mercoledì 20 giugno 2012

Aldocook - 20 - Pollo alle erbe




 Pollo alle erbe

Tempo occorrente per la preparazione: 10 minuti, cottura: 30-40 minuti
Livello: facile
Ingredienti per 4 persone: un pollo no OGM, 1 bicchiere di vino bianco secco, due cucchiai di olio extra vergine di oliva, erbe varie qb (maggiorana, erbe della Majella, timo, prezzemolo, rosmarino), uno spicchio d'aglio, sale qb
Per il ventesimo (perbacco!) appuntamento con Aldocook vi propongo una delle ricette cavallo di battaglia di mamma. Il pollo alle erbe è facilissimo da preparare ed è di sicuro effetto: ha un sapore eccezionale, dato dalle erbe miste con cui lo si prepara. Alla fine si litiga per fare la scarpetta nella padella! Ed è pure una ricetta dietetica, che volete di più?

lunedì 18 giugno 2012

Ciao nonna W...

E' molto difficile, ed ho bisogno di scriverlo in questo posto, che è stato negli ultimi tempi il ricettacolo dei miei pensieri. Stamattina la nonna Wanda ci ha lasciato, alla bella età di 90 anni.
Nulla di inatteso, ovviamente, quando si arriva ad età come questa e per di più con un fisico davvero messo maluccio come quello della nonna (non si contano le volte in cui era previsto che morisse, dalla mia adolescenza in poi è accaduto più di una volta di avere l'impressione che non ce l'avrebbe fatta, e invece lei con una forza e una carica incredibile in quel corpo sempre più piccolo e curvo, si riprendeva). Sembrava un po' Yoda, la nonna...non le avresti dato due lire, ma aveva una forza interiore pazzesca!


L'ultima volta è accaduta circa un mese fa, è andata in ospedale e io ho pensato vedendola che arrancava in quel letto "stavolta non ce la può fare". E invece, è riuscita a uscire dall'ospedale, e a rimettersi in piedi! Stamattina si era lavata da sola, e si accingeva a fare colazione quando ha deciso di mollare.

E' difficile per me spiegare come mi sento: la nonna ci ha insegnato tutto ciò che di buono so, e ci ha aiutato a sviluppare quelle componenti del nostro modo di essere che sono le migliori. Assieme al nonno, che oggi ha raggiunto, ci ha insegnato a stare al mondo, ma ci ha anche insegnato cosa vuole dire amarsi. I nonni si sono sposati durante la guerra e hanno vissuto assieme fino a quando il nonno è morto, 9 anni fa, mostrandoci davvero il significato delle parole "nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia". Il sospetto che il nonno si sia stufato di non mangiare e la abbia chiamata a preparargli il pranzo è davvero grande: la nonna è stata la più grande cuoca di famiglia, senza ombra di dubbio, e ha insegnato a cucinare a tutti noi che ci dilettiamo, da papà, a me, ad Anna, alla zia Concetta...anche se nessuno di noi è mai riuscito ad avvicinarsi alle sue vette. L'Aldocook è figlio di ciò che mi ha insegnato la nonna, e mi spiace solo non averla filmata mentre preparava qualcosa.
Al liceo l'appuntamento a casa loro per pranzo una volta la settimana era per me un must, e capitava di alzarsi da tavola pieni satolli (se avanzava cibo, nonna diceva "ecco, non vi è piaciuto", se non avanzava, diceva "oh no, era poco"!) e nonno le diceva "oggi si è mangiato come si mangia in paradiso", e nonna si scioglieva a quelle parole.

Io non sono credente, e temo che dopo questa vita non ci sia nulla di nulla. Ma mi piacerebbe - per un giorno - che non fosse così, perché voglio immaginare che si stiano reincontrando quei due...se lo meriterebbero entrambi, fidatevi.

Ciao, nonna, tu non sai quanto mi manchi...dopo appena due ore che te ne sei andata! E come vorrei riabbracciarti forte. Grazie per tutto quello che mi hai insegnato: davvero il meglio che sono è merito tuo. Salutami il nonno, e bentornati assieme. Mi mancate.

martedì 5 giugno 2012

Una delle fatiche più atroci dell'essere un lettore seriale...

Uno degli aspetti più faticosi nell'essere un lettore seriale e compulsivo è la seguente. Stai leggendo un libro, che ti sta piacendo ed appassionando. Non sto parlando di uno di quei libri che ti tengono sveglio di notte finché non li finisci (che in un certo senso sono meno problematici: non dormi, li finisci, il giorno dopo sei un filo indormento, ma felice), ma di uno di quelli che ti incuriosiscono per come vanno avanti, ma non al punto da sacrificare loro ore di sonno. Ecco, questo genere di libri sono maledetti, soprattutto se te li porti appresso: devi lavorare, ma lo senti nello zainetto che pulsa, ti viene la tentazione di prendere in mezzi pubblici anziché la bici per avere la scusa di una mezz'ora di vuoto, lo appoggi sulla scrivania tra le pile di cose da fare, e sei tentato di leggiucchiarne un capitolo mentre con una mano batti al computer... è esattamente ciò che sto provando in questo istante!