lunedì 26 agosto 2019

#iviaggidivanesio vol. 7: Isola di Korcula, Croazia canina e rilassante

Chi lo avrebbe mai detto? La prima estate di Vanesio non è dedicata a un viaggio all’avventura in giro per il mondo, ma è un’estate di puro relax e pausa stanziale: 20 giorni in Croazia, ma più che in Croazia praticamente fermi all’isola di Korcula, destinazione a noi ben nota (questo è il nostro campeggio, oramai...è la quinta volta che ci veniamo nel corso di 10 anni, in pratica una volta ogni due anni!).


I motivi sono vari, essenzialmente per diverse ragioni arriviamo all’estate davvero molto stanchi. E allora perché non farsi le vacanze da Fani, la proprietaria del leggendario Kamp Oskorusica? Il campeggio si trova in una specie di bosco di ulivi e fichi, il mare è da sogno, tutti e tre lo apprezziamo e le piazzole sono sterminate. Il paradiso! E con la possibilità di montare la tenda e il van assieme, come perdersi questa occasione? La ratio è: dormire in tenda che fa più fresco ma viaggiare al largo nel van con soste più comode.
Van + tenda e spazio a non finire! E tre ulivi in piazzola!
Partenza super intelligente: nei nostri programmi avremmo dovuto preparare Vanesio nel pomeriggio del venerdì, dormire qualche ora e poi partire nella notte, in realtà finiamo di caricare alle 2 di notte, Anna se la sente, e allora perché aspettare? Si parte in piena notte, alle 3,30!
Verso le 7, Google maps ci segnala traffico, usciamo dall’autostrada e approfittiamo per visitare Palmanova, dove non ero mai stato. Che bella! L'impianto a stella ovviamente non si capisce mentre ci si passeggia, ma diventa evidente facendo lo splendido giro delle mura e dalla piazza centrale. 

Si riparte e la prima e unica tappa è prevista in un altro dei nostri luoghi del cuore, il campeggio Korana ai laghi di Plitvice. Si tratta di un campeggio gestito dal parco stesso, enorme, in un bosco freschissimo e di rara bellezza. Nonostante sia molto frequentato, non si è mai assediati: le piazzole (che non sono segnalate) sono enormi, basta non mettersi troppo vicini al proprio vicino!
Piantiamo la tenda, parcheggiamo il van...e scopriamo che in tenda ai laghi fa pure freddo nella tenda! La seconda notte ci facciamo vincere dalla comodità e optiamo per Vanesio!
Nei laghi non si potrebbe fare il bagno, ma chi glielo spiega?
Al camping Korana troviamo un incredibile raduno di due cavalli et similia

Dopo la visita (tappa obbligata) ai laghi, con un bel 10 km e vari bagni canini (vietatissimi, ma come si fa a tenerlo fuori?) si riparte per Korcula: quest’anno per evitare la frontiera con la Bosnia a Naum (che è una formalità, ma fa perdere un sacco di tempo) decidiamo di saltare la penisola del Peljsac e traghettare: in 50 minuti si risparmiano 2 ore di strada. Secondo traghetto (brevissimo) da Orebic a Korcula ed eccoci arrivati! Fani ed io non ci eravamo capiti bene a proposito del van e lei ci aveva riservato una piazzola ombreggiatissima ma solo per la tenda. Notiamo però che è libera una piazzola più solatia, ma talmente grande che in un campeggio normale ne ricaverebbero 3: ci sistemiamo qui e prendiamo possesso dei nostri possedimenti. Tenda per la notte e van per il giorno e avanza dello spazio per tirare i fili e installare la zona lavanderia: è curioso come Vanesio, anche non utilizzato per dormire, diventi il centro nevralgico della situazione grazie al frigo (facility mica da ridere!) e alla corrente elettrica. Per evitare di cuocerlo e di cuocere noi stessi abbiamo portato il fornello a gas esterno, così la cucina si sposta fuori dal van, grazie al magico tendalino estraibile (mio capriccio costosissimo che ho fatto aggiungere al van quando lo comprammo e che dimostra tutta la sua utilità, se state pensando a un van fatelo aggiungere senza alcun dubbio!) che ci protegge e a quella che Anna chiama in bergamasco la “moscaroela”, un pratico armadietto porta tutto che ci ha permesso di usare l'esterno del van come se fosse la sala da pranzo.
Da questo momento parte la vacanza più rilassante che io ricordi: massimo spostamento dalla piazzola al mare per fare il bagno (distanza: 200 metri), lunghe (lunghissime) nuotate canine e grandi momenti di lettura nella nostra gigantesca piazzola. Abbiamo aggiunto molte camminate - per mantenerci in forma e per aggiungere relax al relax, perché quando un'isola è bella come Korcula, passeggiare sulla strada che costeggia il mare all'ora del tramonto è meraviglioso e qualche corsetta. Abbiamo mangiato quantità pantagrueliche di fichi, e ci siamo goduti il frigo del van, che ci ha consentito di spostare il mezzo giusto un paio di volte per fare la spesa (quando finiva il latte...) ma poi di avere provviste sufficienti per una settimana (griglia, griglia, griglia, il re del BBQ!).



E in ogni caso, spostare il van per andare a fare la spesa è risultato piuttosto semplice e comodo: chiudi il tetto, riorganizzi velocemente per viaggiare, stacchi la corrente e via! 


La vacanza è stata molto cane-centrica, ovviamente, con Uran protagonista assoluto delle attività natatorie. A 10 anni, compiuti il 21 agosto e festeggiati con la torta di cevapcici, uno per ogni anno, ha perso ogni inibizione e ha deciso che per essere felici bisogna stare in acqua a nuotare almeno 2 ore al giorno. In un paio di occasioni ho avuto persino paura che stessimo esagerando e che lo avremmo fatto secco a causa della super attività fisica: entrava in acqua nuotando all'inseguimento del bastoncino (un tronco secolare praticamente impossibile da lanciare), si produceva in tuffi spettacolari dal molo del campeggio, facendo ridere tutti gli ospiti del campeggio, ci costringeva a nuotare da un molo all'altro (lanciando il bastone in modo che potesse inseguirlo, salvo poi decidere che a un certo punto il molo era vicino e iniziare uno sprint micidiale, costringendoci a inseguirlo disperatamente nel terrore che si lanciasse fuori dall'acqua). Mi è capitato di incontrare persone in campeggio che mi si accostavano dicendomi "il tuo cane in acqua fa veramente ridere, ieri ho messo la maschera per vederlo nuotare sott'acqua!". Insomma, una bella vacanza che lo ha trasformato nel palestrato di famiglia: adesso è tutto muscolare e il rientro a Milano sarà complesso...
Peka di polpo!
Brevissimo elenco di cose eroiche che abbiamo fatto: andare a mangiare la peka alla Konoba (taverna) Marko Polo di Kneze (questo il link, https://goo.gl/maps/k3VQLHEqnt9KtL3v5, prenotate la peka di carne o di polpo - a mio avviso la migliore - un paio di giorni prima e mi ringrazierete!) andando a piedi dal campeggio. La strada è stretta e soprattutto molto buia...ma con le luci della tenda appese ai passanti dei pantaloni si può fare, e si arriva con più appetito all'andata e si smaltisce più velocemente al ritorno!). La peka è una cottura fatta sotto una campana di ghisa, non dissimile alla coppa abruzzese. Buonona!
Altro momento adrenalinico: una passeggiatina fino al supermercato più vicino (5 km) per acquistare i wurstel da grigliare. Peccato che abbiamo calcolato male i tempi, ha fatto buio, noi eravamo senza le luci da appendere alla cintura...e allora ritorno di corsa! Povero cane nero Uran, costretto al super lavoro fisico!  

Al ritorno, nuova sosta ai laghi di Plitvice - ma senza fare l'escursione, solo per riposare e spezzare il viaggio e acquistare lo splendido miele che qui si produce. Abbiamo sperimentato il secondo campeggio del parco, che si chiama Borje. Più piccolo, meno boscoso del Korana, ma ugualmente tenuto meravigliosamente e piacevole. E poi... depressissimo rientro.

Consigli generali se si è interessati a una vacanza di questo tipo:
- se si ha il cane la Croazia del sud è il paradiso. Tolleranza massima, possibilità di fare il bagno ovunque senza rotture di scatole, spazio per tutti, mare meraviglioso. Se si ama il campeggio, il Kamp Oskorusica a Korcula è un porto sicuro.
- i laghi di Plitvice sono sempre bellissimi. Se si vuole evitare un po' la coda, esiste la possibilità dell'ingresso delle 16 (fino alle 20...se si cammina in modo serio in 4 ore se ne fanno di km!) che costa anche un po' meno rispetto a quello giornaliero
- Se si pensa di andare verso Korcula sconsiglio di affrontare la penisola del Peljesac: è lunghissima e faticosa. E ha un pezzettino di Bosnia in mezzo, frontiera, noia. Il traghetto da Spalato a Vela Luka è una buona opzione, ma il tragitto è lungo (4 ore) e non ti garantisce il posto (si arriva, ci si mette in coda, e il rischio è di dover aspettare parecchio - parecchissimo - quello dopo), mentre quello da Ploce a Trpanj è molto comodo ed è un po' più frequente: se ne perdi uno, devi aspettare un paio d'ore per il seguente, il che è accettabile.
- a proposito di frontiera: l'unica coda che abbiamo fatto è stata in frontiera tra la Croazia e la Slovenia al rientro. Chi parla di italexit e scempiaggini simili non si rende conto di questo appaia oggi insensato affrontare la frontiera tra l'Europa e la Croazia. Un rito che appare vetusto...
- è stata senza dubbio l'estate del boom dei van: ne abbiamo visti tantissimi. Più dei camper. I California fanno la parte del leone, ovviamente, ma il Nugget è in grande ascesa. A un certo punto in campeggio oltre a Vanesio c'era una famiglia tedesca di 5 persone (mitici!) con un Nugget della serie precedente. I nuggettisti sono una setta; dialogo in bagno tra me e il tedesco: T: "You have a fantastic van!" A: "You too, the best one!". E giù a ridere. La simpatia!
- le vacanze sono sempre troppo corte. E volano...

Come di consueto, abbiamo un album di foto per i più curiosi, è qui!



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