mercoledì 19 giugno 2013

Abbiamo fatto arrabbiare l'Esselunga

Ecco per voi, affezionati 25 lettori, un nuovo capitolo dell'appassionante saga "usiamo i nuovi media ma sotto sotto non li capiamo". La storia è semplice: ieri sera stavo leggiucchiando la mia timeline di twitter (ovvero tutti i tweet delle persone che seguo) e molti dei miei contatti stavano inviando tweet su una trasmissione tv (che io non stavo guardando, specifico) dove era ospite la Prestigiacomo. Sicuramente quest'ultima, nota per le sue considerevoli doti intellettuali e la raffinatezza politica, stava argomentando con un'arguzia degna di Machiavelli. Insomma, un giovane che seguo invia questo tweet:

Immediatamente l'account ufficiale del noto supermercato perde una buona occasione per evitare figuracce, e tweetta:


Rileggilo e rifletti?? No, ma dico, vi rendete conto? Ora, le uniche giustificazioni plausibili per non capire che Umberto ha scritto Esselunga per indicare un generico supermercato (anzi, a ben guardare dovrebbero essere contenti: evidentemente l'archetipo di supermercato per Umberto è Esselunga) sarebbero le seguenti:
  • la sola idea di essere accostati a Stefaniona li fa rabbrividire (così fosse, ok, li capisco pure)
  • per essere assunti a fare la cassiera da Esselunga occorre molto più cervello di quello disponibile nel soggetto di cui sopra (credo sia altamente probabile: spesso le cassiere dei supermercati sono persone estremamente cortesi e capaci)
Fatto sta che, sconcertato dalla faccenda, invio un tweet di solidarietà a Umberto:

E stamattina trovo la risposta di Esselunga (prezzi corti, ma musi lunghi!):
Insomma, abbiamo fatto arrabbiare l'Esselunga! Ci azzereranno i punti fragola? Se poi scoprissero che io vado alla Coop, sono davvero spacciato!

domenica 16 giugno 2013

Della difficoltà degli infortuni alla zampa di questo periodo (umani e canini)

Come spesso si dice "tale cane, tal padrone": e così io e Uran abbiamo deciso di essere accomunati da più o meno seri infortuni alla zampa posteriore (nell'uomo dicesi gamba) destra. Lui si è procurato un supertaglio misteriosamente, ed è in lenta (quanto comica: vedi foto) ripresa, io sono riuscito a farmi venire una tendinite di primissimo livello.
Versione elisabettiana del cane nero
Entrambe le situazioni sono difficilissime da sopportare: il canide è molto lagnoso e io e Anna caschiamo costantemente nelle sue trappole affettive ("oooooh povero cane, chissà come soffri! eccoti due-etti-e-mezzo di crudo di Parma per consolazione!") oltre ad averci fatto prendere un vero e proprio colpo mangiandosi integralmente la fasciatura alla zampa che (ingenuamente) gli abbiamo fatto nei primi giorni (con conseguenti telefonate terrorizzate al veterinario, spauracchio di doverla togliere dalla panza per via chirurgica (pianti infiniti di Anna), ed infine - tra grida di giubilo e notevole imbarazzo visto il luogo e l'ora in cui si è avuta la spannung, ovvero davanti a un bar alle otto del mattino - espulsione su cui non scendo in dettaglio, siatemene grati). Insomma, difficile! Anna adesso favoleggia di "scarpe per cani con suola al vibram", campane di vetro sotto cui infilare l'animale ed altre amenità consimili...

Nel frattempo il vostro eroe ha pensato bene di ricavare dalla sua attività calcistica (gioia assoluta e totale) una simpatica tendinite. E siccome non ci facciamo mancare nulla, pare sia piuttosto seria: in effetti quando mi sveglio al mattino o dopo che sto seduto molte ore, fatico a rimettere in moto il piede. E come al solito parte l'epopea del farsi visitare: vai dal dottore, il quale ti manda dallo specialista (nel caso specifico il fisiatra, figura mitologica fino a pochi giorni fa a me totalmente ignota). Telefoni al numero unico delle prenotazioni e ti rispondono "ah si, c'è un posto il 18...di agosto!". Certo, perché visto che tutte le mattine appena sveglio faccio fatica a camminare, mi sembra un'idea eccellente aspettare fino alla seconda metà di agosto! Poi miracolosamente spunta la possibilità (grazie a una rinuncia) di farsi vedere dal fisiatra in tempi brevissimi. Ma ovviamente il fisiatra vuole un esame strumentale (ecografia, nel caso specifico) e poi ti vuole rivedere. Richiamo il numero telefonico, e scopro che - fortunato mortale!- posso fare l'ecografia già il 7 agosto (nota bene: siamo al 15 di giugno) e andare dal fisiatra il giorno dopo. Ora, dico io, a voi sembra plausibile che per fare un esame che deve garantirti la possibilità di tornare a camminare decentemente (oltre a quella, per me ben più importante!, di tornare a calcare i campi di gioco) si debba aspettare quasi due mesi? Col rischio che il tendine (in grande sofferenza secondo il fisiatra) si rompa? No, ma tutto ciò è accettabile dal cittadino che paga regolarmente e con una certa fierezza (so di essere pazzo, è una cosa che mi ha trasferito il nonno Lamberto, che era orgoglioso di pagare le tasse per dare il suo contributo al paese) le tasse?? Secondo me non è accettabile. Vogliamo dirlo? Diciamolo: il sistema sanitario lombardo, gloria e vanto della precedente (e immagino dell'attuale - che si pone in continuità) giunta regionale lombarda palazzinaro-ospedaliera-ciellina di Formigoni è una cagata pazzesca (cit.) ottima per stimolare la sanità privata, pessima se hai la sfortuna di farti male. Perché ovviamente se - nelle stesse strutture in cui devi aspettare due mesi, nota bene! - si è disposti a pagare, si può avere tutto e subito, nel giro di una settimana. Secondo me questa è una situazione vergognosa, la disfatta dell'idea stessa di welfare, che dovrebbe puntare a rendere disponibili servizi di cura uguali per tutti, abbienti e meno abbienti. Alla fine, cercando fuori dalla città di Milano, ho anticipato il tutto a metà luglio (comunque tra un mese, e mi sembra un miracolo: è giusto?), dovrò fare molta attenzione in questo periodo...anche perché (altra assurdità: dover aspettare un mese per sapere una cosa così rilevante a livello di salute personale e di benessere) il rischio cui vado incontro è che se il tendine è troppo degenerato io debba andare incontro ad un'operazione (ricordiamo due importanti punti: ho la soglia del dolore più bassa del mondo e al solo sentir parlare di operazione inizio a tremare di terrore). E lo saprò tra un mese...a meno di non cedere alle lusinghe di Anna, che propone questa soluzione:




lunedì 10 giugno 2013

Questa è l'acqua



Bastano queste 5 brevissime frasi, che sono quelle che mi sono segnato sul kindle mentre lo leggevo, per rendere un'idea del motivo per cui esco letteralmente di testa per David Foster Wallace? Questa è l'acqua è un libro dal leggere!

"...la stessa identica esperienza può significare due cose completamente diverse per due persone diverse che abbiano due diverse impostazioni ideologiche e due diversi modi di attribuire un significato all’esperienza."

"Con l’illogicità che caratterizza tutti gli omuncoloidi emotivi autonomi ma inumati, l’amore smodato di Dingle è posseduto dal desiderio di raggiungere quello stesso oggetto di amore la cui fondamentale irraggiungibilità è pane, pena e anima di quell’amore. È per natura insoddisfatto; e tale insoddisfazione, che attraversa l’orbita ermeneutica dell’illogicità amorosa, è la sua vita e la sua missione."

"Ho la tendenza a incupirmi. Sono sovrappeso e asmatico. Il petto mi cinguetta quando respiro."

"Perché investirci di una coazione all’Amore Romantico e dare poi ai nostri genitali l’aspetto che hanno?"

"La malattia vi «definisce», specie dopo che è passato qualche tempo."

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Ah, ecco la mia recensione pubblicata su anobii:
Non ho più superlativi per descrivere i libri di David Foster Wallace. Non ho più parole per dire quanto adoro la sua prosa, la sua capacità di passare da un registro all'altro, la sua lucidità nel mettere a nudo situazioni che ognuno di noi ha vissuto, la sua abilità nel descrivere il ruolo dell'intellettuale.
Questo libro è una raccolta di scritti brevi, di origine disparata e dai contenuti piuttosto diversi: si va dal racconto breve al discorso tenuti ai laureati del Kenyon College ma in tutti i casi si resta incantati dalla scrittura.
Il pianeta Trillafon in relazione alla Cosa Brutta, sul tema della depressione è semplicemente una perla, così come il testo che da il titolo alla raccolta, che è la trascrizione del discorso tenuto ai laureandi dell'Università. Ecco a tal proposito, questo discorso dovrebbe essere un faro per tutti, qualcosa da tenersi sempre vicino, da rileggere nei momenti di sconforto. Non perché sia consolatorio - non lo è per nulla - ma perché richiama alle nostre responsabilità. In ogni momento.
L'ho già detto che secondo me DFW è un Genio?

sabato 8 giugno 2013

Aldocook - 26 - Frittelle di fiori di zucchina



 Frittelle di fiori di zucchina

Tempo occorrente per la preparazione: 20 minuti, cottura: 5-6 minuti
Livello: medio-facile
Ingredienti per 4 persone: 15-20 fiori di zucchina, un uovo, 4 cucchiai di farina, mezza bustina di lievito in polvere, mezza tazzina da caffè di birra, sale qb, olio per friggere

Una ricetta della nonna Santina che da piccoli ci faceva letteralmente impazzire di gioia: le frittelle di fiori di zucchina. Anche in questo caso la varietà gastronomica italiana è sorprendente: esistono millemila varianti: chi frigge il fiore intero (come faceva la mia altra nonna, la nonna Wanda), chi addirittura lo farcisce, chi lo impana... in questa versione i fiori vengono spezzettati e amalgamati con la pastella, dando origine a vere e proprie frittelle. Tra l'altro, ovviamente, la medesima pastella può essere utilizzata anche per altri tipi di frittella. Location del video, come sempre in primavera/estate è il camping Isolino di Verbania Fondotoce.

giovedì 6 giugno 2013

Malattie letterarie

Ecco qui, dal blog di Francesca un giochino letterario cui ovviamente non posso esimermi! Cerco però di contenere l'elenco ai libri letti da poco o pochissimo. Quindi Cipì (il primo libro di cui ho memoria forte come mia passione letteraria) non vale.

1) DIABETE – un libro troppo dolce
Non ho presente libri eccessivamente sdolcinati che ho letto. Diciamo che di solito li evito a priori grazie al mio pregevole intuito maschile

2) VARICELLA – un libro che hai letto una volta e non rileggeresti mai più
Anna Karenina. Sono felice di averlo letto, ma ragazzi che fatica! Ci ho messo tantissimo (e mi è pure piaciuto)...

3) INFLUENZA – un libro che si diffonde come un virus
Concordo appieno con Francesca. La Millennium Trilogy di Stieg Larsson, meritatamente direi. Esiste qualcuno che gli sia sfuggito?

4) MALATTIA RICORRENTE – un libro che rileggi spesso o ogni anno
Un solo nome: Il nome della Rosa, di Eco. Non scherzo, l'ho letto 8 volte, godendo come un riccio ogni volta. E capendo qualcosa in più ad ogni occasione.

5) INSONNIA – un libro che ti ha tenuto sveglia
Sono molti i libri che mi hanno tenuto sveglio di notte, ma proprio tanti. Perché mi piace leggere di notte e quando un libro mi prende fatico a fermarmi. Di recente Educazione siberiana di Lilin, ma anche Il corpo umano di Giordano.

6) AMNESIA – un libro che hai letto, ma di cui hai dimenticato tutto o quasi
La mia memoria da elefante (oltre alla mole) fa sì che io mi ricordi a grandi linee anche i libri infami che leggo. Povero me...

7) ASMA – un libro che ti ha tolto il fiato
Le braci di Sandor Marai. Pazzesco, ogni dialogo mi lasciava senza fiato!

8) MALNUTRIZIONE – un libro povero di contenuti
Parliamo di letture recenti? Le tre minestre di Vitali. E anche Il tutorio di Camilleri. Che roba brutta, peggiorata (e di parecchio) dal fatto che sono due autori che amo.

9) MAL DI MARE - un libro che ti ha portato in un altro mondo
1Q84 di Murakami. Altro mondo geografico, temporale, ideale. Grandioso.