lunedì 21 febbraio 2011

Una riflessione da blogger

Quello che parla è Aldo-blogger, il quale osserva Aldo-studentetardivo che sta leggendo una serie di articoli riportati sulla rivista online Form@re
Alcune riflessioni sono davvero interessanti, non c'è che dire. Per esempio leggevo un articolo di Bruni che sottolinea come un blog crei giocoforza un'identità, e mi chiedevo: chissà che identità traspare dalla mia figura di blogger? E che rapporto ha questa identità con le mie altre altre identità sia sul web sia nel mondo reale? La selezione di ciò che scriviamo nel blog assume tutt'altra importanza: mi sono sentito quasi in colpa per quando posto stupidaggini!

Detto questo, non posso negare che leggendo alcuni di questi articoli, e ripensando alla mia pratica (oramai pluriennale) di blogger mi  sono sentito un po' come Ringo Starr (non a caso a detta di tutti il meno talentuoso e più bruttino dei FabFour) : quando tutti cominciarono ad analizzare le canzoni dei Beatles, io non capivo come facessero a trovarci tutte quelle cose

lunedì 14 febbraio 2011

Formati culturali ed educativi della produzione audiovisiva: 30/30!

Non per spararmi le pose (anche perché quel mostro di Marini mi umilia con un 30L), ma lo studente tardivo ha esordito alla sua nuova avventura universitaria con un bel 30 in Formati culturali ed educativi della produzione audiovisiva!
EVVAI!

sabato 5 febbraio 2011

Tempo?! 109 battute al minuto

Ho due lavori, un progetto culturale impegnativo, una seconda laurea di cui venerdì (venerdì, cazzo! tra 6 giorni!) ho i primi due esami, e dopo 10 giorni ne ho altri due, una decina di libri da leggere che mi guardano tristi perché si sentono abbandonati, un intero numero di wired arretrato, che mi osserva perplesso, persino i grandi classici disney di questo mese sono ancora nel cellophane, un cane che giustamente vuole uscire e tediarmi, voglio viaggiare per il mondo e vedere cose, non voglio morire lavorativamente nel posto dove sono, voglio fare il giro del mondo in moto, giocare a calcio tutte le sere, andare al cinema, a teatro, alla scala, dormire per delle ore, coccolare anna e farmi coccolare, imparare a ballare, vedere l'italia liberata dal nano, portare mio nipote leo a vedere il milan, fare il bagno in tutti i mari e gli oceani del mondo, imparare da mamma a fare le seppie ripiene, leggere i post lunghissimi che si trovano nei blog di letteratura, giocare a san siro di fianco a nesta, diventare sommelier, provare tutti i ristoranti etnici di milano e desiderare di visitare il paese corrispondente, rivedere vecchi amici e bere una birra con ognuno di loro, vedere nuovi amici, organizzare delle cene, ripristinare il b-movie, organizzare iniziative meravigliose per microbo, aiutare tutti quelli che possono aver bisogno di me, chiedere che qualcuno mi spieghi tutto quello che non so, essere sempre connesso, staccare completamente... insomma sono schizofrenico, soffro di overload informativo, o ho solo bisogno di giornate più lunghe?

mercoledì 2 febbraio 2011

Dente del giudizio e consolazione

Stamattina la tortura: ho tolto il dente del giudizio, precisamente quello inferiore sinistro. Era totalmente distrutto e dalle vacanze di natale mi doleva. Il che è significato per un mese intero che una sera si e una no ero costretto a ricorrere a un antidolorifico per dormire. Il che è male: non amo prendere farmaci (da buon classicista: farmaco vuol dire medicina, ma anche veleno...) ma non c'erano santi: no oki no ninna!
E così ho preso appuntamento col Gabriele (il mio dentista, soprannominato Iced eye Newcastle), e stamattina sono andato al macello. Lui è stato bravissimo, come sempre: sopportare di dover fare un'operazione come questa a un fifone come me non deve essere facile...però niente da dire, togliere un enorme dente del giudizio fa male, cazzo, se fa male! Mentre tornavo a casa col trenino, sentivo svegliarsi la guancia e la sentivo gonfiarsi. La faccenda è poi diventata evidente quando sono arrivato a casa. Dolore puro. E soprattutto non potevo mangiare!!! Mi sono nutrito con lo splendido gelato di GROM che Anna (santa subito!) mi è andata a comprare. Però già verso le 15 avevo una fame pazzesca!
Per consolarmi, siamo andati a visitare il Museo del Novecento, appena riaperto all'Arengario. Che vi posso dire? SPETTACOLO! Mi sono dimenticato del dolore per tutto il tempo della visita, anche perché avere una moglie che insegna Storia dell'Arte e farsi fare una visita guidata personalizzata...è una vera libidine! Mi sono emozionato vedendo il Quarto Stato, le opere di Boccioni, Balla, Manzoni...finalmente Milano ha un museo di livello mondiale!
Poi un po' di shopping in centro (dovevamo comprare i regali di compleanno per i miei suoceri), visita al dito di Cattelan in piazza della Borsa, che non avevamo ancora visto, e che abbiamo trovato geniale e ritorno a casa. Appena tornati, ovviamente, è tornato feroce il dolore...e la fame! Cena a base di yogurt e Danette, terribile!
Per completare la consolazione, nella speranza di stare bene domani (al momento non so se riuscirò a dormire: fa davvero male), sto preparando uno spettacolare arrosto al latte, secondo la ricetta di mammà! Riuscirò a godermelo domani? Per ora si ode un profumino commuovente!
Ecco la ricetta:
Io lo faccio col maiale, perché lo trovo più succulento, ma ovviamente si può fare anche col vitello. Precisamente uso l'arista disossata, diciamo un pezzo da 6-7 etti. Lo lego con un po' di rosmarino, e lo passo nell'olio EVO facendolo soffriggere affinché faccia un po' di crosticina. Sale e pepe,e poi lo affogo nel latte (io ce ne metto un litro intero, così lo posso fare cuocere lentamente e a lungo, in modo che la carne diventi morbidissima, scioglievole al palato. Lo faccio cuocere a fuoco basso e aspetto: è pronto quando il sugo di latte si rapprende e fa delle specie di grumi color nocciola.
Speriamo di mangiarlo domani!!!