martedì 25 ottobre 2011

Convegno GLO.C.L.I.L a Cremona

Oggi sono stato a Cremona, invitato dalla professoressa Manclossi (ex DOLlina) a un convengo sul CLIL. Io non sono un esperto di CLIL, ma mi ci sto accostando - per motivi di lavoro e ricerca - con grande interesse. La giornata è stata davvero notevole: presentazioni qualitativamente ottime e bravi presenter, pubblico di docenti interessati e competenti, in grado (miracoooolo) di seguire presentazioni fatte in inglese. C'è speranza, allora!
Queste sono le slide del mio intervento (che verteva su come le tecnologie possono e debbano essere il necessario complemento del CLIL): approfitto del blog per ringraziare i presenti (anche per l'accoglienza calorosa che hanno riservato al mio intervento)!


venerdì 21 ottobre 2011

La più tremenda umiliazione cui io abbia assistito ultimamente

Alla fine ho vinto la pigrizia, e sono andato in piscina nella pausa pranzo. Come ho già detto, adoro il mio abbonamento annuale piscine milano, che mi consente di andare in tutte le piscine di Milanosport (e ne trovi sempre una aperta) senza limitazioni. In più, per grande fortuna, la piscina vicina al Poli è aperta sempre nell'ora di pranzo. Insomma: pheeko.
Tornando a bomba (non il tuffo, vietatissimo!), oggi c'era un po' di gente. E così, in un moto di autostima maxima (e che diavolo ho perso 27 kg...), mi metto nella leggendaria "corsi nuoto veloce" e inizio a tirare come un matto, condizionato dalla presenza di un pelosissimo big jim nella corsia che verosimilmente nascondeva un fuoribordo nel culo, visto quanto era veloce.
Nella medesima corsia, assieme ai fenomeni, c'era anche un giovane sui 25-30 decisamente lento, che faceva il temibile "effetto tappo" e bloccava tutti i vari superman della corsia. Ad un certo punto, si avvicina la bagnina (un mostro senza cuore) lo tocca sulla spalla e gli dice: "guarda che forse non lo hai letto, ma questa è la corsia veloce. è meglio se ti sposti da un'altra parte". E lui risponde: "ma io SONO veloce". E lei: "no, non lo sei. E stai bloccando tutta la corsia". Ovviamente tutti i superman della corsia (più il vostro cronista, già in debito d'ossigeno, dopo 20 vasche tirate al massimo) fingono indifferenza e si girano dall'altro lato. Tutti, tranne il nostro big jim peloso, che lo guarda con disprezzo e gli dice: "no, guarda, sei veramente lento. Mettiti in un'altra corsia e smettila di fare casino"... è stato un momento molto molto triste, credo che non metterò mai più piede nella corsia dei fenomeni: non sopravviverei a una vicenda simile! 

Proiezione dei video del concorso naturaindustriale (curato da me e Anna!)



Domenica 23 ottobre | h 19
Proiezione dei 7 video vincitori di Naturaindustriale
Concorso realizzato da microbo.net in collaborazione con Sassetti Cultura e Circuiti Dinamici.
presso Sassetti Cultura, via Volturno, 35 Milano [MM2 Gioia]
In occasione unicamente della prima proiezione video, sarà donato gratuitamente il catalogo agli artisti presenti risultati vincitori del concorso.


L'iniziativa è inserita nella rassegna
La Lombardia di Virgilio verso l'expo 2015 | 23.10-06.11.2011
Domenica 23 ottobre
h 18.00 | L’evoluzione urbanistica di Milano, intervento di Federica Girelli
h 18.30 | La Lombardia di Virgilio verso all’Expo 2015, inaugurazione della mostra a cura di Vera Maria Carminati con presentazione di Daniela Pacchiana
h 19.00 | Naturaindustriale, serata video con proiezione dei lavori vincitori del concorso a cura di microbo.net

Sabato 29 ottobre
h 18.00 | L’orto botanico globale nell’era dell’Expo, intervento di Antonio Salini, storico dell’agricoltura alla Facoltà di Agraria di Milano, a cura di Riccardo Esposito

Domenica 6 novembre
h 12.00 presso la Sala 1° Maggio | Premiazione dei concorsi:
L’unità come cooperazione tra persone di buona volontà”
La città in fiore | Uomo Città Natura
Placido nell’ombra, fai risuonare le selve



A partire dal 23 ottobre sarà disponibile online un videopodcast contenete i video vincitori ed i nominativi dei relativi artisti rimarranno visibili sulle homepage di www.microbo.net e sul social network I(love)Art http://microbo.wall.fm per la durata di un mese. Ulteriori materiali inerenti la serata, gli inviti relativi le proiezioni successive  e la versione elettronica contenente l'abstract del catalogo saranno resi disponibili e scaricabarili liberamente sempre attraverso il sito microbo.net.

La proiezione video sarà riproposta

Lunedì 12 dicembre | h 19
presso Circuiti Dinamici, via Giovanola, 21/c Milano [MM2 Abbiategrasso]

La giuria del concorso video è stata così composta:
Claudia Bonandrini, curatrice presso l'Associazione Circuiti Dinamici, Milano
Barbara Di Santo, critica d'arte
Anna Epis, coordinatrice microbo.net
Elena Maccari, esperta di performing arts
Aldo Torrebruno, coordinatore microbo.net

mercoledì 12 ottobre 2011

Dopo un bel po' di utilizzo ecco la mia su android

Come forse alcuni di voi amati 25 lettori sanno, è da circa un mese che sono in possesso di un cellulare Android, precisamente un samsung galaxy s.
Arrivato da uno scrausissimo ma molto funzionale nokia e51 ma sopratutto direi che il vero confronto è con il mio ipod touch. Premesso che sono un appassionato utente mac, ma anche un affezionato googleista ero molto curioso di provare questo sistema.
Che dire? iOS è superintuitivo, le app per iPod sono uno sfracello e fanno di tutto ... Ma di Android è facile innamorarsi!
In primo luogo, rispetto all'iPod il galaxy è più veloce, in tutto ciò che fa. E il controllo sul sistema è più gestibile, anche se non ci si mette a smanettare. Le app ci sono tutte: ho notato che appena una app per iOS fa successo, in tempi rapidi arriva l'omologa per Android.
La pecca più grande è nel sistema di scrittura, meno raffinato di quello di iOS, per esempio quando si usa l'apostrofo (in iOS se inserisci un apostrofo, il sistema torna alla tastiera con le lettere, in Android no è questo è seccante).
Ma la vera chicca di Android è l'integrazione con la galassia Google: per esempio la app per il blog che sto usando ora è meravigliosa...
Insomma chi vince? per me un sostanziale pareggio, ma di quelli spettacolari e con molti gol...tipo un bel tre pari!

mercoledì 5 ottobre 2011

Studi d'artista aperti in occasione della giornata del contemporaneo



Se sei un artista e vuoi dare visibilità al tuo studio sabato 8 ottobre 2011, giornata del contemporaneo, organizzata da AMACI, ti proponiamo di aprirlo al pubblico in orari a tua scelta: microbo.net ti offre gratuitamente l’occasione di segnalarlo alla nostra community.
info | http://www.microbo.net/giornatadelcontemporaneo

martedì 4 ottobre 2011

Michel Houellbecq: La carta e il territorio

Premetto che a me Houellbecq piace. Mi piace molto, anche quando è odioso o al limite della pornografia. Mi piace il suo nichilismo, la sua scrittura talmente piatta da rasentare la sciatteria. Mi piace perché è un autore coraggioso e talmente bugiardo da risultare sincero.
In La carta e il territorio va oltre, perché rinuncia alla vis polemica e ai dettagli terra-terra (corpo-corpo?), racconta una non storia totalmente inutile, e lo fa con i toni dell'uomo maturo. Si mette in scena (e con che coraggio! credo che in pochi abbiano raccontato la propria morte come lo fa lui), gioca col suo personaggio, accosta tre storie parallele, le sovrappone con saggezza e rappresenta perfettamente gli ambienti (arte contemporanea, industria dell'entertainment, letteratura, polizia, eccetera...) in cui colloca il romanzo.
Un libro non facile, di un autore difficile: magari non per tutti, ma per chi lo sa apprezzare è davvero da 5 stelle.

sabato 1 ottobre 2011

Estate 2011: vacanze in Croazia (caninamente parlando)

Ed eccoci, miei adorati 25 lettori, al resoconto di questa estate croata, che ho promesso promesso e non ancora scritto.
Premessa: uno dei problemi dell'anno era fare una vacanza cane-compatibile, visto che era il primo anno che andavamo via con Uran (lo scorso anno restammo fissi in Abruzzo). Avevamo sentito dire (e letto su Internet) che la Croazia fosse molto adatta al nostro scopo, e che i cani fossero colà ben tollerati, anche al mare.
Si parte!

E così il 16 agosto siamo partiti in formazione-tipo (io, Anna, il cane nero Uran e la Ka altrettanto nera, carica come un ovetto) da Pescara alla volta dell'isola di Hvar. Traghetto tranquillo, 4 ore, e finalmente si arriva.
Accompagnati dalla fedele guida Routard (come sempre super efficace, numero uno, ci si può affidare ciecamente ai suoi consigli sia per i campeggi che per il cibo!) scegliamo un campeggio a Jelsa, il Grebisce. Accoglienza molto positiva da parte della proprietaria e spiaggia del campeggio incantevole, con un'insenatura che mozza il fiato. Unica pecca, che però scopriamo affligge tutta l'isola, l'abbondanza di vespe, arrivate dall'Africa a rompere o' cazz. Una piccola seccatura e nulla di più: l'isola di Hvar si rivela accogliente e meravigliosa, e le cittadine (Stari Grad e Hvar) affascinanti. C'è gente (nelle città) ma non c'è folla, e così ce la godiamo, anche esplorando spiaggette raggiungibili solo dopo mezz'ora di camminata nel bosco. Io da buon maniaco inizio le mie esplorazioni subacquee, grazie alla mia Fujifilm FinePix XP30, che consente di realizzare foto subacquee. Il fondale è uno spettacolo, e si nuota letteralmente circondati da branchi di pesci!
Partiamo da Hvar con una certa tristezza, ma immediatamente ci consoliamo: raggiungiamo infatti quella che è stata la meta più affascinante di tutta la vacanza: l'isola di Korcula.
Il fortino presso il campeggio Oskorusica
Il campeggio Oskorusica è una perla: un bosco di fichi, mandorli e ulivi con una netta preponderanza di alberi di fichi. La proprietaria ci esorta a collaborare per non lasciarli marcire sugli alberi e noi riponiamo con entusiasmo al suo appello: colazione, pranzo e cena non possono prescindere dalla gioia del raccogliere e consumare immediatamente una generosa porzione di questi frutti deliziosi.
Stella marina spettacolare a Pupnat Beach
La nostra nuova tenda (soprannominata il fortino e favolosa: io ci sto in piedi e lo spazio vivibile è immenso soprattutto se si monta anche il portico antistante...se qualcuno fosse interessato è una Coleman Coastline 4) da il meglio di sé: ci accampiamo in una piazzola che ha alle spalle alcuni massi, che consentono ad Uran di fare il portinaio osservando tutti quelli che passano. Il mare dell'isola, se possibile, è ancora più bello di quello di Hvar, e anche qui nessuno ha da ridire se il mostro nero entra in acqua con noi e si esibisce in nuotate in bello stile (a cane). Affittiamo anche una barchetta da un pescatore locale per una gita da lupi di mare. A tal proposito, essendo la prima volta o quasi che guidavamo un'imbarcazione, ecco un simpatico aneddoto: ci fermiamo a fare merenda e spegniamo il motore, secondo le indicazioni fornite. Quando è il momento di ripartire, tiriamo il filo, come nei film di Fantozzi, ma il motore non accenna a ripartire. A me vengono le lacrime agli occhi: la barca ha i remi, ma non gli scalmi, e già mi vedo costretto a nuotare spingendola fino a riva. Passano per fortuna due anziani signori su una barca più professional della nostra, si impietosiscono e si avvicinano. Si offrono di trainarci a riva, ma prima il nostro nuovo migliore amico sale sulla nostra barca per provare ad accenderla. Mi guarda con disprezzo, gira una levetta (mette in folle, scopriamo poi...la barca ha due marce - e lo avevo capito: avanti e indietro, ma ha anche una folle), tira il cavo e il motore riparte immediatamente mentre noi arrossiamo per la vergogna. Non a caso il giorno dopo propendiamo per un'escursione in macchina a Pupnat beach, dove abbiamo (anzi ho, visto che Anna non prova a immergersi con maschera o occhialini per il terrore dei pesci) avuto la fortuna di ammirare una stella marina! Meraviglia!
Aldo e Uran sul ponte di Mostar
La tappa successiva è Trsteno, vicino a Dubrovnik, punto di partenza ottimale per una serie di escursioni (Dubrovnik, ma anche Mostar con uno sconfinamento in Bosnia-Erzegovina). Il mare è deludente in questa zona e anche il campeggio, rispetto a quelli delle isole è meno bello. Però la visita a Mostar si rivela impressionante e suggestiva: se in Croazia le ferite della guerra appaiono più o meno rimarginate (ma passare di fianco a un campo minato fa davvero effetto...), lo stesso non si può dire della Bosnia-Erzegovina e della sua capitale, che vede gli edifici attorno al famoso ponte restaurati, ma quelli della periferia ancora ridotti in macerie.
Dubrovnik è invece davvero la perla dell'Adriatico, e si mostra a noi in una calda serata, in tutto il suo splendore. C'è molta gente e quindi caninamente la situazione è più complessa rispetto alle isole, ma comunque nulla di drammatico (se si esclude la grande presenza felina - tipica delle città di mare - che causa qualche rischio di agguato, fortunatamente sempre sventato in tempo).
Mi è sembrato di vedere un polpo!
Ma le isole ci fanno sentire il loro potente richiamo, e ci trasferiamo così a Murter, desiderosi di effettuare una gita alle isole Kornati, di cui abbiamo letto meraviglie. Murter è anche un ottimo punto di partenza per visitare Spalato (una città pazzesca! Il centro storico era il palazzo dell'Imperatore Diocleziano, e ci abitano tremila persone!), Sibenik, Trogir e il parco naturale della Krka. Il campeggio di Murter, che si trova presso la cittadina di Betina e si chiama Kosirina è incredibile: una enorme insenatura sul mare con un'isolotto al centro, e piazzole selvagge. Quando arrivi, piazzi la tua tenda (o camper, o roulotte) dove trovi posto. Non c'è reception, entro sera devi andare in paese a comunicare in un ufficio che sei arrivato. Il mare si trova a non più di 30 metri dalla tenda...il paradiso! Svegliarsi ed entrare in acqua nel giro di 5 minuti non ha prezzo...così come la vecchina che alle otto del mattino passa per le piazzole cantando la versione croata di "O' surdato 'nammurato" e gridando come una pazza "ola krafi krafi krafi, paradaisa krafi", cercando di smazzare ai campeggiatori untissime frittellone. Una porzione del campeggio è riservata ai naturisti, così capita che mentre vai in bagno ti possa sorpassare un signore di una certa età che va in bicicletta...completamente nudo (precisiamolo: con la sella). Visione bizzarra!
Accampamento a Murter: Kosirina Kamp
Il mare riserva anche qui una sorpresa all'appassionato di snorkeling: un meraviglioso polpo si mostra in tutto il suo splendore! Fallisce però, purtroppo, il nostro progetto di andare alle Kornati: non è possibile noleggiare una barca e recarsi sulle isole autonomamente (a meno che non si possieda la patente nautica, e si possa quindi affittare una vera barca e non un guscio di noci), l'unica possibilità sarebbe un'escursione organizzata con una trentina di persone. La presenza canina e la nostra idiosincrasia verso le situazioni troppo organizzate stile "gita con vendita delle pentole" ci suggerisce di evitare: sarà per la prossima volta (e ci ripromettiamo che passeremo 3-4 giorni su una delle Kornati deserta, a fare i piccoli Robinson Crusoe).
I laghi di Plitvice
La gita al parco della Krka si rivela invece  affascinante: laghi collegati da ruscelli e cascate, con una cascata finale in cui è possibile fare il bagno. Noi non lo facciamo perché poco prima di arrivare alla cascata, Anna vede (e mostra al terrorizzato marito) un serpente acquatico in una delle pozze: terrore e raccapriccio! Ancora più incantevole è però l'escursione successiva ai famosi laghi di Plitvice. Teoricamente dovremmo fermarci una notte, ma arriviamo verso le 14 e la temperatura polare ci suggerisce di effettuare la visita ai laghi e poi darci alla fuga tornando verso il mare. Dedichiamo 4 ore alla visita, e le merita tutte: 18 laghi collegati tra loro da cascate, ruscelli, acqua che gorgoglia in ogni dove. Carpe e trote giganti e passerelle che ti consentono di seguire un percorso di grande fascino attraverso il parco...spettacolare!
L'unica foto con tutti e tre assieme!
L'ultima tappa, prima del rientro in Italia, è sull'isola di Krk. Dopo le altre isole è la più deludente: troppi turisti, troppa organizzazione... e nel campeggio dove cerchiamo di andare non gradiscono la presenza canina ("si, il cane è ammesso, ma non può fare il bagno"). Fortunatamente troviamo un campeggio più tollerante...questa volta però è al 100% naturista. Ora, premetto che non conosco la filosofia naturista e non intendo offendere nessuno. Però alcuni atteggiamenti sono bizzarri: per esempio vediamo una coppia (piuttosto agée) di italiani che arriva col camper, e immediatamente si denuda, prima di iniziare a montare la tenda e a sistemare il camper. Ora, dico io, è anche pericoloso... e piuttosto comico vedere qualcuno che pianta i picchetti della tenda come mamma lo ha fatto! Così come vedere qualcuno che lava i piatti in costume adamitico, soprattutto in un campeggio super attrezzato e dotato di ogni comfort!
Una gita enogastronomica di grande piacevolezza su questa isola è alla Konoba Nada, nel paese di Vrbnik: grande cena e vino eccezionale (acquistato anche per casa, purtroppo in piccola quantità...la Ka era già stipata!).
Uccellaccio marino nel camping naturista (non indossa il costume)
Vacanza meravigliosa, e ritorno a casa doloroso...
Considerazioni finali:
- i croati non sono mostri di simpatia e accoglienza. Non sono scortesi, ma neppure particolarmente calorosi. Si sopravvive, ma se uno ha in mente l'accoglienza per esempio greca, resterà molto deluso
- se si ha un cane (come nel nostro caso) è una vacanza ideale, soprattutto nelle isole e soprattutto a sud. Più si sale, più c'è gente e più è facile che rompano le scatole
- vacanza non economica ma tutt'altro che cara. In due si mangia (molto bene e gran pesce, la cucina croata è molto interessante) con 40 euro al massimo, ma se ci si sa accontentare anche con 25-30. I campeggi sono molto più economici che in Italia e sono tendenzialmente ben tenuti e molto puliti. La benzina costa 20-30 centesimi al litro meno che in Italia, e ciò è meraviglioso
- se si ama lo snorkeling, è davvero il luogo ideale. Si stenta a credere che sia lo stesso mare che da questo lato appare un filo ehm ... melmoso, e di là è cristallino. Mi dicono dipenda dalla conformazione dei fondali, ma nulla mi toglie dalla testa dipenda anche dalla scarsissima presenza di fabbriche e dal fatto che la densità abitativa sia davvero scarsa (e si trovano chilometri e chilometri di puro nulla...)
- che altro aggiungere?? Ci voglio già tornare!