sabato 5 marzo 2011

Crowd accelerated innovation

Ho letto su wired del mese di febbraio un articolo di Chris Anderson che mi ha folgorato. Il concetto di crowd accelerated innovation ha secondo me un impatto incredibile. Sulla creatività in primo luogo.
In effetti, se è vero che la creatività non è un atto solipsistico, ma il risultato di un processo situato e mediato da una comunità, cosa ci può essere di meglio di una comunità che è di dimensioni mondiali??

L'articolo nella sua versione originale in inglese è qui:
http://www.wired.com/magazine/2010/12/ff_tedvideos/

E qui c'è lo speech (in inglese, ma coi sottotitoli in Italiano, basta cliccare su "Wiew subtitles" e poi selezionare Italiano) che Anderson ha tenuto al TED:


In definitiva i fattori chiave secondo Anderson sono tre:
  1. La comunità: un insieme di persone che condividono un interesse. Ci sono gli innovatori, ma ci devono anche essere altri ruoli: il trend-spotter, l’evangelizzatore, il superdiffusore, lo scettico, il semplice partecipante
  2. La luce:il lavoro e il contributo di tutti i membri della comunità deve essere visibile, e secondo Anderson la diffusione dei video online sta contribuendo in maniera incredibile a mettere in luce le innovazioni.
  3. La molla del desiderio: la prospettiva di un riconoscimento è una molla motivazionale potente all’interno delle comunità. Lo scorso anno ad una conferenza sentii dire "Motivation is not enough". Oggi non so se sono più tanto d'accordo...

2 commenti:

  1. anche io sono rimasto molto colpito dall'articolo di Wired....:-)

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  2. Grande! In effetti il concetto è affascinante. Sto studiando i meccanismi della creatività e devo dire che la CAI mi convince anche in questo senso...

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