Borges è un gigante della letteratura, non solo sudamericana e argentina nello specifico, ma mondiale. Basti citare l'Aleph o ancora di più Finzioni, che io reputo il suo capolavoro assoluto. In questo libretto sono raccolte le trascrizioni (poi risistemate dall'autore) di sette conferenze tenute a Buenos Aires nel 1977 su sette argomenti affascinanti, dalla Divina Commedia alla cecità (come è noto, Borges divenne cieco ma continuò a scrivere e leggere - grazie ad amici - fino alla sua morte).
Le conferenze sono dei piccoli capolavori di erudizione, capacità di affabulare e raccontare, costruzione del racconto, capacità di coinvolgere il lettore. Tutti i grandi temi della produzione borgesiana sono toccati, in maniera egregia e affascinante. In definitiva un libro che fa capire meglio l'uomo e lo scrittore. Perfetto per chi, come me, venera le sue opere, ma ottimo anche per chi non le conosce e vuole farsi un'idea generale di questo genio, prima magari di affrontare gli altri suoi scritti. Me lo sono goduto fino all'ultima riga!
(5 stelle su 5, ça va sans dire)
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