venerdì 30 ottobre 2009

Eoin Colfer - La lista dei desideri


Quarto libro della serie letture autunnali di Aldo 2.0, suggerimento prezioso di Francesca!
Libro dedicato a giovani lettori, o a lettori che si sentono giovani dentro. Sono tornato indietro di qualche anno (beh, qualche...il libro dovrebbe essere per quindicenni!) e mi sono goduto questo simpatico racconto solo apparentemente leggero (i temi che mette in campo non sono da poco: solitudine, morte, rimpianto, nostalgia...).
La protagonista femminile è davvero geniale (si chiama Meg Finn), ma anche il suo antagonista Rutto, spirito mezzo uomo e mezzo pitbull con tanto di escrescenza tecnologica made in Japan è notevole.
La mitologia ultraterrena (con Satana che insulta Belzebù e quest'ultimo che utilizza una linea rossa per parlare con San Pietro) è umana, troppo umana e fa sorridere. Insomma, uno spasso!
Grazie a Francesca per il prezioso suggerimento: perfetto per passare qualche ora spensierata e a ritornare quindicenni!

lunedì 26 ottobre 2009

Il paradosso della finzione

"La credibilità di una narrazione ben riuscita ci cattura al punto da far scaturire in noi sentimenti veri. [...] Il cosidetto paradosso della finzione, che consiste nel credere a ciò che non esiste nella realtà e addirittura nel provare dei sentimenti a causa di questa credenza - pur nella consapevolezza della finzione della rappresentazione - è uno dei fondamenti anche del cinema."

Da Stramaledettamente logico, esercizi di filosofia su pellicola. A cura di A. Massarenti, Laterza

venerdì 16 ottobre 2009

Mark Mills - Il giardino selvaggio


Terzo libro letto per la serie letture ex-estive-ed-ora-autunnali 2.0.
Non conoscevo questo libro, fino a quando la mia sorellina Anna me lo ha prestato, descrivendomelo come appassionante.
L'ho letto tutto d'un fiato (riuscendo anche a sbagliare fermata del tram tanto ero immerso nella lettura), e mi ha entusiasmato. E' la storia di un giovane studioso di storia dell'arte inglese che viene inviato dal suo vecchio professore a studiare il giardino di una villa toscana, e dei segreti (alcuni dei quali terribili) che il giardino nasconde e che Adam scopre. Si intrecciano alla storia principale intrighi familiari, un pezzettino di storia politica italiana del dopoguerra e una splendida storia d'amore. Decisamente consigliato!

giovedì 15 ottobre 2009

E' arrivato URAN!


Ebbene si, ieri abbiamo ceduto: è arrivato a casa Uran (soprannominato Nico), un meraviglioso cucciolo meticcio salvato si per miracolo all'alluvione messinese e recuperato assieme ai suoi 7 fratelli, ma purtroppo senza più la mamma.
Da un po' di tempo io e i miei compari (Anna, Anna, Raf) meditavamo di fare una sorpresa ai miei genitori, portando loro un nuovo cane, e quando abbiamo visto le foto di questi ciccini, non abbiamo saputo resistere. E fin qui, tutto ok...ma poi, una volta vista Susi, io e Anna non abbiamo resistito e così il suo fratellino Uran si è ora installato a casa. Dico solo che oggi è una tortura essere al lavoro - e sapere che farò tardi - sapendo che lui aspetta a casa!
Inoltre oggi papà e Anna sono tornati a Capriolo, dalla dottoressa che li ha in custodia: la zia Concetta (non a caso, la mia zia preferita) ha deciso che anche una terza sorellina deve entrare nella famiglia Torrebruno!
Detto questo, come tutti i proprietari di cane è da tutto oggi che non parlo d'altro e che mi beo al pensiero dei morsetti canini che mi ha dato stamattina l'animale...ecco due foto, con Uran e con Uran e Susi che dormono: come resistere a questi musetti canini?

mercoledì 7 ottobre 2009

Della trilogia millennium

Come già scritto in precedenza sul blog, dopo molta resistenza, all'inizio di settembre sono caduto nella rete di stieg larsson. Dopo aver letto "Uomini che odiano le donne" (sacrificando molte ore di sonno :-)) ho avuto la fortuna di ricevere in prestito dalla mia compagna di sventura in ufficio nonché mia seconda mamma barbara-stachanov il secondo ed il terzo capitolo della saga (grazie!).
Altre ore di sonno perse, l'effetto lobotomy assicurato (scena: io sul divano che leggo, anna che mi parla, io che rispondo a monosillabi senza in realtà capire nulla, lei che si arrabbia molto), e insomma in due settimane i due mattoni sono stati digeriti.
Che dire? Impossibile non confermare l'impressione data leggendo il primo libro: scrittura pessima (come se mancasse la revisione finale) ma atmosfere notevoli e soprattutto impossibilità concreta di staccarsi dal libro. Mi ritengo un lettore abbastanza raffinato ma davvero non riesco a resistere a libri che mi incollano alle loro pagine come una mosca al miele!
Il limite di "La ragazza che giocava col fuoco", e in misura ancora maggiore de "La regina dei cartelli di carta" è forse data dal contesto, che risulta eccessivamente complottista (nel mio immaginario mi riesce difficile sovrapporre l'immagine da cia del nord che l'autore attribuisce alla Säpo all'immagine della Svezia paradiso della democrazia, della legalità e dei diritti). Inoltre nel capitolo finale della saga si ha l'impressione che Lisbeth modifichi all'improvviso e quasi in maniera deludente (e difficilmente giustificabile) il suo modo di essere più profondo, affidandosi all'improvviso con fiducia a tutto ciò che fino a poco prima rinnegava, temeva e allontanava da sé.
In conclusione tre considerazioni:
1. Mi spiace per lui, ma è una vera fortuna che l'autore non possa dare seguito alla trilogia: suonerebbe davvero triste leggere di una Lisbeth "normalizzata"...
2. La trilogia merita di essere letta, ha davvero il potere di incatenarti alla sua trama e al racconto. E secondo me è una buona idea leggerla pensandola come un libro unico, complessivo.
3. Personalmente ritengo che 100-200 pagine in meno per ogni volume avrebbero giovato al tutto. In tutti e 3 i libri ci sono episodi che vengono descritti con un livello di dettaglio quasi irritante!
4. (addendum) nel frattempo ho visto il primo film della serie. Carino, nulla di più. Credo che non vorrò vedere il secondo...