Il 1 aprile Anna Arici ha tenuto la sua presentazione su Quest Atlantis presso il Politecnico di Milano. E' stata una giornata incredibile, Anna è riuscita ad affascinare, coinvolgere, raccontare, farci vivere in prima persona quello che è il suo progetto.
Quest Atlantis è un mondo 3D multiutente interattivo, che ha ottenuto molti finanziamenti dalla NASA, dalla NSF e dalla McArthur Foundation. Adesso hanno 20.000 ragazzini dai 9 ai 15 anni online che giocano, e vogliono decuplicare questo numero, anche coinvolgendo altre nazioni (Cina, ma anche paesi africani e per nostra fortuna anche l'Italia).
Forse in Italia (temo) incontreranno più resistenze del previsto, poiché la lingua di erogazione del progetto è l'inglese, ma io sono sicuro che anche grazie alla collaborazione che stiamo per instaurare come Politecnico con loro, si possano fare grandi cose. Soprattutto perché i nostri docenti, i docenti che hanno seguito i progetti del Politecnico e del Laboratorio HOC in particolare, non hanno paura a lanciarsi in imprese folli.
Da un punto di vista personale la giornata è stata dura. Per la prima volta mi sono sentito triste per la mia scelta di lasciare il lavoro di ricercatore (per quanto temporary) per il lavoro in Presidenza. Sapere che quanto ho contribuito a fare fino ad ora interessa persone come Anna e il team di QA ti rende orgoglioso. Diciamo che la mia sensazione è duplice: da un lato la nostalgia per la ricerca full time, dall'altro la rabbia: perché il mio percorso come ricercatore si è dovuto fermare - o quantomeno rallentare potentemente - ed ho dovuto trovare altro da fare? E meno male che l'ho trovato, che adesso ho un lavoro fisso e sicuro, ma perché in Italia un giovane ricercatore (anzi, un non più giovane, ho quasi 35 anni!) deve abbandonare la ricerca, se vuole una vita dignitosa, se vuole pagare con serenità un mutuo, fare progetti che abbiano un respiro un po' più ampio rispetto a "tra 12 mesi"??
Questo è difficile da accettare.
Poi il giorno dopo la rabbia è svanita, e la gioia di aver ascoltato Anna, e la speranza di fare ancora qualcosa assieme in futuro...hanno preso il sopravvento!
E' possibile vedere il seminario in differita?
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