venerdì 19 novembre 2010

Del prendere in braccio mio nipote Leo

L'altro ieri mentre ero a trovare Anna e soprattutto il piccolo Leo, quella bestia di mia sorella me lo ha messo in braccio, così, senza preavviso. 3 kg e un po' di meraviglia, un piccolo uomo miniaturizzato appollaiato tra le mie braccia! Praticamente sono diventato PierFerdyCasini in un nanosecondo: mentre lo tenevo in braccio mi sono immediatamente iscritto al forum delle famiglie e smaniavo per recarmi al family day.
Ovviamente il terrore di romperlo era infinito e mi venivano i crampi alle gambe (dopo un po' mi sono seduto, ma non l'ho mollato, ça va sans dire). Ma che gioia infinita ho provato! Lui tra l'altro (incauto) ha messo la testolina nell'incavo della mia ascella e ovviamente è stato steso dagli aromi mefitici. Questo lo ha portato ad addormentarsi come un sasso. E io mi sono beato delle sue smorfiette. Intanto gli ho parlato di donne e motori e gli ho spiegato come va il mondo. Un momento molto sentito da entrambi (concorda con me, essendo nato lui a Como, sulla superiorità della Guzzi)
Morale della favola: mi dichiaro già da subito irrimediabilmente Leo-addicted! E non voglio essere curato!

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