lunedì 31 maggio 2010

Tremonti e i disabili

Voglio riportare qui una lettera che il mio amico Luigi ha scritto a Tremonti (e per conoscenza ad alcuni quotidiani) dopo che questi ha affermato «Due milioni e settecentomila invalidi in Italia pongono la questione se un Paese così può essere competitivo».
Reputo un'affermazione simile indegna di un Ministro di un paese civile. Quindi perfetta se a dirla è Tremonti in Italia.


Ecco la lettera di Luigi:
Come giovane disabile che studia, lavora (sono un dottorando in ingegneria informatica) e paga le tasse, trovo sorprendente ed offensivo che il Ministro delle finanze consideri i 2.700.000 disabili italiani un “blocco per il sistema produttivo” (http://www.superando.it/content/view/5994/112/). Pensavo che una cosa del genere la pensassero solo i nazisti, i fascisti e quegli Spartani che buttavano i bimbi menomati dalla rupi! 
Oppure crede, il signor Ministro, che siamo tutti privilegiati perché percepiamo un misero assegno dallo Stato, e che in realtà non meriteremmo nulla e dovremmo piuttosto arraggiarci da soli (come in realtà già facciamo, visto che i sussidi certo non riescono a coprire tutte le numerose spese aggiuntive che un disabile deve sostenere nel quotidiano)?
La realtà è che un governo incapace di dare competitività al Paese, che non sa o meglio non vuole colpire i veri privilegiati (gli evasori, le corporazioni, i corrotti e i corruttori, i manager dai lauti stipendi, chi vive di rendite finanziare e paga meno tasse di chi lavora), cerca di mantere il consenso dell’opinione pubblica diffondendo paure e criminalizzando certe “categorie”. Era toccato agli immigrati, ai dipendenti statali, agli insegnanti, ai meridionali. Ora tocca ai disabili.
La verità è che questo Paese sarà competitivo anche con 2.700.000 disabili se e solo se saranno concessi a quei disabili rispetto e pari opportunità. Il vero handicap per l’Italia è piuttosto avere ministri come l’on. Tremonti! Dubito che noi disabili avremo mai le scuse dall’on. Tremonti o dal suo ufficio stampa, ma credo sia doveroso manifestare comunque il proprio sconcerto. Spero che la stampa (a cui invio per conoscenza questa lettera) contribuisca a denunciare l’assurdità e la pericolosità di certe affermazioni.
La sottoscrivo in ogni singolo punto, e invito tutte le persone dotate di sensibilità e cervello a diffonderla.

venerdì 14 maggio 2010

Destini incrociati

Da qualche tempo mi sono vigorosamente appasionato ad un podcast prodotto da radio 24 che si chiama 'destini incrociati'.
È una trasmissione che dura circa quaranta minuti e racconta la storia (reale) dell'incontro tra due persone che condiziona la vita di entrambi in maniera decisiva. Le storie, anche se ovviamente sono spesso piuttosto note, sono sempre molto approfondite e raccontate in maniera accattivante ed incredibilmente interessante.
Ad ogni puntata le storie raccontate vengono accompagnate dalla musica che le caratterizza o che era in voga nel periodo di cui si parla.
Credo venga trasmessa alla radio ogni giorno alle 15 ed in replica la sera tardi, ma si trovano le ultime 5 puntate in versione podcast su iTunes e questo permette una fruizione più agevole e senza pubblicità.
Consigliatissimo! Certe puntate sono addirittura commuoventi: quando ho ascoltato quella su Mandela e Pienaar,  il capitano della squadra di rugby sudafricana che vinse i mondiali del 1995, aiutando l'unificazione del paese dopo i tristi decenni dell'apartheid, praticamente piangevo in tram...

martedì 11 maggio 2010

Una piccola considerazione sulle convocazioni di Lippi per il mondiale

Mentre aspetto che un fantastico video che sto montando finisca il rendering, leggo sulla pagina online della Gazzetta che il nostro ct ha diramato le preconvocazioni dei 30 tra cui verranno selezionati i 23 fortunati che andranno in Sudafrica (invidia anche solo per questo...) a difendere il titolo conquistato nella magica notte di Berlino il 9 luglio 2006.
Così a occhio la prima considerazione che mi viene è che - come accadde (e io cero) nell'86, è meglio cambiare l'allenatore che vince un mondiale. Troppo è il debito di riconoscenza verso chi 4 anni prima lo ha portato sul tetto del mondo. E di conseguenza (come allora, quando uscimmo tritati vivi dalla Francia di Platini) le convocazioni sono suicide.
Partiamo da un punto fondamentale: in Italia ci sono oggi solo tre veri fuoriclasse e mezzo: Totti (ha la sua età, ma non ci sono santi, con buona pace di intersiti e juventini che lo detestano perché romano e romanista, Totti è un genio che si inventa anche saltando su una gamba sola assist e gol meravigliosi); Cassano (è pure giovane! e ha portato la Sampdoria al quarto posto, una squadra solida, si, ma non da quarto posto senza di lui. Dicono che sia una testa calda. E se anche fosse? Mica deve sposare nostra figlia, deve giocare a calcio!) e Balotelli (giovanissimo, provocatore, indubbiamente non un mostro di simpatia e un po' montato. Ma ci penserà la vita a fargli abbassare le alucce, per ora ciò che ci interessa è che ha classe cristallina e risolve le partite con una giocata, anche quando dorme 89 minuti). Di questi 3 nessuno è stato convocato. L'altro mezzo fuoriclasse, secondo me è Pirlo, che quando è in giornata (ma a 30 anni gli capita una partita si e 3 no - e lo dico da milanista, quindi con dolore) fa girare tutta la squadra e le palle degli avversari. Lui è l'unico (mezzo) fuoriclasse che Lippi si porta. Il resto? La difesa è il blocco della Juve (notare il campionato disastroso che hanno fatto...) più un altro paio di considerevoli mummie, tipo nandrobombolone Zambrotta. Escluso Chiellini credo che la difesa titolare (Cannavaro, Grosso, Zambrotta) sarebbe più adatta al Kruger (come preda per i leoni) che allo stadio. Il centrocampo, meglio non parlarne. Il cugino bolso di Gattuso (non può essere il Rino che io amo quello che ho visto giocare quest'anno), rissa-man Camoranesi...si salvano un paio di giovani (che non giocheranno) e De Rossi (se sta calmo).
Capitolo attacco. Il più grave. Gilardino nelle grandi squadre e in competizioni decisive è decisivo come il due di picche a briscola quadri (vedi gli anni al milan, quando quasi piangeva quando entrava a San Siro), Iaquinta è un monumento di pietra al calciatore ignoto...speriamo solo che il considerevole culo fortuna di Di Natale prosegua anche d'estate. Oppure speriamo in Pazzini (il ragazzo a me piace). Borriello ha coraggio e piedi buoni. Ma senza gli assist di Ronaldinho se la saprebbe cavare? E comunque dubito che sarà tra i 23. A questo punto, considerando che dovremmo passare il girone (solo per manifesta inferiorità delle altre tre squadre) dovremmo uscire appena iniziano gli scontri diretti. Ergo, considerando che anche Dunga ha fatto un brasile stranissimo a trazione posteriore ma davvero poco fantasioso, per chi tifiamo? Per l'Argentina di Diego e di Messi (con un Milito in più)? Per la Spagna di FernALDO Torres? Per l'inghilterra di Capello (mi tenta)? O per i Bafana Bafana (che però difficilmente arriveranno in fondo)?