L'ottimo Michele, marito della mia compagna di sventura qui al Poli, continua a rifornirmi di Fred Vargas. Il che è giusto, visto che sono caduto nella rete della Vargas per colpa sua! Questo è il primo libro che leggo in cui non è presente il commissario Adamsberg, ma un improbabile quartetto: tre giovani storici sfigati e cronicamente senza lavoro e un ex poliziotto corrotto, che vivono tutti assieme. Ovviamente vengono coinvolti in un caso e dilettano di investigazioni (non male l'idea che tre storici provino ad esercitare l'arte dell'indagare non sul passato, ma sul presente, non sulla storia, ma sulla cronaca).
La Vargas ha un scrittura piacevole, come sempre, e costruisci intrecci che sanno sempre essere appassionanti e mai banali.
Inoltre, visto che la sto leggendo un po' alla rinfusa (ed essendo io un maniaco la cosa mi da un po' fastidio, avrei preferito leggere i suoi romanzi in rigido ordine cronologico...) fa molto ridere l'intrecciarsi di trame e personaggi, che si rincorrono tra i suoi romanzi. Insomma, consigliato!
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