venerdì 30 marzo 2012

Vogliamo parlare della bellezza di questa città?

Il 21 e il 22 marzo sono stato a Roma, per motivi lavorativi. Come ogni volta che ci vado, la bellezza straordinaria di questa città mi colpisce con una forza che non riesco a descrivere.
Mi piace tutto di Roma: il clima, il paesaggio urbano, l'incredibile patrimonio artistico, che secondo me non ha eguali nel mondo (dove ti giri, ti giri, la bellezza è li che ti aspetta), il verde, la struttura della città, gli abitanti (perché attenzione! Noi sbagliando abbiamo l'idea che il romano sia cafone e burino, ma la realtà è lontana anni luce: la grande maggioranza dei romani è di una gentilezza incredibile e di una disponibilità commuovente), il cibo (segnatevi questo nome: Ivo a Trastevere)... ecco non so come spiegarlo meglio di così.
E poi il 22 sono arrivate anche Diletta ed Elena, mie colleghe all'HOC. E Elena non era mai stata a Roma, ci pensate l'emozione mia e di Diletta a portarla a vedere in una calda sera di marzo, questo? Ecco, pazzesco!

mercoledì 21 marzo 2012

Aldocook - 18 - Peperonata cipollata (peperocipollata)



 Peperonata cipollata (peperocipollata)
Tempo occorrente per la preparazione 15 minuti, cottura: 30-40 minuti.
Livello: facile.
Ingredienti per 4 persone: 2-3 peperoni, 2-3 cipolle, 2 pomodori maturi, olio, sale, pepe, peperoncino qb, 4 uova (opzionali)
Una mia grandissima passione, la peperocipollata. Perché esca al massimo del suo splendore occorrono i pomodori freschi da sugo (io non amo i san marzano, preferisco quelli rotondi che vedete nel video), ma nelle stagioni invernali si possono usare i pelati. A seconda del gusto si può variare la proporzione cipolle/peperoni: per la cipollata vera occorrono diciamo 4-5 cipolle e un peperone. E ricordiamo il canto tradizionale: "la moje che vu' bene a lu marite, la sera je fa truvà la cipullate"...

martedì 20 marzo 2012

Battiato agli Arcimboldi

Cari i miei 25 lettori, dovete sapere che l'uomo qui di fianco, Franco Battiato, rappresenta uno dei pochissimi punti di incontro musicale tra me e Anna. Forse l'unico punto di incontro musicale tra il metallo pesante che contraddistingue la mia signora e l'impegnata cantautorialità apprezzata dal nostro Aldo.
Così o a casa si litiga (perché l'una propone Marilyn Manson e l'altro Guccini - che ascoltati in rapida successione danno un'ottima idea di cosa sia il contemporaneo!) o ci si incontra sul terreno comune del cantautore siciliano.
Questa lunga premessa per dirvi che, dopo più di otto anni che ci frequentiamo, come dice Anna, siamo riusciti finalmente ad andare a sentire un concerto del nostro. Fino ad ora, ci abbiamo provato molte volte, ma vuoi il fatto che i costi dei biglietti fossero sempre proibitivi, vuoi un impegno, vuoi un altro, non ci era mai riuscito di andare a sentirlo dal vivo.
Stavolta, nonostante il prezzo decisamente gravoso, abbiamo deciso di fare gli splendidi (dico solo: platea bassa) e andare al Teatro degli Arcimboldi a goderci una grande serata di musica.
Che dire? Praticamente si è rasentata la perfezione! Sul palco quartetto d'archi e un enorme pianoforte a coda più lui all'inizio, per i primi pezzi più intimi. Poi giungono anche i 4 musicisti leggeri nella formazione classica: chitarra, basso, tastiere e batteria per quelli più rock (e anche Battiato non può che cedere al suo lato rock, dal vivo).
In tanti concerti che ho avuto il piacere di ascoltare, non ho mai avuto una percezione di suono perfetto come in questa occasione: ogni dettaglio è curato e limato in maniera maniacale e si sente (se si eccettua una microscopica stonatura nelle primissime note della prima canzone: voce ancora fredda?), esperienza acusticamente meravigliosa e coinvolgente, da restare incantati ad ascoltare.
Lui si conferma uno degli esseri più antipatici della terra (durante un applauso troppo prolungato, ad esempio sbotta "ho capito, ho capito!", indossa delle cuffie enormi quasi a dire "non datemi fastidio col vostro vociare"), ma non si risparmia (praticamente esplora tutto il repertorio, suona quasi tre ore, concede tre bis!) e ti lascia stupito. Durante La cura, vi assicuro, avevo le lacrime agli occhi. Durante Tutto l'universo obbedisce all'amore ancora di più: è uno dei miei cavalli di battaglia mentre pedalo sulla mia e-bici verso il Poli, che mi causa occhiatacce dai passanti...insomma, serata meravigliosa! Se vi capita, investite in un suo concerto: ne vale davvero la pena!

venerdì 9 marzo 2012

People are crazy!


Stamattina, come tutte le mattine, sono passato davanti al fruttarolo delle dive che c'è in piazza Tricolore a Milano. Dovete sapere che questo fruttarolo è piuttosto originale: vende frutta e verdura inusuale o raffinata, che ne so, i topinambur (mia grande passione, per inciso), o i tartufi bianchi di alba, le pastinache, il rafano, i lampascioni...insomma vegetali particolari! Non ci sono mai entrato perché a occhio e croce deve essere piuttosto caro, ma in ogni caso mi diverte guardarlo passandoci davanti.
Stamattina però, aveva una cesta che mi ha lasciato sbalordito: PIGNE. Pigne, capite? Quelle cose con dentro i pinoli prodotte dai pini, le pigne. E fin qui...ma il problema è che le vendeva a 2,50 euro cadauna! Le pigne! A 5.000 lire del vecchio conio l'una. Le pigne. Quelle che basta andare in una pineta e ne puoi prendere a borsate. 2,50 euro per una pigna. Non riesco a smettere di pensarci. Avrei voluto piazzarmi li davanti e vedere qualcuno che si comprava 4 pigne pagandole 10 euro. Pigne. A 2,50 euro l'una. Le pigne. Pigne pigne pigne pigne pigne... (come un mantra)

mercoledì 7 marzo 2012

Aldocook - 17 - Pizzelle o ferratelle abruzzesi (Anna&Leocook)



 Pizzelle o ferratelle abruzzesi che dir si voglia
Tempo occorrente per la preparazione 15-20 minuti, cottura: 1-2 ogni pizzella.
Livello: medio.
Ingredienti per 4 persone: 1/2 kg di farina 00, 4 uova, 4 cucchiai di olio evo, 4 cucchiai di zucchero, marmellata o nutella per farcirle.
Anna&Leocook nuovamente ospiti per questa puntata davvero speciale dedicata ad una ricetta della tradizione abruzzese per un dolce poco dolce che è personalmente il mio dolce preferito in assoluto. Da notare tre aspetti fondamentali:
1 - 4 uova di pizzette sarebbero definite dalla nonna Wanda le pazzie de la pupa. La nonna quando le faceva iniziava a divertirsi dalle 20 uova in su.
2 - l'aiuto di qualcuno che cuocia le pizzette è fondamentale. Il nonno Lamberto (marito della nonna Wanda) era un vero maestro in questo. E cuocere 20 uova di pizzetta avrebbe distrutto la pazienza di chiunque!
3 - ovviamente senza il ferro apposito, non si possono fare. Lo si compra ai mercati in Abruzzo. E non fidatevi dei ferri elettrici, tengono poco e le pizzette vengono troppo alte, e poi si induriscono!