martedì 27 settembre 2011

Attività per la scuole del laboratorio hoc e della scuola di ingegneria dell'informazione

Attività x docenti, classi, studenti e intere scuole. Laboratorio di ricerca hoc + scuola ingegneria dell'informazione
Aldo torrebruno filosofo del politecnico appassionato di tecnologia e di insegnanti...
Dol per insegnanti che accettano la sfida delle tecnologie e lo vogliono fare col poli
Http://www.dol.polimi.it
Policultura per che vuole usare le tecnologie in maniera interdisciplinare come una trick box per raccontare storie
Http://www.policultura.it
Hitec x esplorare il talento mettendosi in gioco e fermandosi più che informandosi
Http://www.hitec.polimi.it
Lezioni di ingegneria dell'informazione per portare la cultura dell'ingegnere dell'informazione nelle singole scuole
Http://www.inginf.polimi.it

sabato 24 settembre 2011

Aldocook - 12 - Spaghetti di zucca (spaghetti squash)



Spaghetti di zucca (spaghetti squash)
Tempo occorrente per la preparazione 7-8 minuti, cottura: un'ora.
Livello: facile.
Ingredienti per quattro persone: una zucca spaghetti detta anche spaghetti squash, nome scientifico Cucurbita pepo (il problema è trovarla!), olio exravergine di oliva, 2 spicchi d'aglio, peperoncino, sale qb
Una contadina abruzzese ha venduto a papà e mamma questo oggetto incredibile, che nessuno di noi conosceva...pazzesco!

venerdì 23 settembre 2011

Nonostante sia una vita che ascolto i Pink Floyd...

Nonostante sia da una vita (ma davvero da una vita!) che ascolto e adoro i Pink Floyd, non mi ero mai accorto di quanto sia pessimista la frase che chiude l'ultima canzone (Eclipse) di quello che forse è il loro capolavoro, l'album The dark side of the moon...


and everything under the sun is in tune
but the sun is eclipsed by the moon.

Pessimismo cosmico! Meraviglioso! A volte non vi sentite proprio cosi?? Tutto è a posto sotto il sole, tutto funziona, tutto è bellissimo. Peccato che il sole sia oscurato dalla luna...

giovedì 8 settembre 2011

Del grande ritorno, di Grosso, e del non riuscire a fermarsi

Ieri - dopo 6 mesi di stop forzato e di dolore, visite mediche, sofferenza, dieta, 22 kg in meno e il serio timore di non poter più giocare - sono finalmente tornato in campo, a giocare a pallone. Per chi non lo sapesse, ma la faccenda è ampiamente documentata su appunti, a marzo mi sono fatto male due volte di fila giocando a calcio (attività che mi vede assiduo da svariati anni - per lo meno da 10 tutti i mercoledì sera, e prima anche di più, tempi felici! - e che nonostante la mia proverbiale pippaggine mi fa raggiungere vette di gioia elevatissime) in maniera piuttosto seria. Sono stato maneggiato, nonostante la mia allergia a medici, ospedali et similia, risuonato magneticamente, radiografato e la sentenza è stata chiara: strappo culare (ovvero di qualcosa a me sconosciuto ed inconoscibile in quella zona) e principio di artrosi. Responsabile del dolore la abbondante ciccia che mi cosparge. Diagnosi: fine delle attività calcistiche almeno fino a quando non fossi dimagrito 20 kg.
E così più che 'l dolor poté la fame... di calcio! E dopo questa lunga e noiosa premessa eccoci ai fatti:

Prima della partita, per l'intera giornata l'eccitazione era alle stelle. Alla discesa in campo al Santiago Bernabeu di Origgio (dopo un riscaldamento molto serio, per la prima volta nella storia) avevo i brividi (so che è idiota, ma avevo i brividi, toccavo con le mani l'erba sintetica e avevo i brividi, allacciavo le scarpette e avevo i brividi). Ho iniziato con calma, corricchiando e facendo solo passaggi laterali o comunque molto brevi, solo di piatto. Mi sentivo sempre meglio, e ho iniziato a correre in maniera più seria. I kili persi (non) li sentivo tutti, una bella sensazione. Piano piano mi scioglievo, ma continuavo ad avere paura a calciare forte: il dolore si era presentato a marzo effettuando un lancio da centrocampo la prima volta e battendo un angolo la seconda. Dopo circa 20' ricevo una palla al limite dell'area, non ci ho neppure pensato, è stato istintivo (e miracoloso, vista la mia media gol di uno ogni 500 partite): siluro all'incrocio dei pali e gol. Avete presente Grosso, in questo foto? Dopo il rigore decisivo alla Francia?
Ecco mi sentivo così: ho iniziato a correre e a ridere e non volevo fermarmi più. Un momento di felicità perfetta, che solo le piccole cose che reputiamo stupide (una partita a livello scapoli-ammogliati di fantozziana memoria...) sanno darci. Pazzesco, meraviglioso.
Ovviamente alla mezz'ora avevo le visioni ed ero stravolto (diciamo che devo riprendere il ritmo partita, come scriverebbero i giornalisti della gazzetta), ma avrei giocato fino alle tre di notte... ed ora sto già aspettando con ansia mercoledì prossimo!


martedì 6 settembre 2011

Aldocook 11 - Cagnoletto, gamberetti e patate a brodetto di pesce



Cagnoletto, gamberetti e patate a brodetto di pesce.
Tempo occorrente per la preparazione 20 minuti, cottura: 20-30 minuti.
Livello: facile.
Ingredienti per quattro persone: un cagnoletto (o palombo, che è lo stesso), 3-4 etti di gamberetti sgusciati, olio 4 cucchiai, 2 spicchi d'aglio, 3-4 patate, un barattolo di pomodori pelati (o 4-5 pomodori freschi, sarebbe meglio), prezzemolo, sale qb
Sotto la direzione di mammacook, ecco una nuova ricetta di pesce realizzata in campeggio all'Isolino. Molto facile da realizzare, si adatta anche ad altri pesci, ovviamente. Da notare sia la pentola di terracotta (un must per il brodetto alla vastese) sia il fatto che avevo capelli molto lunghi e decisamente qualche kilo in più rispetto ad oggi :))
Buon appetito!

Sono tornato...

Ebbene si, cari i miei 25 lettori, sono tornato. Dopo una (meravigliosa) estate di blackout, rieccomi a voi.
Estate troppo breve, come sempre. Cose belle, a tratti bellissime. Abruzzo terra del mio cuore, rivedere vecchi amici e trovarsi a discutere con loro dopo un anno come se si fosse smesso il giorno prima (vero, Ines?), tornare ai luoghi conosciuti e amati...e poi la selvaggia Croazia, paradiso del fotografo subacqueo dilettante e del cane nuotatore: vi racconterò tutto in un post apposito non appena avrò finito di sistemare le foto (per ora, se volete, godetevi la selezione di Anna: http://www.microbo.net/annaepis/fotoalbum/2011croazia/).
Ma tutte le cose belle finiscono, e così siamo tornati al lavoro, anzi...ai lavori, con le loro gioie (?) e le loro tristezze.
Un punto luminoso ulteriore, rispetto all'estate 2011, riguarda però la lettura: dopo un anno di vuoto totale (causa studio universitario: il senso di colpa, avendo un po' di tempo libero, se leggo e non studio è troppo grande! Fortunatamente sono riuscito a finire gli esami che volevo dare senza usare la sessione di settembre, e quindi estate di relax!), sono riuscito a tornare a leggere un po' quest'estate. A tal proposito eccovi una frase tratta da "Il gabbiano" di Sandor Marai, che mi ha talmente sconvolto mentre la leggevo, che mi sono messo certosinamente a copiarla sull'ipod per salvarla digitalmente (il libro cartaceo è di mammà):

Tacciono, e il silenzio incide ancora più a fondo il ricordo di questo bacio. Il bacio c'è stato, e potrebbe essere uno di quei baci che nella magia dell'attimo uomini e donne si sono scambiati già miliardi e miliardi di volte: un bacio, perché in fondo alla vita c'è il bacio; un bacio, perché solo così i corpi riescono a esprimere quel che cercano per tutta l'esistenza; un bacio, perché tra uomo e donna qualsiasi parola è superflua. Il bacio c'è stato, perché era giunto il momento, l'improrogabile momento del bacio, nel quale perde ogni senso tutto ciò che è accaduto e può accadere senza il bacio - un gesto indifeso e assetato, l'incontro di due epidermidi riarse, al di sopra delle abitudini, delle inclinazioni e dei riti, un morso ammansito, un comportamento da predatore ormai addomesticato che l'uomo custodisce nei nervi e nelle labbra, come il ricordo di qualcosa che all'inizio dei tempi e della vita umana era spaventoso, cruento e mortale...
Si sono baciati perché non potevano fare altro. E ora tacciono.

Personalmente ci sento la vita che scorre dentro, coi suoi ritmi reali, con tutti i sovrasignificati che noi uomini mettiamo alle cose che accadono, con tutto il lavoro di interpretazione che accade nei nostri cervelli in ogni singolo momento. E quel ciò che deve accadere, accade che mi ha sempre affascinato.
Buon settembre a tutti!

PS: altre recensioni di quanto ho letto sono nella mia libreria di anobi: http://www.anobii.com/aldotorrebruno/books