mercoledì 2 febbraio 2011

Dente del giudizio e consolazione

Stamattina la tortura: ho tolto il dente del giudizio, precisamente quello inferiore sinistro. Era totalmente distrutto e dalle vacanze di natale mi doleva. Il che è significato per un mese intero che una sera si e una no ero costretto a ricorrere a un antidolorifico per dormire. Il che è male: non amo prendere farmaci (da buon classicista: farmaco vuol dire medicina, ma anche veleno...) ma non c'erano santi: no oki no ninna!
E così ho preso appuntamento col Gabriele (il mio dentista, soprannominato Iced eye Newcastle), e stamattina sono andato al macello. Lui è stato bravissimo, come sempre: sopportare di dover fare un'operazione come questa a un fifone come me non deve essere facile...però niente da dire, togliere un enorme dente del giudizio fa male, cazzo, se fa male! Mentre tornavo a casa col trenino, sentivo svegliarsi la guancia e la sentivo gonfiarsi. La faccenda è poi diventata evidente quando sono arrivato a casa. Dolore puro. E soprattutto non potevo mangiare!!! Mi sono nutrito con lo splendido gelato di GROM che Anna (santa subito!) mi è andata a comprare. Però già verso le 15 avevo una fame pazzesca!
Per consolarmi, siamo andati a visitare il Museo del Novecento, appena riaperto all'Arengario. Che vi posso dire? SPETTACOLO! Mi sono dimenticato del dolore per tutto il tempo della visita, anche perché avere una moglie che insegna Storia dell'Arte e farsi fare una visita guidata personalizzata...è una vera libidine! Mi sono emozionato vedendo il Quarto Stato, le opere di Boccioni, Balla, Manzoni...finalmente Milano ha un museo di livello mondiale!
Poi un po' di shopping in centro (dovevamo comprare i regali di compleanno per i miei suoceri), visita al dito di Cattelan in piazza della Borsa, che non avevamo ancora visto, e che abbiamo trovato geniale e ritorno a casa. Appena tornati, ovviamente, è tornato feroce il dolore...e la fame! Cena a base di yogurt e Danette, terribile!
Per completare la consolazione, nella speranza di stare bene domani (al momento non so se riuscirò a dormire: fa davvero male), sto preparando uno spettacolare arrosto al latte, secondo la ricetta di mammà! Riuscirò a godermelo domani? Per ora si ode un profumino commuovente!
Ecco la ricetta:
Io lo faccio col maiale, perché lo trovo più succulento, ma ovviamente si può fare anche col vitello. Precisamente uso l'arista disossata, diciamo un pezzo da 6-7 etti. Lo lego con un po' di rosmarino, e lo passo nell'olio EVO facendolo soffriggere affinché faccia un po' di crosticina. Sale e pepe,e poi lo affogo nel latte (io ce ne metto un litro intero, così lo posso fare cuocere lentamente e a lungo, in modo che la carne diventi morbidissima, scioglievole al palato. Lo faccio cuocere a fuoco basso e aspetto: è pronto quando il sugo di latte si rapprende e fa delle specie di grumi color nocciola.
Speriamo di mangiarlo domani!!!

1 commento:

  1. è il primo che togli? credi a me, nessun dolore è paragonabile al momento nel quale i punti cominciano a seccarsi. lì ti consiglio il voltadvance in pastiglie (antidolorifico e antinfiammatorio). buona fortuna :D

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