Ho letto pochissimo quest'estate, purtroppo, "colpa" di vacanze molto itineranti nella ridente (e Campione del Mondo) Germania, che mi hanno lasciato molta gioia e bellezza negli occhi - non temete, seguirà post apposito! - ma pochissimo tempo per la lettura. Uno dei due libri che ho letto è la nuova fatica di Sandrone Dazieri: massimo rispetto a lui, è davvero un grande libro!
Grande Sandrone
Sandrone Dazieri sa scrivere e lo sa fare bene. Questo è un punto su cui credo ci sia pochissimo da discutere. In aggiunta conosce alla perfezione i meccanismi che permettono ad un intreccio di risultare ben congegnato, con il sufficiente grado di difficoltà per tenere il cervello del lettore sempre sull'attenti, ma senza impegolarsi in eccessive giravolte. Lo ha dimostrato diverse volte, sia nei libri della serie del Gorilla, sia in altre occasioni. Lo conferma - e lo fa alla grande - in questo suo nuovo libro: immagino sia difficile per lui trovare personaggi che possano reggere il confronto con il Gorilla e il suo Socio (che noi, suoi lettori da sempre, amiamo con tutto il nostro cuore) ma in questo caso la missione è compiuta: Colomba e Dante sono una coppia davvero ben assortita, con le loro particolarità e le loro difficoltà che si incastrano alla perfezione.
La storia è avvincente, mai banale, capace di tenerti sul filo per tutto il tempo della lettura (nel mio caso: un giorno, e si tratta di un discreto mattone!), di farti stare sveglio fino a tardi per mettere assieme un pezzettino in più del puzzle che si sta costruendo sotto i tuoi occhi. La storia sembra assurda, ma se si conosce un po' la storia dell'epoca cui Sandrone fa riferimento (non dico di più per non spoilerare) o se si fanno un po' di ricerche in Internet al proposito, ci si rende conto che non lo è per nulla.
Ottima lettura, esame passato alla grande per quello che rimane senza ombra di dubbio uno dei miei autori preferiti in assoluto (e che fino ad ora non mi ha praticamente mai deluso!)
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