mercoledì 23 luglio 2014

Giochi Criminali - Lucarelli, De Cataldo, De Silva, de Giovanni

Un notevole poker d'assi

Più riguardo a Giochi criminaliE va bene, lo so. Sono racconti brevi, 50 paginette l'uno. E si, non c'è dubbio: l'editore li ha commissionati, proprio d'estate cosa c'è di meglio che fare uscire un libro con 4 tra i tuoi autori migliori? Soprattutto un libro non impegnativo, come questo.
Tutto vero, ma lasciatemi fare due considerazioni (drogate - ne sono consapevole - che già quando leggo i nomi di De Cataldo e Lucarelli, per me le 4 stelle scattano in automatico...): in primo luogo è vero che non si tratta di una corposa bottiglia di brunello di montalcino, ma di un bianco frizzante, leggerino (non nel senso che abbia pochi gradi, ma che si fa leggere, come quando con beverino si intende che un vino si fa bere). Perfetto, insomma, per accompagnare una pizza al baracchino della spiaggia, mentre cala il sole di una calda giornata di luglio. Secondo: anche un libro leggerino, lo devi saper scrivere. E questi quattro lo sanno scrivere, eccome: ti tengono incollato alle pagine, il libro vola via senza che tu riesca a staccartene. Ancora una volta: perfetto da divorare sdraiato a pancia in giù sull'asciugamano.
Un accenno anche al tema scelto, quello del gioco, mi ha particolarmente colpito: è uno dei temi che rappresenta una delle mie maggiori preoccupazioni, con la sua contraddizione di attività pericolosa ma al contempo straordinaria fonte d'introiti per lo Stato. Tema affrontato da più punti di vista, tutti interessanti. Nota a margine: immediatamente dopo questo, ho letto "Punto Snai" di Aldo Nove (adesso recensisco, non temete). Ebbene, sarebbe stato il perfetto quinto racconto della raccolta.
Concludo: a mio avviso ottima lettura. E tra l'altro, anche perché così leggerina, potrebbe suggerire a chi non conosce questi autori di affrontare, sull'onda dell'entusiasmo qualche loro opera più corposa, perché no?

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