domenica 16 dicembre 2018

Benvenuto Vanesio!

Parte con oggi un nuovo importante hashtag su Appunti... #iviaggidivanesio.

Infatti, dopo due lunghi anni di meditazione abbiamo deciso e acquistato uno degli oggetti dei nostri sogni, ovvero un campervan, un piccolo furgoncino camperizzato. La scelta è caduta su uno dei più piccini della categoria, un Ford Nugget Westfalia. Si tratta in sostanza di un Ford Transit Custom, modificato e allestito da Westfalia per trasformarlo in un piccolo camper, completo di tutto. Ovviamente siccome le cose semplici non ci piacciono, il Nugget non è commercializzato da Ford per il mercato italiano (viene venduto principalmente in Germania, ma anche - abbiamo scoperto dopo nottate a compulsare su internet - in UK, Olanda e Spagna). In Germania è diventato talmente popolare da competere col Volkswagen California, anch’esso allestito da Westfalia.

Nugget e guardiano (serissimo)

Noi lo avevamo visto per la prima volta a settembre 2017 alla fiera del camper di Parma, dove il mitico Herbert Tinkhauser, proprietario di Outdoor-living, un’azienda di Caldaro di cui vi dirò più oltre, lo proponeva. Noi arrivavamo dalla vacanza in Irlanda, dove avevamo noleggiato Moby, un California molto, molto vissuto, che ci aveva entusiasmato, e dopo circa un decennio che ne parlavamo, avevamo deciso di iniziare seriamente a pensare ad un acquisto. Herbert è membro di una grande organizzazione di venditori tedeschi, di cui è unica propaggine altoatesina, che acquista grandi quantità di van già camperizzati o da camperizzare e che rivende a prezzi molto interessanti. Ciò che ci aveva colpito del Nugget e che ci ha fatto innamorare è la disposizione molto originale dei mobili: mentre la grande maggioranza dei campervan ha la cucina disposta su un lato, parallela al portellone laterale, il Nugget la ha parallela al portellone posteriore. Questo consente di avere anche durante la notte un corridoio parallelo al letto, in modo da potersi muovere anche a letto fatto...o di consentire ad un eventuale cagnolino nero di circa 35 kg di dormire a scelta in cucina o di fianco al letto!

    

Il processo di decisione si è protratto per oltre un anno e ha visto mie ore e ore di navigazione in rete, più di uno scambio mail con la cortesissima e preziosa Marta, che ha un interessantissimo blog sul suo Nugget, mille dubbi (l’investimento è importante, l’affetto per la tenda, i dubbi sul dove metterlo, ecc...) e si è concluso dopo un anno esatto alla fiera di Parma 2018, quando, dopo aver visto mille modelli di van, nessuno dei quali ci aveva persuaso al 100%, abbiamo reincontrato Herbert, e così, tempo due mesi, necessari per ordinarlo e per farlo arrivare, ecco Vanesio!

Vanesio è bianco, ha il tetto apribile, 4 posti letto (due ottenibili abbattendo i sedili posteriori, due nel tetto, che non abbiamo potuto sperimentare perché Uran diventerebbe pazzo vedendoci salire senza di lui), due fuochi a gas, un frigo a pozzetto, il riscaldamento a gasolio Ebersprächer, un piccolo water chimico che scompare in un armadietto ed è semplicemente stupendo!

Come detto, lo abbiamo acquistato da Herbert di Outdoor-living, un uomo fantastico, sempre capace di fugare ogni nostro dubbio, di non perdere la pazienza davanti alle nostre domande e costantemente tranquillo e sicuro di sé: una sicurezza assoluta, con cui ci siamo trovati meravigliosamente. Se si è interessati al Nugget, vale la pena di farsi un viaggetto fino a Caldaro (dove consiglio vivamente una visita anche alla cantina) per andarlo a trovare!


L’esordio di Vanesio è stato nel primo weekend di dicembre (preceduto da innumerevoli viaggi casa-rimessaggio, per fortuna vicino, per preparare Vanesio al suo primo weekend), all’international camping Patrice di Bratto, sulla Presolana. Abbiamo scelto questa destinazione per un paio di motivi, pratici e poetici. Iniziamo da quelli pratici: guidare un van, per quanto piccolo, non è esattamente come guidare la macchina...volevamo quindi approfittare della superiore abilità di mio suocero per farci fare un po’ di scuola guida e ci siamo quindi fermati ad Albino city per ricevere consigli e indicazioni di guida. Per quelli poetici invece, si tratta di uno dei primi campeggi frequentati da Anna da piccola, quando veniva portata a Bratto con la roulotte e rimaneva in montagna con la sua nonna, me ne aveva da sempre parlato e c’era tutta una mitologia familiare sul luogo. Stiamo parlando del suo ultimo anno di asilo, quindi un’era coeva alla fine dei dinosauri.

Il campeggio è un simpatico luogo di montagna a un tiro di schioppo dalla Presolana, raggiungibile con una passeggiata nel bosco. L’esordio è stato subito sfidante: il freddo di Bratto era davvero frizzante, così da mettere subito alla prova il nostro sistema di riscaldamento a gasolio, che si è rivelato talmente efficace da risultare persino eccessivo, nonostante fossimo vicini allo zero abbiamo dormito in maglietta...

Cena di montagna, il gusto ci guadagna

La passeggiata fino al passo ha riscaldato la nostra domenica, così come i würstel cucinati sulla piastra e la cortesia delle due signore che gestiscono il campeggio, e l’entusiasmo per Vanesio è cresciuto vieppiù, facendoci attendere con ansia il primo serio weekend on the road, in occasione del ponte del mio compleanno, detto che ponte dell’immacolata!

Qui ci sono un po’ di foto del weekend alla Presolana

A spasso sui monti

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