sabato 23 febbraio 2019

#iviaggidivanesio vol.4 - Gita in giornata a Cogne

Cogne è un luogo che amiamo molto: più o meno ogni anno, quando nevica (e a Cogne nevica di brutto!) siamo soliti fare una gita in giornata: tutto sommato è vicina a Milano, soprattutto perché è tutta autostrada e si arriva in circa due ore, ma soprattutto è un luogo stupendo, di passeggiate canine magiche e di spazi meravigliosi.
Senza parole!
Però, fino a quest’anno abbiamo sempre vissuto la gita come un po’ troppo compressa: parti, arrivi, passeggi, poi stravolto e umidiccio di neve sopra e sudazzato di fatica sotto torni a casa...ma da quest’anno, a sparigliare tutto c’è Vanesio! Pur non fermandoci a dormire, infatti, abbiamo pensato fosse una stupenda idea, dopo aver fatto la nostra passeggiata, avere la possibilità di alzare il tetto, accendere il riscaldamento (oramai lo possiamo dire: l'Eberspächer è un'invenzione pazzesca, patrimonio dell'umanità), cucinare e mangiare, rilassarci un po’, asciugarci, e infine tornare verso casa. Sapete una cosa? Non solo funziona, ma è fichissimo!!!
Affondati nella neve
Partenza intelligente da casa, come al solito: è domenica mattina e siamo in strada per le 11, alle 13 circa arriviamo a Cogne. Ha nevicato tantissimo nell’ultima settimana, troviamo neve che mi arriva alle cosce, immacolata, stupenda. Decidiamo per un’attività solitamente vietatissima: la passeggiata lungo la pista da sci di fondo, tanto è assolutamente impraticabile per gli sciatori causa neve fresca. Il percorso costeggia il fiume, regala paesaggi mozzafiato, alternando bosco, pianori innevati e soprattutto le rocce affioranti dal torrente, coperte di neve. Uran sta praticamente sempre semisepolto nella neve (spunta il codino e le orecchie da Gremlins) ma soprattutto gode come una vaporiera zompettando su e giù, correndo in avanti e indietro, lanciandosi con me da ogni piccola discesa che troviamo.
Il torrente Grand Eyvia
Due ore di camminata affondando nella neve stroncherebbero chiunque, decidiamo di tornare dal grande prato innevato. Alziamo gli occhi al cielo e... ooooooh stupore assoluto! Un’aquila sopra le nostre teste, enorme, regale, maestosa, volteggia e si dirige verso le cime del Gran Paradiso. Ovviamente Anna teme che possa ghermire Uran (si, vabbè...) ma evidentemente preferisce prede più giovani, col cane noveenne che ci fa, il brodo?!
Come direbbe George: what else?
Di ritorno a Vanesio, decidiamo di dirigerci verso Aosta, per non incappare nel ghiaccio sulla strada che da Cogne porta al capoluogo, ma una volta giunti in città, dopo aver fatto scorta di tegole valdostane (quanto sono buone!) mettiamo in pratica i nostri propositi: piadina e burrata entrambe prese da eataly, affettato, avocado. Insomma, il contatore Geiger di radicalchicchitudine si ferma fisso su "nannimoretti"...spettacolo su vanesio!

Qui un bell'album fotografico come sempre realizzato da Anna

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