mercoledì 21 luglio 2010

Visita all'università

E fu così che il nostro amato premier decise di visitare una della Università italiane.
Lavorando al Poli da 10 anni ho avuto occasione di conoscere abbastanza bene molte università italiane. Beh, se vuoi visitare da politico un'università in Italia - per fortuna e non so fino a quanto - hai l'imbarazzo della scelta. Ci sono davvero delle punte di eccellenza interessanti ovunque. In Lombardia poi, sei davvero fortunato: il Poli, la Statale, la Bocconi, la Cattolica... insomma è difficile scegliere. E il buffone invece dove va? All'Università telematica di CEPU! E' una cosa che - se non fosse che fa piangere - fa ridere i polli!
E va beh, è andato li. Allora ti aspetti che ponga l'accento sulla qualità didattica? Sulle mirabolanti pubblicazioni scientifiche che i dipartimenti dell'ateneo sfornano? Sulla spendibilità della laurea? No, ha sottolineato che le laureate sono fighe (non come la Bindi, ha detto. Ma cosa gli avrà fatto la Bindi? Capisco che una donna che pensa possa turbare il suo sistema di valori, ma lui è davvero ossessionato dalla Bindi!). Ah si, la nostra Università è competitiva nel mondo, le nostre laureate sono fighe! Mica i cessi del MIT e di Cambridge!
Beh, che aggiungere? Solo che questa è la conferma di una mia vecchia teoria: questo è ciò che lui pensa della Scuola e dell'Università. Non altro. La Gelmini ministro - questa è la mia teoria - è una provocazione. Lui lo sa che è indifendibile. Io sono convinto che lui creda per esempio che Tremonti sia un genio, o che Bondi abbia letto un paio di libri in vita sua. Ma la Gelmini (e la Carfagna) sono totalmente indifendibili e lui lo sa. Ma le ha messe li apposta, per dare il messaggio "questo è ciò che si merita la Scuola e l'Università pubblica, questo è ciò che io davvero penso di queste istituzioni" (analogo discorso vale per le pari opportunità).

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