giovedì 28 febbraio 2013

A proposito di elezioni (appello a Piergi)

Riporto qui la mia analisi sul risultati delle elezioni, che ho postato a caldo su Facebook, allargata con una semplice riflessione su ciò che sta accadendo e un accorato appello a Bersani.

Facciamo un'analisi fredda. Chi ha vinto, chi ha perso? Sicuramente ha perso e di brutto il centrosinistra, che non è stato in grado di proporsi come alternativa al berlusconismo o al montismo. Anzi, ha pagato carissimo il senso di responsabilità (e ha di fatto favorito B che staccando la spina a Monti ha riguadaganto voti). E la soluzione non sarebbe certo stata Renzi, con i "se ci fosse stato Renzi" non si va da nessuna parte (anche perché molti elettori di sinistra non lo avrebbero votato - ad iniziare da me). Inoltre il centrosinistra non è stato capace, evidentemente, di ascoltare il malessere del paese, e non è certo un mero problema di costi della politica (chi lo dice, dimostra che manco la mazzata gli ha affinato il cervello).

Ha perso anche B, molto meno di quanto io sperassi e lui meritasse (dopo le tr**e di palazzo e il peggior governo che si ricordi a memoria d'uomo, il lettone di Putin e la nipote di Mubarak, il fatto che 1/3 dei voti se li sia beccati fa impressione. Ma comunque perde uno sfracello di punti percentuale).

Ha perso la sinistra estrema (se così si può chiamare rivoluzione civile), ed è inutile che Ingroia prenda in giro sé stesso e i suoi elettori. Non sarebbe stato meglio fare la sinistra della coalizione, chiedo io? Assieme a SEL?

Ha perso la Lega, che ha dimezzato i suoi voti (unica buona notizia per ciò che mi concerne), ma ha vinto con l'impresentabile Maroni (ma come diavolo si fa a votare Maroni, me lo spiegate?) governatore della Lombardia, grazie anche ad una legge elettorale vergognosa, colpo di coda del vergognoso governo regionale precedente.

Nei fatti c'è un solo, unico vincitore, assoluto, ed è il movimento a 5 stelle. Che ha fatto il pieno di voti con una campagna aggressiva e assolutamente centrata sulla pars denstruens. E ora? Sarà in grado di accostare a questa la pars construens? E se ne assumerà la responsabilità? Perché va bene scegliere di volta in volta, ma per farlo, bisogna appoggiare la costruzione di un governo. Il modello siciliano, come lo chiama Grillo, funziona, a patto che si dia la possibilità di creare un governo. Se no, come si votano le proposte caso per caso? La petizione online (http://www.change.org/it/petizioni/caro-beppe-grillo-dai-la-fiducia-al-governo-per-cambiare-l-italia-grillodammifiducia) che Viola Tesi ha lanciato in queste ore, per chiedere a Grillo di dare la fiducia a un governo PD-M5S ha raccolto 100mila firme in poche ore.

Però io sinceramente mi chiedo: ha senso per il PD rendersi ostaggio di Grillo? Non farebbe meglio ad appoggiare un candidato dell'unico movimento che ha realmente vinto, e vigilare su di esso da sinistra? Perché Bersani (che non ha vinto, ok, ma ha pur sempre la maggioranza relativa, non dimentichiamocelo) deve mettersi sotto attacco costante ed esporsi al ridicolo e al rischio di perdere ulteriori voti? Si potrebbe benissimo fare un governo che si dia come programma ciò che c'è in comune (e non è poi così poco) tra i due schieramenti, e che abbia come priorità assoluta la revisione della legge elettorale. Il porcellum ha già fatto fin troppi danni. Messo in atto questo programma, si torna a votare. Ma mi piacerebbe che questo compito se lo assumesse un candidato a 5 stelle, più che Bersani. E che sia Bersani a poter dire "questo sì, questo no", anziché il contrario. Mi piacerebbe (e non lo dico ironicamente, sono serissimo) vedere se il rinnovamento prospettato sia praticabile realmente e a che condizioni. In maniera trasparente, mettendo tutti i documenti in Rete.

Per ciò che mi riguarda, per quel poco che vale, se invece si andasse verso un osceno governo centrodestra-centrosinistra, per il bene dell'Italia, l'unità nazionale e scempiaggini consimili, con un'eminente personalità istituzionale a capo (governo che durerebbe pochissimo e farebbe solo nuove porcate, con l'evidente intento - antidemocratico e schifoso - di escludere l'unica compagine politica che ha vinto queste elezioni), alle prossime elezioni, che sarebbero per l'appunto a breve, per la prima volta in vita mia non voterò.

Però, Piergi, dammi retta: fai un atto di coraggio, e dì a Napolitano che tu appoggerai un governo a 5 stelle. E poi vigila, con il nostro aiuto. E vota la riduzione dei costi della politica, una nuova legge elettorale, la riduzione delle spese militari, l'acqua pubblica. Ma fai provare a questi nuovi soggetti politici e al loro entusiasmo a mediare tra posizioni diverse, a costruire anziché distruggere prendendosi le responsabilità. Non farti tenere sotto tiro tu, alla fine le elezioni le hai non-perse del tutto...

domenica 24 febbraio 2013

Scusate se rompo (il silenzio elettorale)

Un'amica cui voglio molto bene mi ha fatto notare che le ultime cose che ho pubblicato sui socialini a proposito del voto ed in particolare a proposito del voto al movimento 5 stelle potessero risultare offensive (dando in pratica del fesso a chi vota M5S).
Voglio pertanto fare un po' di chiarezza sul tema, e per questo mi permetto di rompere (il silenzio elettorale):

  • qualunque opinione il mio prossimo abbia, lungi da me volergli dare del fesso tout court. Parliamone! Certo se uno mi dice che vuole votare la lega contro Roma ladrona, dopo che in questi anni di governo i loro capoccioni hanno rubato a tutti i livelli (dall'amministrazione del condominio fino al parlamento europeo) posso iniziare a dubitare della loro sanità mentale...
  • ho grandissima stima per tutte quelle persone perbene che, grazie al M5S, si sono avvicinate o riavvicinate alla politica attiva. Davvero enorme stima. Sono convinto che (al di là della retorica) il meraviglioso esercizio democratico, conquistato dai popoli col sangue, debba essere qualcosa di più che mettere due croci su una scheda ogni 5 anni (in Italia più spesso, di solito, ma non è quello il punto). Partecipare alla politica attiva, informarsi, discutere, andare ai comizi, fare i banchetti, sono davvero cose ammirevoli. Massimo rispetto
  • ammiro molto alcune battaglie del M5S, come quella sull'onestà dei propri candidati, la visione green e molto altro
  • non posso (e non voglio)  ignorare che moltissimi miei amici o persone a me vicine hanno intenzione di votare M5S da sinistra. Ecco, davanti a questo fenomeno, voglio solo far notare a chi ha intenzione di votare così che forse (ma io non ne sono convinto) le categorie di destra e sinistra non esisteranno più in senso assoluto, ma gli atti, santa pace, le azioni, le opere e le omissioni sono sempre "colorate": ci sono atti di governo di destra e di sinistra. E se sei convinto di essere uomo o donna di sinistra su certi atti, parole, fatti non puoi e non devi passare sopra, non puoi ignorarli. Un esempio per tutti? Lo ius soli: il concetto di immigrato nato in Italia a sinistra è senza senso (e forse non solo a sinistra: anche in italiano - inteso come lingua - è una contraddizione). Ne volete un altro? Se un'assessore per avventura si accinge a divenire madre, la sua panza si ingrosserà, ma il suo cervello continuerà a funzionare. Togliere le deleghe a un assessore poiché è incinta significa avere un'opinione della donna che non coincide con quella che i miei amici di sinistra che si accingono a votare M5S hanno. E potrei andare avanti...
  • infine, ho visto davvero molte persone votare la lega agli albori "da sinistra", perché volevano la rottura coi vecchi schemi. Passando sopra al razzismo strisciante che essa ha sempre contenuto. Credo che oggi si possa tranquillamente affermare che si è trattato di un tragico errore.
In definitiva: sono pronto a discutere e non voglio dare del fesso a nessuno in maniera aprioristica, ma sono fermamente convinto che votare Grillo da sinistra sia un tragico errore. Un movimento populista è sempre un movimento che guarda a destra, che ha una considerazione del popolo molto diversa rispetto a quella che si ha a sinistra. Pensateci bene, le alternative per dire "basta" rimanendo a sinistra ci sono, eccome. E non facciamo finta che tutti i governi che abbiamo avuto negli ultimi 20 anni siano stati tutti uguali, perché non è così: pensateci bene e ve ne accorgerete!



giovedì 14 febbraio 2013

Ah, no ma a me Sanremo non interessa, non lo guardo...

Quando dico candidamente che per me Sanremo è un appuntamento imprescindibile, e che me lo guardo tutto (commentandolo in diretta sui vari social e/o via whatsupp con mia sorella) mi guardano tutti con facce incredule e stupite. Ma come proprio tu, l'uomo che non possiede la tv, guardi Sanremo?? E mi dicono, come da titolo, "Ah, no ma a me Sanremo non interessa, non lo guardo..."
Poi, nel 90% dei casi (sondaggio SWAldo) quando inizi a parlarne (se trovi qualcuno che abbia il coraggio di confessare che anche lui/lei l'ha guardato) queste persone dimostrano, intervenendo costantemente nella discussione, di aver spudoratamente mentito. Lo hanno visto! Eccome! E hanno un'opinione su ttuti gli aspetti, dalle canzoni agli ospiti, dalla scenografia ai presentatori. "Ma noooo, ho fatto zapping e ne ho visto qualche minuto" (però commentano le mise di tutti i cantanti).
Quindi: è il momento del comining out, non vergognatevi amici! Sanremo è Sanremo, ammettetelo senza difficoltà! Vi ricordate Pippo Baudo che sventa il tentativo di suicidio? Vi ricordate il festival presentato dai 4 figli? Non dovete vergognarvi, ma esserne fieri.
Poi, ovviamente, ci sono persone a cui di Sanremo non frega davvero una beata mazza e non lo guardano veramente, né se ne interessano. E' giusto, ci mancherebbe. Ma di solito non sono loro (escludendo un risibile numero di talebani pronti a flagellare qualsiasi costume) a guardarti con disprezzo, quando dici di essere addicted. E allora! Fate pace con voi stessi ed iniziate a fischiettare "volareeee oh oh"!

mercoledì 6 febbraio 2013

Di social network, condivisione, copyleft et similia e sulla restituzione di cose (esemplificazione)

Nei giorni scorsi avrete sicuramente avuto modo di vedere le vignette che prendono in giro un noto politico di centrodestra che si candida in un partito ad personam, per fare leggi ad personam, ma nel caso vinca non sarà premier, il quale ha promesso (in caso di vittoria) che restituirà l'IMU agli italiani, versandolo direttamente sul loro conto corrente. Per intenderci, lo stesso che non ha mai detto che un certo giocatore di calcio (soprannominato peraltro da suo fratello "il negretto di famiglia", Django esci dallo schermo, ti prego e fai giustizia per noi...) è una mela marcia (evidentemente i video che si vedono in rete li hanno prodotti gli alieni). Sì, proprio lui. Beh lasciamolo per un attimo stare ed analizziamo l'interessante fenomeno che le sue cazz parole hanno suscitato in rete: fotomontaggi con la sua immagine e la promessa di restituire le cose più improbabili. Gioco divertente ed ingegnoso, buon esempio di una sorta di umorismo crowsourcing (alcune più divertenti, altre meno).
Non staremo qui a disquisire sul tema se tali vignette facciano o meno il gioco del losco figuro in questione, argomento che si sta dibattendo parecchio, quanto piuttosto ad analizzare un altro triste fenomeno.
Chi ha avuto l'idea per primo di fare questo giochetto? Boh! Ma è così importante? Secondo me, no. Secondo altri sì: su una pagina Facebook sorta alla velocità della luce sul tema, ci tocca leggere un tristissimo appello a "segnalare a Facebook le pagine copiate".

Ma come? La forza di questi fenomeni è proprio l'effetto virale, la condivisione delle idee, il fatto che ognuno aggiunge il suo pezzettino! E ci mettiamo a fare i micragnosi sul tema "io l'ho detto per primo, mamma mamma mi stanno copiando"? Non ci siamo proprio, ragazzi, ma per nulla...giochiamo alla Rete, ma quando le sue regole non ci piacciono ci appelliamo ad idee in decomposizione?