Caso letterario internazionale, milioni di copie vendute, libro letto (o per lo meno acquistato) anche da non lettori…insomma teoricamente troppo à la page per i miei gusti. E invece, scemata la moda e complice un prestito di mamma, ho letto il best-seller di Zafon.
Premesso che in alcuni punti è impossibile non notare un certo mestiere "piacione", non si può davvero negare che il libro - non un capolavoro, sia chiaro - è scritto bene ed ha un intreccio che ti incatena alla pagina. L'ho letto in tre sere prima di dormire, facendo molta fatica a spegnere la luce e a staccarmi da Daniel e Fermin!
Come spesso accade, quando un libro parla di libri, i piani della realtà e della fantasia si intrecciano strettamente, al punto quasi di confondersi. Poi c'è una Barcellona, che fa da sfondo e insieme da protagonista della storia, decadente e affascinante: per chi, come me, si è innamorato della capitale catalana, è impossibile non essere colpiti dall'immagine della città che il romanzo ci regala.
Insomma, in definitiva un libro da leggere, soprattutto se se amano i libri e Barcellona...
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