martedì 26 luglio 2016

La via del male - Robert Galbraith


Un ottimo passatempo (ma comunque il meno convincente dei libri di Galbraith) - attenzione che c'è un po' di spoiler!

Come sempre Robert Galbraith, notoriamente pseudonimo di JK Rowling, si legge super volentieri: Strike e Robin sono davvero una notevole coppia letteraria, ben assortita e sempre divertente. Però purtroppo in questo ultimo libro c'è qualcosa che manca, forse proprio a causa dell'irrisolto rapporto personale tra i due. Da un lato è vero che Galbraith sembra cadere nella tentazione di farne una coppia tout court (la crisi con l'odioso Mattew, fidanzato di Robin, tra i personaggi più insopportabili della letteratura contemporanea sembra preludere a quello), ma dall'altro proprio questo stare sul filo del rasoio nel rapporto tra i due fa quasi passare in secondo piano l'indagine, che è invece in sé piuttosto inquietante e affascinante. Peccato, forse se il nostro Robert si fosse concentrato di più sulla storia, ne sarebbe uscito un libro migliore. Ciò detto, l'ho letteralmente divorato, come sempre: che il nostro RG aka la nostra JKR sappiano costruire storie che ti incatenano alla pagina, è direi fuori di dubbio. Quindi alla fine, merita la lettura...e l'attesa per il prossimo capitolo della saga!

PS ovviamente immagino qualcuno si sia già accaparrato i diritti cinematografici? I tre libri di RG si presterebbero molto, a mio avviso...

venerdì 1 luglio 2016

[mai più senza] Terzo appuntamento con i consigli di lettura di Aldo per l'estate

Già da due anni la mia amica Antonella mi chiede, grazie alla mia nomea di lettore compulsivo, di consigliarle qualche libro da leggere durante la stagione estiva. Essendo per natura timido e schivo, non solo accetto di buon grado ma le rispondo pubblicamente, come se fosse una lettera aperta su un giornale, affinché tutti i miei 25 lettori possano godere delle mie opinioni.
Per completezza informativa, i post relativi alle due precedenti edizioni sono online qui:
[2014] http://aldotorrebruno.blogspot.it/2014/06/mai-piu-senza-i-consigli-di-lettura-di.html
[2015] http://aldotorrebruno.blogspot.it/2015/06/mai-piu-senza-torna-lappuntamento-con-i.html

Ed ecco quindi, puntuali come le tasse, ma infinitamente più piacevoli, i consigli per un'estate di letture felici dal vostro Aldino preferito, andando a pescare tra i libri che ho letto in questi 12 mesi!

Partiamo da uno dei libri più sconvolgenti che io abbia letto quest'anno (e non solo): si tratta di Cortesie per gli ospiti di Ian McEwan, uno dei miei autori preferiti. Inquietante e disturbande, ma imperdibile. E per rimanere sul tema inquietudine proseguiamo con Lacci, di Domenico Starnone. Un autore capace di tanta verve nei suoi libri sulla scuola che qui però ci propopone una sorta di retrospettiva sul fallimento.
Per evitare di diventare troppo tristi, suggerisco di stemperare con un po' di Malvaldi: i vecchietti del Bar Lume sono troppo simpatici e i libri della serie meritano davvero. Io li ho letti tutti separatamente scopro ora che esistono anche in un unico volume dal titolo Trilogia del Bar Lume. Trame ben costruite, impossibile non amare i vecchietti!
[Questo non vale, perché Antonella lo ha già letto lo so] Un altro libro per me sconvolgente è stato Molto forte, incredibilmente vicino di Safran Foer. Devastante, mi ha letteralmente prostrato e al contempo mi è piaciuto tantissimo.
Uno dei libri che più mi ha colpito dell'anno è stato Anna di Niccolò Ammaniti che è un altro dei miei autori preferiti e che qui ha avuto un'idea di fondo talmente eccezionale che anche quando hai finito di leggerlo continua a ronzarti in testa. Bello bello.
Capolavoro surreale dell'anno è stato La schiuma dei giorni di Boris Vian. Non conoscevo questo autore geniale: strambo e straniante. Se non ci si spaventa della non-logica che lo guida, vale la pena!
Tra i tanti autori che amo uno ha un posto particolare nel mio cuoricino ed è Joe R. Lansdale, il re dell'hard boiled. Honky Tonk Samurai segna il grande ritorno di Hap e Leonard. Deve piacere il genere, ci sono un sacco di parolacce e molto sangue. Ma se piace, è un ritorno coi controfiocchi. Anzi, coi controcazzi, come direbbero Hap e Leonard!
Capitolo a parte merita Michele Mari, autore supercolto e citazionista, con puzza sotto il naso e prosa forbitissima, nonché fine filologo. Me lo ha fatto scoprire la mia collega Marina (che ringrazio) che mi ha prestato i due suoi libri che ho letto Filologia dell'anfibio e 100 poesie d'amore a Ladyhawke. Alla fine è talmente spocchioso che credo generi o odio profondo o semivenerazione. Io ricado nel secondo caso.
Per concludere, un'altra nuova scoperta e un grandissimo ritorno: la nuova scoperta (mia, perché è forse l'autore più mainstream del momento) è Franzen, di cui ho letto in successione Purity e Le correzioni. Dovendone scegliere uno, sceglierei il primo: il secondo per chi oscilla tra i 40 e i 50 (ed è il mio caso) è troppo doloroso perché mostra ciò che ci sta per accadere. Meglio Purity che mostra la complessità del mondo in cui viviamo...
Il grande ritorno è invece (ed è l'ultimo libro che ho letto) quello di Jonathan Coe, che con Numero 11 torna ai fasti che lo caratterizzavano, dopo un paio di libri non proprio al suo livello. Grande libro, divertente, mai banale, sarcastico, adorabile.   

Buona estate e buone letture a tutti! E se leggendo questi consigli vi è venuto in mente di contraccambiare...siete i benvenuti: ditemi cosa posso leggere quest'estate!

Tutte le recensioni di questi libri (e di molti altri) sono sul mio profilo anobii: http://www.anobii.com/aldotorrebruno/books