domenica 13 settembre 2009

Uomini che odiano le donne (ovvero: alla fine ci sono cascato)


Ho cercato con tutte le mie forze di resistere a Millennium e a Stieg Larsson. Troppo pop, lo hanno letto tutti, io ho gusti più raffinati, e via discorrendo.
Poi durante l'estate più di un'amica di cui ho fiducia letteraria (e non solo - Sarah su tutti) mi hanno detto che lo aveva letto, e che insomma, valeva la pena. A questo aggiungiamo un viaggio per lavoro a Villafrati (PA) per il quale sono partito senza neppure un libro in valigia...e una ammiccante libreria all'aeroporto di Punta Raisi!
Ebbene, valeva la pena! Il libro è ben lungi dall'essere un capolavoro, è pieno di difetti di scrittura, l'intreccio è in molta misura prevedibile. Però stanotte ho dormito due ore per finirlo, e l'ho letto in due giorni complessivi, quindi non posso dire che non mi sia piaciuto, anzi...mi sa che mi butterò anche sul prossimo!

4 commenti:

  1. A me è piaciuto molto. La narrazione e la scrittura non sono eccelse, però:
    (1) è innegabile che il romanzo "prenda", e anche molto
    (2) le tematiche attualissime (la violenza sulle donne in una società solo in teoria paritaria, le speculazioni finanziare), la descrizione della società svedese, elevano il libro al di sopra della "letteratura fast-food" alla Dan Brown
    (3) il personaggio di Lisbeth è un'eroina letteraria vera, originale e memorabile a cui non si può non "affezionarsi", e costituisce la vera grande forza del libro (per il resto popolato da personaggi abbastanza convenzionale: Mikael Blomqvist ad esempio è un po' l'eroe classico e "pedantemente buono", oserei dire "alla Mickey Mouse").

    RispondiElimina
  2. Caro Luigi, hai pienamente ragione: il libro si legge davvero in fretta (per l'ansia di sapere come andrà a finire), le tematiche sono interessanti e decisamente inattese (nel mio immaginario in Svezia non dovrebbe neppure esistere la violenza sulle donne, pensavo fosse il luogo più civile del pianeta!) e Lisbeth è un personaggio davvero notevole, con tutti i suoi chiaroscuri che la rendono umana (hai pienamente ragione su Blomqvist/Topolino, che è svorumanamente eroe...)
    Tu hai letto anche gli altri due??

    RispondiElimina
  3. No, per "ragioni logistiche" non ho ancora preso gli altri 2 libri, ma lo farò sicuramente a breve.

    RispondiElimina
  4. Io grazie alla mia collega Barbara che me li ha prestati sono già oltre la metà del secondo e ho già il terzo caldo caldo in casa...è la fine!

    RispondiElimina