Il nostro ottimo Ian ha sempre una scrittura piacevole, ed una buona capacità di esplorare l'animo umano. E' poi davvero bravo nello scovare quei punti oscuri nei rapporti uomo-donna che tutti conosciamo ma che fatichiamo ad esplicitare. E anche in questo romanzo tutto questo c'è. Quello che manca però è la forza narrativa: il romanzo scorre senza mai farci sollevare un sopracciglio, anche i colpi di scena ci lasciano piuttosto freddi, a tratti la dinamica della lettura diviene persino faticosa e si trascina un po'. E' come se fosse un romanzo senza spunto, che si barcamena raccontando la sua storia, si accontenta di qualche espediente narrativo interessante senza però mai darci in pasto qualcosa di davvero succulento.
Forse sono ipercritico perché adoro McEwan? Forse perchè il suo ultimo libro che avevo letto, Solar, mi aveva letteralmente entusiasmato (come anche Amsterdam, Chesil beach, Espiazione) ed ora faccio l'amante deluso?
Speriamo sia solo un incidente di percorso, forza Ian, continuo fortemente a credere in te!
(mio voto su anobii: 3/5 stelle)
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