domenica 31 marzo 2019

#iviaggidivanesio vol. 5: cascate del Cenghen

Più di una persona mi ha parlato della bellezza delle montagne dietro Lecco e in effetti ne avevamo avuto un piccolo assaggio in occasione della gita al Ponte nel cielo a Tartano. Aggiungiamo a ciò che grazie alle mie ricerche su Google, in cerca di passeggiate canine sempre nuove e alla follia che mi ha preso di recente, con la passione per le camminate in (più o meno) montagna, ho scoperto l'esistenza di wikiloc, un fantastico sito con la sua brava app collegata, in cui altri matti pubblicano itinerari per camminare, andare in bici, gironzolare e via dicendo...e il gioco è fatto. Grazie a questa app ho trovato la passeggiata alle cascate del Cenghen, realizzata da un uomo, un mito, alfiere nero: non ti conosco personalmente, ma amo la precisione con cui tracci e descrivi gli itinerari, quando il web ti fa incrociare virtualmente persone così mi trasformo in Tomás Maldonado e penso che l'umanità inventando l'Internét abbia davvero fatto un miracolo...ok sto divagando.
Intanto, ecco il link al percorso, proposto da alfiere nero: https://it.wikiloc.com/percorsi-escursionismo/anello-cascata-del-cenghen-da-abbadia-lariana-12041814 così se vi viene voglia, cari i miei 25 lettori...potete andarci facilmente!

Partenza di venerdì sera, con vanesio bello carico e ci dirigiamo verso Abbadia Lariana. Da Milano è piuttosto vicino, se la strada non è trafficata, si arriva in circa un'ora. Noi siamo partiti tardi, dopo cena, quindi non abbiamo avuto problemi. Troviamo un bel parcheggio libero in zona industriale e piazziamo il nostro adorato van, a nanna presto nel calduccio! Al mattino, ovviamente, il dramma: siamo in zona industriale, non vicinissimi al paese, ma in zona non proprio deserta. E ovviamente non abbiamo montato il leggendario bagno chimico Porta potti, quindi da buon signore di mezz'età mi sveglio alle 8 molto desideroso di un bagno! Parto al galoppo verso il paesello (correndo) e quando finalmente trovo un bar aperto la gioia si dipinge sul mio volto! Prima o poi dovremo deciderci ad attivare il bagno chimico, però...
Risolta la questione fisiologica, colazione e partenza. Il sentiero del viandante, che è un lungo sentiero comodo comodo e più o meno pianeggiante che costeggia per ben 45 km la sponda lecchese del lago passa proprio lì vicino, lo imbocchiamo...e quasi subito lo abbandoniamo, in favore di un sentiero ripido e sassoso che ascende verso i resinelli. Il primo pezzo fa selezione: sale di brutto, nel bosco, con gradoni di pietra impegnativi.

Quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno...
Ogni tanto il panorama si apre e si ammira una porzione sempre più generosa di lago. La giornata è bellissima e calda, il nostro stambecco casalingo evidentemente si dimentica il suo stato di malato e va su senza soste. Noi gli arranchiamo dietro...

Alloraaaaaa! Vi muovete??
La natura inizia a sentire l'arrivo della primavera imminente: fiori, piccoli insettini, un caldo micidiale in ascesa...Uran quando noi stravolti facciamo pausa mostra il suo disappunto e tira come un ossesso. Anche perché a un certo punto ha sete, e sente in lontananza lo scorrere del ruscello. Ci arriviamo alla bersagliera, ed è ovviamente bagno canino!

Finalmente!
Quando si arriva alla cascata, è uno spettacolo assoluto: come è possibile che a un'ora da Milano ci sia qualcosa di così meraviglioso? Una lunga fenditura nella roccia in cui scorre la cascata, che crea un piccolo laghetto (piccolissimo, diciamo una pozza profonda - in cui Uran si tufferà), che poi da origine al ruscello. Si riesce ad arrivare praticamente dentro la cascata, ed è davvero bellissimo, stupefacente. 
Ci lascia senza parole!
Ammiriamo, riposiamo e ripartiamo. L'anello scende ora verso Abbadia, siamo stanchi ma molto felici. Incrociamo anche un prato in cui i crocus stanno spuntando come crocus a fine inverno, è uno spettacolo bellissimo...

Crocus
Tornati al van, pranziamo (molto affamati) e prima che sia sera decidiamo di tornare a casa. La passeggiata è stupenda e alla portata davvero di chiunque (abbiamo incrociato anche famiglie con bambini), solo il primo pezzo è un po' in salita, ma assolutamente gestibile se si ha un minimo di allenamento e non si hanno problemi a camminare. Ci voglioni da 2 a 3 ore, a seconda di quanto ci si ferma ad ammirare il paesaggio e la cascata in cima. 
Se avevamo qualche dubbio sul fatto che avremmo usato il van "fuori stagione"...mi sento di dire che li abbiamo fugati!


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