Sulla scia di quanto ho pubblicato negli ultimi tempi nel blog ben 6 premi Nobel si sono mobilitati. Scherzi a parte, come ho già scritto in queste pagine, se Saviano dovesse andarsene dall'Italia sarà una sconfitta per tutti noi.
>> Firma l'appello (da Repubblica)
Riporto qui il testo dell'appello - firmato da sei diversi vincitori del premio Nobel, ed invito i miei 25 lettori (Manzoni era falso modesto, io credo di averne in realtà meno) a firmare...
Roberto Saviano è minacciato di morte dalla camorra, per aver denunciato le sue azioni criminali in un libro - "Gomorra" - tradotto e letto in tutto il mondo. E' minacciata la sua libertà, la sua autonomia di scrittore, la possibilità di incontrare la sua famiglia, di avere una vita sociale, di prendere parte alla vita pubblica, di muoversi nel suo Paese. Un giovane scrittore, colpevole di aver indagato il crimine organizzato svelando le sue tecniche e la sua struttura, è costretto a una vita clandestina, nascosta, mentre i capi della camorra dal carcere continuano a inviare messaggi di morte, intimandogli di non scrivere sul suo giornale, "Repubblica", e di tacere.
Lo Stato deve fare ogni sforzo per proteggerlo e per sconfiggere la camorra. Ma il caso Saviano non è soltanto un problema di polizia. E' un problema di democrazia. La libertà nella sicurezza di Saviano riguarda noi tutti, come cittadini.
Con questa firma vogliamo farcene carico, impegnando noi stessi mentre chiamiamo lo Stato alla sua responsabilità, perché è intollerabile che tutto questo possa accadere in Europa e nel 2008.
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