lunedì 15 ottobre 2018

I più bei libri letti quest'estate

In una vita in costante rincorsa, ecco delle microrecensioni sui libri più belli che ho letto quest'estate, spaparanzato su una spiaggia, anzi sugli scogli, dell'isola di Korcula in Croazia. Perché se non si trova il tempo per scrivere due righe sul proprio blog (che già di suo boccheggia, anzi bloggheggia, in cerca di attenzioni) sui libri letti, la vita davvero non ha senso!

Partiamo dalla cima della classifica: La simmetria dei desideri di Eshkol Nevo.
Il libro più bello che ho letto quest'estate, senza se e senza ma. Storia affascinante, raccontata benissimo, scrittura divertente e sicura, personaggi delineati meravigliosamente, con alcuni aspetti assurdi come solo la vita sa esserlo. Questa generazione di scrittori israeliani continua a riservarmi sorprese piacevoli, grazie grazie grazie a Marco per questo suggerimento di lettura! A file ho letto anche Soli e perduti, stesso autore, fa molto più ridere ma gli manca quella punta di emozione che c'è ne La simmetria dei desideri.

Al secondo posto, ma quasi pari merito al primo, c'è Riparare i viventi, di Maylis De Kerangal.
Un libro che ti lascia senza fiato, una storia che ti tocca, ma soprattutto una scrittura semplicemente meravigliosa, ipnotica, capace di incatenarti alla singola pagina. Il libro più toccante che io abbia letto quest'estate! Grazie Stefania del suggerimento!

Un altro interessante è Fiori sopra l'inferno, di Ilaria Tuti.
Si tratta di un libro d'esordio ed è davvero ben scritto, ricco, denso di descrizioni e con una storia avvincente (anche se non originalissima, bisogna dirlo). Noir perfetto come lettura leggera, storia un po' inquietante, narrazione solida. Perfetto per le vacanze. Grazie Francesca per avermelo suggerito anziché abbottarci al buffet!

Infine non posso non nominare Norwegian Wood - Tokio blues di Murakami.
Pur avendo letto gran parte della produzione di Murakami, questo libro, che più di una persona considera assolutamente fondamentale nella sua bibliografia, mi mancava. Per fortuna ho rimediato, così mi sono ricordato come mai io ami tanto questo autore - assolutamente geniale nella sua scrittura e nel suo modo di raccontare. E' chiaro, facciamo fatica a capire situazioni e ritmi, ma la consueta scrittura murakamiana ti attanaglia, ti conquista, ti avvicina... proprio bello!

...che voglia di tornare in vacanza e seppellirmi in un libro!

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