giovedì 11 giugno 2015

[mai più senza] torna l'appuntamento con i consigli di lettura di Aldo per l'estate

Lo scorso anno la mia amica Antonella mi mise in imbarazzo chiedendomi, sulla base della mia nomea di lettore compulsivo, qualche consiglio di lettura estivo. Essendo notoriamente schivo, avevo scritto questo post: http://aldotorrebruno.blogspot.it/2014/06/mai-piu-senza-i-consigli-di-lettura-di.html

Ora, la medesima amica Antonella, mi ripropone la medesima domanda per l'estate 2015. Ed ecco quindi, puntuali come le tasse, ma infinitamente più piacevoli, i consigli per un'estate di letture felici dal vostro Aldino preferito, andando a pescare tra i libri che ho letto in questi 12 mesi!

Il primo libro della lista è A volte ritorno, di John Niven. Libro geniale che vede un protagonista d'eccezione: Gesù Cristo. Il quale torna in terra, molto poco volentieri, "caldamente invitato" da papà, piuttosto irritato con gli uomini. Esilarante. Se poi l'ironia di Niven fa breccia nei vostri cuori (e non può che essere così), raddoppiate con Maschio bianco etero.

Il libro che ha chiuso le mie letture estive 2014 è L'incolore Tazaki Tsukuru e i suoi anni di pellegrinaggio. L'ho trovato un capolavoro, Murakami mi piace nel suo essere spiazzante e questo libro secondo me gli è veramente riuscito bene. Mi capitava, mentre lo leggevo, di essere al lavoro ed essere letteralmente impaziente di tornare a casa per continuare la lettura.

Quest'inverno, grazie alla mia amica Valentina, con cui condivido la passione per Harry Potter, ho affrontato in fila i due libri che l'autrice delle storie del maghetto più famoso del mondo ha pubblicato sotto lo pseudonimo di Robert Galbraith. La Rowling sa scrivere e sa costruire storie, anche senza il comodo appoggio di un mondo magico oramai entrato nell'immaginario collettivo. Cormoran Strike, il protagonista, e la sua spalla Robin sono davvero due personaggi ben costruiti. Entrambi i libri meritano davvero, io li ho letti durante le vacanze di Natale, restando sveglio la notte per finirli. E questo non è poco! Si intitolano Il richiamo del cuculo e Il baco da seta.

Dopo tanto penare due dei miei autori italiani preferiti ci hanno consegnato le loro ultime fatiche. Si tratta di Massimo Carlotto, che con La banda degli amanti ha aggiunto un nuovo, strepitoso capitolo alla saga dell'Alligatore e di Sandrone Dazieri, che ha dato alle stampe Uccidi il padre. Anche Sandrone, come Carlotto, ha un grande pregio: non mi hanno mai deluso. Non hanno mai pubblicato un libro deludente o smaccatamente markettaro. Due libri da leggere tutti d'un fiato, due grandissimi interpreti del noir nostrano.

Chiudo con due libri piccini piccini, che però dimostrano che a volte le dimensioni possano non contare: si tratta de L'invenzione di Morel, un brevissimo capolavoro di Bioy Casares, che vanta una prefazione di Borges, nientepopodimeno! Un libro ricco di tutte le nostre ossessioni, si legge in poche ore, da leggere! L'altro è di un libro di Paul Auster, unico autore che era già presente nella lista 2014 e cui spetta il compito di fare da trait d'union tra le due estati. Si tratta di un breve volume intitolato Il taccuino rosso. Sono brevi racconti un po' sconnessi tutti basati sull'idea di sincronicità e coincidenza, sui quei piccoli fatti che capitano a tutti noi e ci lasciano piacevolmente sorpresi quasi senza che ce ne rendiamo conto. 

Tutte le recensioni di questi libri (e di molti altri) sono sul mio profilo anobii: http://www.anobii.com/aldotorrebruno/books

Buona estate e buone letture a tutti! E se leggendo questi consigli vi è venuto in mente di contraccambiare...siete i benvenuti!


martedì 2 giugno 2015

Il cimitero di Praga - Umberto Eco

Sempre grande

Come spesso accade coi libri di Eco, il problema è superare lo scoglio iniziale. In questo caso particolarmente ostico, perché si fatica a raccapezzarsi. Però, passato quello, si gode della grande erudizione accompagnata alla capacità di mettere insieme la storia. A volte un po' irritanti le incursioni del narratore, che interrompe lo scambio tra Simonini e Dalla Piccola, ma il libro a mio avviso vale davvero la pena. Interessante - nella postfazione - il fatto che Eco dichiari che, tranne il protagonista, tutti i personaggi sono reali e hanno detto e fatto quanto narrato nel libro. Preoccupante anche la storia di sottofondo, che svela romanzescamente la nascita dello scellerato documento (falso) noto come i protocolli dei savi di sion. Insomma, vale la pena di fare un minimo di sforzo, si verrà premiati!
4 stelle