La mia sorella B (grazie!) mi ha donato questo libro molto interessante, di un autore dalla biografia senza dubbio curiosa: sceneggiatore (tra l'altro di star trek), professore, matematico, dotato di genitori conosciutisi in campo di concentramento e scampati allo sterminio...insomma, deve essere un bel personaggio.
Il libro mira a mostrare quanto il caos incida nelle nostre vite e a dimostrare che noi (in quanto esseri razionali, profondamente in-formati da quello che secondo De Kerchove è il brainframe alfabetico) tendiamo ad attribuire alla causalità molti eventi che in realtà sarebbero da attribuire alla casualità.
Il libro contiene sia una breve storia della statistica e nello specifico della scoperta delle"leggi del caso" sia delle dimostrazioni davvero interessanti.
I limiti del testo è che da un lato manca di rigore (il tema è per esempio affrontato in maniera estremamente più rigorosa in "Caso e caos" di D. Ruelle), e dall'altro costringe il lettore non particolarmente ferrato in matematica (Aldo) a dei veri salti mortali per capire alcuni fondamenti. Ma il vero difetto è il finale in cui il nostro eroe cade in tentazione pseudomistica e decide di diventare prescrittivo (del tipo "ora che sapete quanto il caso incida sulle vostre vite, non fate più questo e quello").
Insomma: divertente, ma non decisivo. Ah il titolo allude al fatto che i percorsi fatti dagli ubriachi quando camminano sono, per l'appunto...casuali!
Il libro contiene sia una breve storia della statistica e nello specifico della scoperta delle"leggi del caso" sia delle dimostrazioni davvero interessanti.
I limiti del testo è che da un lato manca di rigore (il tema è per esempio affrontato in maniera estremamente più rigorosa in "Caso e caos" di D. Ruelle), e dall'altro costringe il lettore non particolarmente ferrato in matematica (Aldo) a dei veri salti mortali per capire alcuni fondamenti. Ma il vero difetto è il finale in cui il nostro eroe cade in tentazione pseudomistica e decide di diventare prescrittivo (del tipo "ora che sapete quanto il caso incida sulle vostre vite, non fate più questo e quello").
Insomma: divertente, ma non decisivo. Ah il titolo allude al fatto che i percorsi fatti dagli ubriachi quando camminano sono, per l'appunto...casuali!
Ciao, anche a me piace l' argomento, anche perchè inerente con una certa materia che studio alla facoltà di Ingegneria di Perugia.
RispondiEliminaMa secondo me c'è un errore quando dice a pagina 24, che c'è il 66% di probabilità che su 10 persone che lanciano 10 monete, almeno 1 faccia 8 o più T.
Sia concettualmente, sia andando a fare i calcoli, tenendo conto di eventi disgiunti o indipendenti, l' effettiva probabilità risulta molto bassa.
Attendo repliche, grazie
Roberto da Perugia
Ciao Roberto,
RispondiEliminacome ho scritto nel post le mie competenze in tema di statistica non sono sufficienti per darti un parere sensato sulla questione: mi fido di te! Quello che ti posso dire è che anche a me il libro (pur molto interessante) è sembrato un po' carente sotto il profilo del rigore scientifico: se il tema ti affascina, procurati Caso e Caos di Ruelle, e poi fammi sapere!
Grazie Aldo della dritta
Eliminami procureró subito il libro che mi hai indicato(se il caso lo vorrà...)
ciao
Grazie Aldo della dritta
Eliminami procureró subito il libro che mi hai indicato(se il caso lo vorrà...)
ciao
Grazie Aldo della dritta
Eliminami procureró subito il libro che mi hai indicato(se il caso lo vorrà...)
ciao
Grazie Aldo della dritta
Eliminami procureró subito il libro che mi hai indicato(se il caso lo vorrà...)
ciao
Rimango in attesa di qualcuno che mi sappia rispondere sulla questione ciao!
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