Eh già, le vacanze sono belle, ma purtroppo finiscono. Quante volte, in questi due primi giorni avrò ripetuto questa frase? Molte, ma il dolore rimane vivo ogni volta che la pronuncio!
Quest'anno temevo vacanze micidiali: i miei genitori sono in Brasile e io e Anna, già attesi alla prova della prima vacanza canina con Uran, ci siamo ritrovati con anche la Susi (sorellina di Uran, cane dei miei, nella foto qui sotto fanno il bagno nelle gelide acque del fiume Verde a Fara San Martino, tappa obbligata per l'acquisto massiccio di pasta Del Verde).
Io ero terrorizzato: in primo luogo temevo che avremmo litigato quotidianamente per cause canine, in secondo luogo paventavo la vacanza cane-dipendente. Fortunatamente le cose sono invece andate molto bene: ci siamo stravolti fisicamente (reggere il ritmo di due bestie indiavolate di un anno che adorano fare il bagno nel mare e vorrebbero essere portate in acqua dalle 10 alle 15 volte al giorno non è facilissimo) ma molto divertiti. Anche in campeggio le cose sono andate bene: loro stavano legati davanti alla roulotte, e non hanno mai dato fastidio (tranne per un periodo tremendo in cui Uran, giovane cane adolescente ha scoperto dell'esistenza del calore delle femmine e lì furono pianti e stridore di denti...) ai vicini. Molto bene. Per il resto, ovviamente mi è mancata la vacanza avventurosa, lo scoprire cose nuove, ma mi sono goduto (da vecchietto quale sono) il mare, il sole, la lettura (ottima e abbondante), la cucina abruzzese (sempre meravigliosa) e mi sono fatto un paio di gite in cantine davvero interessanti. A tal proposito: imperdibile Il feuduccio, dove abbiamo visitato le cantine, i vigneti, degustato vini incantevoli - tra cui un montepulciano passito di una bontà non descrivibile a parole - e speso una cospicua quota del budget estivo! Mi sono poi goduto la compagnia degli amici, ovviamente, e grandi partite a tennis con Roberto l'aquilano (novità dell'estate 2010: l'ho sempre battuto!). E sono stato un mese totalmente tagliato fuori, niente internet, niente computer (lo abbiamo portato, ma solo per vedere i film la sera - attività che peraltro abbiamo fatto solo un paio di volte, per il resto eravamo troppo stravolti!), niente lavoro, che meraviglia lo switch off!
Insomma, il ritorno a casa... un disastro.
Unica piccola consolazione: ovviamente la nostra e-bici. L'ho portata dal ciclista per stringere viti e vitine, e ho iniziato il test massiccio, come si evince dalla spettacolare foto realizzata ieri sera in soggettiva sul cavalcavia di via Carlo Troya. Confermo che è un mezzo straordinario, e sono convinto di aver fatto un ottimo affare. Sono soprattutto convinto che con l'inizio dell'anno scolastico (anche Anna oggi ha iniziato il lavoro, nella nuova scuola) ce la litigheremo tutti i giorni. Tra l'altro una cosa notevolissima è che il motore elettrico (l'ho letto nell'Internet) rende disponibile immediatamente tutta la potenza, non è graduale come il motore a scoppio. Così, quando il motore entra in funzione sembra di essere nel film Spaceballs quando inseriscono la velocità smodata! Ci si consola così, via...
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