E' un libro bellissimo, che ancora una volta mi ha permesso di esplorare la classe letteraria e l'estro, la fantasia e la maestria tecnica di Michele Mari. Al contempo è un libro difficilissimo, di cui il lettore (a meno che abbia una cultura sterminata) riesce a cogliere purtroppo solo una percentuale delle citazioni, delle indicazioni, delle provocazioni, dei riferimenti letterari incrociati che sono disseminati nel testo. Si spazia in tutto l'800 e i primi del 900, tra cambi di registro repentini e racconti un po' allucinati. E Mari ha quella capacità così incredibile di farti sentire una bestia ignorante che o te lo fa amare alla follia o te lo fa detestare senza pietà. Inutile dire che io sono tra quelli che lo adorano!
4 stelle
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