sabato 1 ottobre 2011

Estate 2011: vacanze in Croazia (caninamente parlando)

Ed eccoci, miei adorati 25 lettori, al resoconto di questa estate croata, che ho promesso promesso e non ancora scritto.
Premessa: uno dei problemi dell'anno era fare una vacanza cane-compatibile, visto che era il primo anno che andavamo via con Uran (lo scorso anno restammo fissi in Abruzzo). Avevamo sentito dire (e letto su Internet) che la Croazia fosse molto adatta al nostro scopo, e che i cani fossero colà ben tollerati, anche al mare.
Si parte!

E così il 16 agosto siamo partiti in formazione-tipo (io, Anna, il cane nero Uran e la Ka altrettanto nera, carica come un ovetto) da Pescara alla volta dell'isola di Hvar. Traghetto tranquillo, 4 ore, e finalmente si arriva.
Accompagnati dalla fedele guida Routard (come sempre super efficace, numero uno, ci si può affidare ciecamente ai suoi consigli sia per i campeggi che per il cibo!) scegliamo un campeggio a Jelsa, il Grebisce. Accoglienza molto positiva da parte della proprietaria e spiaggia del campeggio incantevole, con un'insenatura che mozza il fiato. Unica pecca, che però scopriamo affligge tutta l'isola, l'abbondanza di vespe, arrivate dall'Africa a rompere o' cazz. Una piccola seccatura e nulla di più: l'isola di Hvar si rivela accogliente e meravigliosa, e le cittadine (Stari Grad e Hvar) affascinanti. C'è gente (nelle città) ma non c'è folla, e così ce la godiamo, anche esplorando spiaggette raggiungibili solo dopo mezz'ora di camminata nel bosco. Io da buon maniaco inizio le mie esplorazioni subacquee, grazie alla mia Fujifilm FinePix XP30, che consente di realizzare foto subacquee. Il fondale è uno spettacolo, e si nuota letteralmente circondati da branchi di pesci!
Partiamo da Hvar con una certa tristezza, ma immediatamente ci consoliamo: raggiungiamo infatti quella che è stata la meta più affascinante di tutta la vacanza: l'isola di Korcula.
Il fortino presso il campeggio Oskorusica
Il campeggio Oskorusica è una perla: un bosco di fichi, mandorli e ulivi con una netta preponderanza di alberi di fichi. La proprietaria ci esorta a collaborare per non lasciarli marcire sugli alberi e noi riponiamo con entusiasmo al suo appello: colazione, pranzo e cena non possono prescindere dalla gioia del raccogliere e consumare immediatamente una generosa porzione di questi frutti deliziosi.
Stella marina spettacolare a Pupnat Beach
La nostra nuova tenda (soprannominata il fortino e favolosa: io ci sto in piedi e lo spazio vivibile è immenso soprattutto se si monta anche il portico antistante...se qualcuno fosse interessato è una Coleman Coastline 4) da il meglio di sé: ci accampiamo in una piazzola che ha alle spalle alcuni massi, che consentono ad Uran di fare il portinaio osservando tutti quelli che passano. Il mare dell'isola, se possibile, è ancora più bello di quello di Hvar, e anche qui nessuno ha da ridire se il mostro nero entra in acqua con noi e si esibisce in nuotate in bello stile (a cane). Affittiamo anche una barchetta da un pescatore locale per una gita da lupi di mare. A tal proposito, essendo la prima volta o quasi che guidavamo un'imbarcazione, ecco un simpatico aneddoto: ci fermiamo a fare merenda e spegniamo il motore, secondo le indicazioni fornite. Quando è il momento di ripartire, tiriamo il filo, come nei film di Fantozzi, ma il motore non accenna a ripartire. A me vengono le lacrime agli occhi: la barca ha i remi, ma non gli scalmi, e già mi vedo costretto a nuotare spingendola fino a riva. Passano per fortuna due anziani signori su una barca più professional della nostra, si impietosiscono e si avvicinano. Si offrono di trainarci a riva, ma prima il nostro nuovo migliore amico sale sulla nostra barca per provare ad accenderla. Mi guarda con disprezzo, gira una levetta (mette in folle, scopriamo poi...la barca ha due marce - e lo avevo capito: avanti e indietro, ma ha anche una folle), tira il cavo e il motore riparte immediatamente mentre noi arrossiamo per la vergogna. Non a caso il giorno dopo propendiamo per un'escursione in macchina a Pupnat beach, dove abbiamo (anzi ho, visto che Anna non prova a immergersi con maschera o occhialini per il terrore dei pesci) avuto la fortuna di ammirare una stella marina! Meraviglia!
Aldo e Uran sul ponte di Mostar
La tappa successiva è Trsteno, vicino a Dubrovnik, punto di partenza ottimale per una serie di escursioni (Dubrovnik, ma anche Mostar con uno sconfinamento in Bosnia-Erzegovina). Il mare è deludente in questa zona e anche il campeggio, rispetto a quelli delle isole è meno bello. Però la visita a Mostar si rivela impressionante e suggestiva: se in Croazia le ferite della guerra appaiono più o meno rimarginate (ma passare di fianco a un campo minato fa davvero effetto...), lo stesso non si può dire della Bosnia-Erzegovina e della sua capitale, che vede gli edifici attorno al famoso ponte restaurati, ma quelli della periferia ancora ridotti in macerie.
Dubrovnik è invece davvero la perla dell'Adriatico, e si mostra a noi in una calda serata, in tutto il suo splendore. C'è molta gente e quindi caninamente la situazione è più complessa rispetto alle isole, ma comunque nulla di drammatico (se si esclude la grande presenza felina - tipica delle città di mare - che causa qualche rischio di agguato, fortunatamente sempre sventato in tempo).
Mi è sembrato di vedere un polpo!
Ma le isole ci fanno sentire il loro potente richiamo, e ci trasferiamo così a Murter, desiderosi di effettuare una gita alle isole Kornati, di cui abbiamo letto meraviglie. Murter è anche un ottimo punto di partenza per visitare Spalato (una città pazzesca! Il centro storico era il palazzo dell'Imperatore Diocleziano, e ci abitano tremila persone!), Sibenik, Trogir e il parco naturale della Krka. Il campeggio di Murter, che si trova presso la cittadina di Betina e si chiama Kosirina è incredibile: una enorme insenatura sul mare con un'isolotto al centro, e piazzole selvagge. Quando arrivi, piazzi la tua tenda (o camper, o roulotte) dove trovi posto. Non c'è reception, entro sera devi andare in paese a comunicare in un ufficio che sei arrivato. Il mare si trova a non più di 30 metri dalla tenda...il paradiso! Svegliarsi ed entrare in acqua nel giro di 5 minuti non ha prezzo...così come la vecchina che alle otto del mattino passa per le piazzole cantando la versione croata di "O' surdato 'nammurato" e gridando come una pazza "ola krafi krafi krafi, paradaisa krafi", cercando di smazzare ai campeggiatori untissime frittellone. Una porzione del campeggio è riservata ai naturisti, così capita che mentre vai in bagno ti possa sorpassare un signore di una certa età che va in bicicletta...completamente nudo (precisiamolo: con la sella). Visione bizzarra!
Accampamento a Murter: Kosirina Kamp
Il mare riserva anche qui una sorpresa all'appassionato di snorkeling: un meraviglioso polpo si mostra in tutto il suo splendore! Fallisce però, purtroppo, il nostro progetto di andare alle Kornati: non è possibile noleggiare una barca e recarsi sulle isole autonomamente (a meno che non si possieda la patente nautica, e si possa quindi affittare una vera barca e non un guscio di noci), l'unica possibilità sarebbe un'escursione organizzata con una trentina di persone. La presenza canina e la nostra idiosincrasia verso le situazioni troppo organizzate stile "gita con vendita delle pentole" ci suggerisce di evitare: sarà per la prossima volta (e ci ripromettiamo che passeremo 3-4 giorni su una delle Kornati deserta, a fare i piccoli Robinson Crusoe).
I laghi di Plitvice
La gita al parco della Krka si rivela invece  affascinante: laghi collegati da ruscelli e cascate, con una cascata finale in cui è possibile fare il bagno. Noi non lo facciamo perché poco prima di arrivare alla cascata, Anna vede (e mostra al terrorizzato marito) un serpente acquatico in una delle pozze: terrore e raccapriccio! Ancora più incantevole è però l'escursione successiva ai famosi laghi di Plitvice. Teoricamente dovremmo fermarci una notte, ma arriviamo verso le 14 e la temperatura polare ci suggerisce di effettuare la visita ai laghi e poi darci alla fuga tornando verso il mare. Dedichiamo 4 ore alla visita, e le merita tutte: 18 laghi collegati tra loro da cascate, ruscelli, acqua che gorgoglia in ogni dove. Carpe e trote giganti e passerelle che ti consentono di seguire un percorso di grande fascino attraverso il parco...spettacolare!
L'unica foto con tutti e tre assieme!
L'ultima tappa, prima del rientro in Italia, è sull'isola di Krk. Dopo le altre isole è la più deludente: troppi turisti, troppa organizzazione... e nel campeggio dove cerchiamo di andare non gradiscono la presenza canina ("si, il cane è ammesso, ma non può fare il bagno"). Fortunatamente troviamo un campeggio più tollerante...questa volta però è al 100% naturista. Ora, premetto che non conosco la filosofia naturista e non intendo offendere nessuno. Però alcuni atteggiamenti sono bizzarri: per esempio vediamo una coppia (piuttosto agée) di italiani che arriva col camper, e immediatamente si denuda, prima di iniziare a montare la tenda e a sistemare il camper. Ora, dico io, è anche pericoloso... e piuttosto comico vedere qualcuno che pianta i picchetti della tenda come mamma lo ha fatto! Così come vedere qualcuno che lava i piatti in costume adamitico, soprattutto in un campeggio super attrezzato e dotato di ogni comfort!
Una gita enogastronomica di grande piacevolezza su questa isola è alla Konoba Nada, nel paese di Vrbnik: grande cena e vino eccezionale (acquistato anche per casa, purtroppo in piccola quantità...la Ka era già stipata!).
Uccellaccio marino nel camping naturista (non indossa il costume)
Vacanza meravigliosa, e ritorno a casa doloroso...
Considerazioni finali:
- i croati non sono mostri di simpatia e accoglienza. Non sono scortesi, ma neppure particolarmente calorosi. Si sopravvive, ma se uno ha in mente l'accoglienza per esempio greca, resterà molto deluso
- se si ha un cane (come nel nostro caso) è una vacanza ideale, soprattutto nelle isole e soprattutto a sud. Più si sale, più c'è gente e più è facile che rompano le scatole
- vacanza non economica ma tutt'altro che cara. In due si mangia (molto bene e gran pesce, la cucina croata è molto interessante) con 40 euro al massimo, ma se ci si sa accontentare anche con 25-30. I campeggi sono molto più economici che in Italia e sono tendenzialmente ben tenuti e molto puliti. La benzina costa 20-30 centesimi al litro meno che in Italia, e ciò è meraviglioso
- se si ama lo snorkeling, è davvero il luogo ideale. Si stenta a credere che sia lo stesso mare che da questo lato appare un filo ehm ... melmoso, e di là è cristallino. Mi dicono dipenda dalla conformazione dei fondali, ma nulla mi toglie dalla testa dipenda anche dalla scarsissima presenza di fabbriche e dal fatto che la densità abitativa sia davvero scarsa (e si trovano chilometri e chilometri di puro nulla...)
- che altro aggiungere?? Ci voglio già tornare!

1 commento:

  1. Bellissima vacanza, in effetti ci andai con la donna qualche anno fa e anche a me colpì molto positivamente.

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