Sulla fiancata del 9 che prendo stamattina (come tutte le mattine a dire il vero) campeggia la pubblicità di sky che mostra il giocatore del milan Pato (sempre sia lodato, ma non certo un adone) e un suo alter ego, coi difetti accentuati, la maglia scolorita, un po' di pancia, i denti in fuori...insomma un tipico esemplare da campetto del mercoledì sera (da anni sera consacrata da me e un folto gruppo di controfigure di Pato - degli sfigati secondo la retorica pubblicitaria - al calcio giocato in prima persona).
Esistono altre versioni di questa pubblicità (una con Cambiasso, altro esempio non proprio di bellezza indimenticabile...) e il payoff recita qualcosa sul calcio più bello che è solo su sky.
Ora. Chi e malato di calcio come lo sono io, sa benissimo che tra una partita in tv e una partita al "santiago bernabeu" di origgio con gli amici non ci sono dubbi. Il calcio più bello, più vero non è certo quello di sky! È invece proprio quello dove degli sfigati quarantenni panzuti e senza capelli si divertono come bambini, litigano per un rigore (ovviamente non esiste arbitro, già si fatica a trovare i portieri!), si sfidano a chi la racconta più grossa ("a 20 anni me ne andavo sulla fascia con 4 difensori attaccati alla maglietta" è la mia preferita, grande Nicola).
Se a questa riflessione si aggiunge la notizia - che ho letto ieri su alcuni quotidiani - che il treviso (ok, serie b, ma sempre calcio professionistico e patinato) ha messo sui propri spalti deserti dei finti tifosi di calcio, è quasi naturale chiedersi quando inizieranno a mettere il rumore del tifo simulato come fanno in certi programmi tv in cui inseriscono finte risate di un pubblico finto. E allora in questo calcio sempre più entertainement, qual è il vero Pato? Quello che gioca a san siro (o meglio su sky) o quello con la maglia scolorita del campetto?
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