Ecco qualche sensazione sparsa:
- in primo luogo, sono fortunato ad aver fatto un lavoro pseudointellettuale negli ultimi 10 anni. Il cervello - pare - funziona ancora decentemente. Il problema è la memoria! Mi accorgo che i concetti li afferro, ma non ricordo più neppure un termine tecnico! Credo sia normale perché professionalmente, anche se scrivi articoli scientifici, non hai mai bisogno di ricordare a memoria, l'importante è sapere cosa vuoi dire...per il resto c'è Google!
- studiare e lavorare (tra l'altro avendo due lavori...) è micidiale. La mente, già costretta a partizionarsi per i due lavori, ha dovuto aggiungere una terza partizione (battuta da nerd: o a virtualizzare lo studio?). Vedremo gli effetti sul medio periodo.
- leggo infinitamente meno, e questo mi secca. Però il tempo libero è ora quasi tutto per lo studio...e dire che a Natale mi hanno regalato un monte di libri dalla mia wishlist di anobii porca miseria
- il ritmo della vita è proprio cambiato, e si percepisce nel weekend. Se in un weekend non studio, la settimana dopo, sono spacciato
- la cosa più importante riguarda però il "volli, sempre volli": 10 anni fa dicevo "basta sono stufo, voglio lavorare e non avere più questa ansia da studio", oggi è l'esatto opposto. Preferisco (e di molto) i giorni di studio a quelli di lavoro! E li bramo!
- meno male che ci siamo iscritti in due, con Marini. Da solo mi sarei depresso e avrei già mollato. In due passa di più - ci si conforta (e deprime) a vicenda!
- Anna è una santa. Mi supporta e mi sopporta, senza lamentarsi (troppo) mai.
- alcune dolenti note riguardano il corso in sé. Io speravo ci fosse un po' più tecnologia, che per ora invece langue, salvo pochissime eccezioni molto interessanti. E il taglio è troppo sui media tradizionali, a mio avviso (per uno dei corsi devo studiare i programmi tv di qualità, e non avendo la tv da molti anni ciò mi ha messo un po' in imbarazzo).
Appuntamento all'11 febbraio per i primi due esami! E il 24 per altri due!!
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