ci dicono che a Verbania non c'è nessuno, e nessuno arriverà per tutto il giorno. Anche alla direzione del campeggio non sanno darci un suggerimento sensato. Anna, in piano istinto da san Francesco, è disperata, così proviamo ancora ad andare al salvataggio, cambiando la squadra di soccorso: io e papà, armati di forbici per tagliare il filo. Riusciamo a liberarla dalle canne, e a vedere bene la situazione: l'amo è un'enorme esca di metallo a forma di pesce, con due ami alle estremità. Uno è conficcato nella zampina palmata e l'altro nell'ala. Liberata dal filo, ma con ancora questi ami che la affliggono, la povera Arancina nuota fino a riva, ma non riesce a muoversi: quando sposta l'ala la zampa (collegata tramite l'orrendo amo) si sposta anch'essa. Prendiamo il coraggio a due mani (anche perché è stremata) e papà la solleva. Lei è docile, e si lascia togliere con facilità l'amo dalla zampa, operazione che il vostro eroe svolge con sicurezza animalista. L'altro amo però è quadri-uncinato ed è davvero penetrato in profondità: ho paura che se provassi a toglierlo, le farei male. Così, già che abbiamo fatto trenta, facciamo trentuno, la portiamo, sempre in braccio fino in piazzola, la mettiamo in una scatola, e decidiamo di portarla dal veterinario, a Intra.
Così parte la ka-ambulanza-veterinaria, e veniamo accolti da una veterinaria gentilissima, che ci ringrazia per ciò che abbiamo fatto, prende in consegna Arancina, e ci promette che la libererà al più presto dopo averle tolto l'amo e averla rimessa in sesto. Positivo!
Last news: ho appena chiamato il veterinario: è stata ricucita, ed è in cura da loro fino ad oggi pomeriggio per evitare che le faccia infezione la ferita. Oggi pomeriggio verrà riportata al lago...animal power!
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