lunedì 23 novembre 2015

Per tutto l'oro del mondo - Massimo Carlotto

Il solito fantastico Carlotto

Come sempre Carlotto si fa amare: la sua scrittura è davvero piacevole da leggere e le sue storie sono sempre agganciate al contemporaneo, mai banali. Evidentemente sa osservare gli altri, perchè - tanto per cambiare - traccia un ritratto puntuale di fenomeni ben noti del nordest, territorio piuttosto contraddittorio in cui è plausibile che una casalinga abbia un'insospettabile doppia vita o che chi manifesta un certo volto in pubblico lo contraddica palesemente nella vita privata.

L'etica e la leggerezza dei fuorilegge, con le loro regole di una volta sanno affascinare: il codice criminale difficile da capire per i regolari ma anche per le nuove generazioni di fuorilegge, ma che è una sorta di legge per Buratti, Rossini e Max la memoria. Così come certe decisioni ineluttabili del vecchio Rossini - palesemente la spalla più affascinante dell'Alligatore!

Il finale, che promette un seguito scoppiettante soprattutto con una interessante ibridazione tra la serie dell'Alligatore e un altro personaggio già presente in due libri di Carlotto, l'infamissimo Giorgio Pellegrini. Sono già in trepida attesa...
4 stelle

martedì 3 novembre 2015

Anna - Niccolò Ammaniti

Post apocalisse: molto bene

In un mondo post apocalittico sopravvivono solo i bambini, destinati però alla morte con l'arrivo dell'adolescenza. Già questa idea da sola, vale il libro. Ammaniti poi la declina bene, con la sua scrittura come sempre asciutta e capace di guardare direttamente nel modo di pensare dei protagonisti. Forse non è emotivamente coinvolgente come altri suoi libri, è vero, ma l'idea di partenza e lo sviluppo che ne dà valgono appieno le 4 stelle. Insomma, Ammaniti davvero non delude mai!
Modifica dopo due giorni dalla fine lettura: più ci penso e più Anna mi ha convinto. Se da un lato è più anaffettivo rispetto ad altre prove del nostro Niccolò, dall'altra l'idea di fondo è talmente convincente che ti ci ritrovi a ragionare su anche a distanza di un paio di giorni. E senti l'esigenza di doverne parlare a qualcuno, senti il dovere di suggerire ad altri di leggerlo. E per di più l'ho letto in una notte. Bando agli indugi, aggiungo la quinta stella. Anna è come un vino di grande persistenza: continua a lasciarti un retrogusto anche quando il bicchiere è vuoto.
Erano 4, ora 5 stelle