domenica 24 giugno 2018

[mai più senza] I consigli di lettura di Aldo per l'estate 2018 (quinta stagione)

Per il quinto anno consecutivo - senza dare segni di pentimento per l'aver provocato il mio sproloquiare, la mia amica Antonella mi chiede, grazie alla mia nomea di lettore compulsivo, di consigliarle qualche libro da leggere durante la stagione estiva.
Si sa, sono un ragazzo timido e sempre restio al diffondere le mie opinioni in linea generale, parlando di libri, poi.. ed ecco quindi, come di consueto, la mia risposta pubblica, dedicata in primis ad Antonella, ma anche a chiunque altro dei miei 25 lettori.

Per completezza informativa e vanità di vanità branduardesca, ecco i post relativi alle quattro precedenti edizioni di questa rubrica a cadenza annuale:
[2014] http://aldotorrebruno.blogspot.it/2014/06/mai-piu-senza-i-consigli-di-lettura-di.html
[2015] http://aldotorrebruno.blogspot.it/2015/06/mai-piu-senza-torna-lappuntamento-con-i.html
[2016] http://aldotorrebruno.blogspot.it/2016/07/mai-piu-senza-terzo-appuntamento-con-i.html
[2017] http://aldotorrebruno.blogspot.com/2017/06/mai-piu-senza-quarto-appuntamento-con-i.html

Ed ecco quindi, puntuali come i treni in Giappone, i consigli di Aldo per un'estate di lettura, che ci consenta di darci poi un tono a settembre fingendoci persone di cultura!

Partiamo da una lettura un po' di nicchia, molto adatta però ad amanti della (buona) musica: Rosso Floyd di Michele Mari. L'autore è particolare, o lo si odia o lo si adora - come capita a me, grazie alla sua scrittura ampollosa, supponente, erudita, odiosa e adorabile assieme. Il libro ha come tema i Pink Floyd e più precisamente quel mistero incredibile che è stato il loro fondatore, Syd Barrett. Praticamente per me questo libro è stato il paradiso, capace di fondere due passioni-di-Aldo in maniera così forte da farmi sperare che non arrivasse mai la fine. Se l'autore appassionasse, si può duplicare con Tutto il ferro della Torre Eiffel, un ottimo metodo per sentirsi ignoranti, visto che è costellato di non-detto incomprensibile se non si è dotati di un'erudizione letteraria prodigiosa.

Un altro autore feticcio per me è Ian McEwan, il cui ultimo libro, Nel guscio forse non sarà un capolavoro assoluto (no, non lo è), ma è un libro molto godibile, con un punto di vista molto...originale! Scrittura sempre stupenda, stile asciutto, penna godibile. Vale la pena!

Due libri ben noti, curiosi, intelligenti ma ahinoi non privi di difetti sono i best-seller della fisica di Carlo Rovelli, L'ordine del tempo e Sette brevi lezioni di fisica. Quest'ultimo è il più interessante dei due, con i temi della fisica contemporanea che si avvicinano in maniera sconcertante alla filosofia (e Rovelli si interroga in maniera spesso filosofica mentre spiega), portandoci a porci domande che riguardano non solo la struttura profonda del mondo, ma anche l'esistenza del mondo in senso assoluto ed in rapporto alla nostra osservazione del mondo stesso. L'altro libro tratta il tema del tempo, ma mi aveva lasciato un po' di amaro in bocca. Confrontandomi con la comunità di fisici nucleari del Politecnico - con cui ho la fortuna di pranzare qualche volta - ho scoperto che contiene delle ipotesi che non hanno alcuna evidenza sperimentale. Questo mi ha fatto un po' scadere il libro (la divulgazione è un mestiere troppo importante in un paese che teme l'opinione esperta!) ma comunque credo valga la pena leggere entrambi.

Alleggeriamo con Le tre del mattino di Carofiglio, uno degli scrittori italiani a mio avviso più dotati sotto il profilo della padronanza: riesce a rendere appassionante grazie alla sua scrittura così piacevole da leggere anche una storia che praticamente non esiste come in questo caso. Le frasi che ti colpiscono e ti segnano in questo libro sono molte, a tratti sembra davvero che l'autore si stia rivolgendo a te nello specifico, come quando guardi la Gioconda e hai la sensazione che ti segua con gli occhi. Mi sono segnato queste due, che mi hanno colpito profondamente:
"Poi ci sono occasioni in cui, invece, devi rimanere in silenzio perché nell’aria c’è qualcosa d’impalpabile e prezioso, e le tue parole potrebbero disperderlo in un istante."
(questo è un mio errore tipico, perché non sono capace di tacere quando dovrei e finisco sempre per essere eccessivo e logorroico)
"Tante volte non ci rendiamo conto che le cose che facciamo per la prima volta sono punti di non ritorno. Nel bene e soprattutto nel male. Se sono sbagliate, nessuno ce le restituirà mai piú."
(anche questa è stupenda e quando accade non ce ne rendiamo mai conto, che indietro non si torna, nel bene e nel male).

Passiamo alle due imprese di lettura dell'anno (imprese solo perché corposi per numero di pagine, ché mi hanno riservato grande godimento), libri di quelli che considero due dei più grandi scrittori viventi. Libertà di Franzen, in cui tutti i personaggi riescono in qualche misura a innervosirti. e 4321 di Paul Auster. Iniziamo da Libertà: alcune pagine ti tormentano, altre ti si stampano dentro. Ed è uno di quei romanzi in cui i personaggi si impossessano di te, te li immagini fare cose anche mentre non stai leggendo il libro, ti chiedi cosa penserebbero di una data situazione che ti capita, o come si comporterebbero, o cosa vorresti dire loro se li incontrassi.
Insomma, un libro da leggere e su cui meditare, ricchissimo di spunti di riflessione. E che mi ha fatto dormire poco, nel senso che andavo a letto, iniziavo a leggere e spesso non riuscivo a fermarmi. Quando capita e hai una certa età, vuol dire che stai leggendo un grande romanzo! 4321 è un cospicuo mattone di 900 pagine che intreccia 4 storie, in pratica 4 libri racchiusi in uno. La storia viene raccontata attraverso 4 "sliding doors": ad un certo punto dalla storia si dipanano 3 possibili storie, 3 narrazioni alternative, i cui personaggi pur non essendo sempre gli stessi ricorrono e si rincorrono. Fatica che vale la pena di fare, e che consiglio a tutti: Auster è una certezza.

Passiamo ora a qualche mia grande passione... Prima passione: è tornata la Fred. Abituati al fatto che ogni anno Fred Vargas pubblicasse un libro, siamo rimasti un po' spiazzati quando lo scorso anno si è presa una pausa...e invece con Il morso della reclusa torna il commissario Adamsberg e si incrocia anche con gli storici, altri personaggi dell'universo vargasiano. Libro piacevolissimo sia per chi conosce il pregresso, sia per chi si accosta per la prima volta al commissario più strampalato di Francia.

John Niven merita un discorso a parte. Secondo me è l'autore più interessante della sua generazione, col suo humor inglese così particolare e una penna capace di farti ridere davvero. Con Invidia il prossimo tuo raggiunge a mio avviso le vette toccate dalle sue produzioni migliori (anche se Maschio bianco etero per me resta inarrivabile). Fresco, ben scritto, molto estivo. Un libro da divorare.

Altra passione di Aldo: Paolo Giordano. Divorare il cielo è un libro bellissimo, che anche in questo caso, come dice il titolo, si lascia finire in tutta fretta. Giordano scrive bene (oramai lo sappiamo) e costruisce una sorta di affresco familiare molto particolare, con un uso del tempo piuttosto particolare, spostando il piano temporale avanti e indietro con piccoli passi, muovendosi a volte lateralmente. I personaggi incarnano perfettamente la modernità: da un lato sembrano agire in maniera pressoché svuotata, inconsapevole, dall'altro però tendono ad andare fino in fondo, anche quando non supportati da idee o ideologie forti o incorruttibili, il che li porta a sbagliare, ad agire in maniera contraddittoria, a non essere coerenti con sé stessi. Nel complesso (nonostante qualche smagliatura nella storia, non sempre del tutto credibile) a mio avviso è un libro che vale la pena leggere...anzi divorare!

Per chiudere, il libro-scoperta dell'anno, che consiglio di tutto cuore: La collina di Assaf Gavron. Libro davvero meraviglioso, comunque la si pensi sulla (spinosa) questione degli insediamenti israeliani in Cisgiordania, della complessa situazione israelo-palestinese, del medio oriente in generale. Assaf Gavron racconta la storia di uno degli insediamenti mettendo in luce tutte le particolarità, le contraddizioni, i rapporti umani complessi, le idee alla base e tratteggia un mondo per noi così distante e difficile da comprendere da lasciarci stupiti. Riesce però in questa complessa impresa grazie ad una leggerezza senza pari, racconta avvenimenti tragici nella loro assurdità utilizzando caratterizzazioni dei personaggi riuscitissime e convincenti. Il filo rosso è la storia (anch'essa complicata!) dei fratelli Roni e Gabi Cooper, loro stessi metafora dell'intero libro, in cui l'odi-et-amo spadroneggia. Il libro è scritto magnificamente, la storia è appassionante e divertente, di fatto è il libro più bello che io abbia letto negli ultimi mesi. Consigliato è dir poco!

Buona estate e buone letture a tutti! E se leggendo questi consigli vi è venuto in mente di contraccambiare...siete i benvenuti: ditemi cosa posso leggere quest'estate!

Tutte le recensioni di questi libri (e di molti altri) sono sul mio profilo anobii: http://www.anobii.com/aldotorrebruno/books

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