Primo libro di Ted Chiang che leggo (grazie Michela Murgia per questo suggerimento, preziosissimo!) e sono rimasto immediatamente affascinato. Si tratta di racconti (alcuni brevi, uno più lungo, quasi un mini-romanzo) di un genere che mi è difficile definire. Sotto un certo profilo è indubbiamente fantascienza, ma è una fantascienza strana, molto consonante a Philip K. Dick - e scusate se è poco! - in cui la realtà sembra semplicemente affiancata da piani paralleli in cui le cose vanno in maniera solo un po' diversa da come vanno per noi. Così come accade in uno dei racconti della raccolta, precisamente quello intitolato "L'angoscia è la vertigine della libertà".
Il racconto che dà il titolo alla raccolta è di una poesia e di una bellezza sconvolgente, con l'idea - meravigliosa - che sia stato un respiro a dare origine alla vita, ma il mio preferito è stato il primo, "Il mercante e il portale dell’alchimista" che affronta in maniera piuttosto nuova il tema classico dei viaggi nel tempo. Tutti i racconti sono molto solidi a livello scientifico, il che non guasta, si nota che l'autore vuole scrivere in maniera scientificamente plausibile e corretta, così come è molto attento al tema etico, al punto che ho letto da più parti la definizione di "fantascienza etica" per questi racconti, anche perché ti obbligano alla riflessione e pongono alcuni grandi interrogativi.
In definitiva, credo che sia un libro che merita di essere letto, sia che si ami la fantascienza, sia che non la si ami. Anche perché in questo modo si possono leggere frasi come:
"Perché anche se la durata di un universo è calcolabile, non lo è la varietà della vita generata al suo interno. Gli edifici che abbiamo edificato, i quadri che abbiamo dipinto, la musica e i versi che abbiamo composto, le vite stesse che abbiamo vissuto: niente di tutto ciò avrebbe potuto essere predetto, perché niente di tutto ciò era inevitabile."
oppure:
"Avere un rapporto autentico, non importa se con la persona amata, con un bambino o con un animale, richiede che uno sia disposto a bilanciare i desideri e i bisogni dell’altro con i propri."
5 stelle, senza se e senza ma
Nessun commento:
Posta un commento