venerdì 22 febbraio 2008

Ho comprato anche io un mac!


Antefatto. Il PC di casa dei miei (che era il mio, un tempo) ha tirato definitivamente le cuoia. Ne aveva ben donde: aveva, come dice la nonna Wanda, gli anni del cicerchione, ed aveva soprattutto subito anni ed anni di torture (compreso cambio radicale di processore e altri ammenicoli) prima da me e da mia sorella, poi dai due Torrebruno senior (in particolare papà non gli ha risparmiato nulla). Quindi 2 settimane or sono vengo incaricato, quale sommo esperto tecnologico della famiglia, di acquistare un nuovo PC. Mi viene un'illuminazione, mentre torno verso casa a Milano: perché non provare a trovare loro un mac usato? Passo da mac@work, a Milano, e la fortuna mi assiste: l'ottimo Andrea ha un Powerbook usato, a un prezzo che sembra davvero conveniente. Solo (dice) "ha una ammaccatura, per questo è un po' svalutato". Gli dico che passerò a vederlo nel pomeriggio, vado a casa, e lo comunico sia a Anna (che inizia a marcire di invidia) sia a papà (già caldo come un fagiano). Raf, unico possessore di mac in famiglia è entusiasta. Anna (sorella) molto meno. Insomma il dibattito ferve. Nel pomeriggio andiamo a vederlo: spettacolo assoluto. Un gioiello. Dopo 10 minuti che ci smanettiamo Anna piagniucola che non lo vuole cedere, che lo desidera a ogni costo, che non può vivere senza. Morale: tempo mezza altra settimana e arriva (grazie all'ottimo sito macexchenge.it - consigliatissimo) il secondo Powerbook, uguale a quello di papà, ma senza ammaccatura e con processore più rapido e più ram. Delirio totale, praticamente l'unico modo che in questa settimana mi ha permesso di comunicare con Anna è stato skype: di persona non alza più lo sguardo dal Powerbook.
E qui viene fuori il bambino Aldo: non è possibile che il guru Aldo rimanga l'unico sfigato in famiglia senza mac. Raf mi prende in giro. Papà pure. Anna mi becca una sera a toccare il suo, e mi maltratta. No, non può esistere. E siccome le occasioni capitano sempre al momento giusto il computerisky, l'orrendo PC di cui mi ha dotato il Politecnico (il nome deriva da alcune brutte esperienze che ha passato con il suo precedente proprietario...) decide di tradirmi definitivamente, prendendo un virus super letale che non mi lascia scampo: formattation party in vista.
Non aspettavo altro: torno su macexchange.it ed ecco che arriva la terza occasione: Powerbook gemello di quello di Anna, ma che per di più masterizza anche i DVD. Come non comprarlo?
Ed eccomi anche io nella snobissima famiglia mac. Un computer che funziona, che da quando schiacci il tasto di accensione a quando puoi iniziare a lavorare passano 30 secondi (no, forse meno)...per me, abituato a premere il tasto ON del computerisky, andare in bagno, tornare, e ancora dover fissare (attonito) lo schermo per 3-4 minuti in attesa che si avvii del tutto...sembra un miracolo. Siccome detesto i predicatori e gli evangelizzatori, non diventerò un fan sfegatato, di quelli che scrivono nei forum o cose del genere. Però una cosa me la chiedo. Ho comprato, o meglio, mi sono fatto comprare, il mio primo computer quando facevo le medie (c'erano ancora i dinosauri). Ne è passato di tempo...e io perché ci ho messo così tanto prima di possedere il mio primo mac????

giovedì 14 febbraio 2008

Speriamo sia vero...

Leggo su repubblica di oggi che il neonato partito della libertà (...) avrebbe selezionato, come proprio inno, questo capolavoro assoluto. Spero di cuore che sia vero, che non sia una bufala, perché è davvero geniale. Quasi quasi li voto, con un inno così...come resistere?

lunedì 4 febbraio 2008

Microyoung

Sto curando assieme a Anna un'iniziativa del Circolo Culturale Bertolt Brecht per giovani artisti emergenti che si chiama Microyoung. L'idea e' quella di realizzare piccole opere di formato 10x10 cm, a tecnica libera e con tema libero.
Ovviamente io non sono un artista...ma l'iniziativa permette di inviare anche piccole poesie o brevissimi testi...e cosi' ho ceduto alla lusinga e ho partecipato: so che e' orribile partecipare a una cosa che curi, ma non ho resistito!

>>Il link all'iniziativa Microyoung

>> Ecco il microracconto, che si intitola Leggendo e lasciamole cadere queste stelle, in formato 10x10.