martedì 24 febbraio 2009

Limiti - J.L. Borges

C'è un verso di Verlaine che non ricorderò più,
c'è una strada vicina ch'è vietata ai miei passi,
c'è uno specchio che m'ha visto per l'ultima volta,
c'è una porta che ho chiuso fino alla fine del mondo.
Tra i libri della mia biblioteca (li sto vedendo)
ce n'è qualcuno che non aprirò più.

lunedì 23 febbraio 2009

Anni di fatiche buttate al vento

E' da 8 anni che mi occupo di nuove tecnologie per la didattica. In questi anni, passati a cavallo tra università e mondo della scuola, ho conosciuto una quantità notevole di docenti, dalla scuola dell'infanzia fino alle superiori (ora secondarie di secondo grado...) tutti accomunati dalla passione, passione per i ragazzi, per la tecnologia, per l'insegnamento. Passione che li fa andare oltre lo stipendio da fame, i litigi collegiali, i colleghi che cercano di mettere i bastoni tra le ruote, perché credono che sia un dovere della scuola recuperare, anche nel campo delle ICT un ruolo di guida per i ragazzi. Nel mio lavoro ho cercato di supportare e offrire le mie conoscenze e l'istituzione per cui opero come punto di riferimento, convinto che un miglioramento del sistema-scuola, un adeguamento dello stesso alla realtà portasse beneficio, in ultima analisi, al paese.
Poi leggo questo articolo, e in particolare la frase "Ci auguriamo che anche il laboratorio di informatica possa trovare spazio tra le attività, anche se vorrà convenire che esso non costituisce, soprattutto nella scuola primaria, un insegnamento prioritario" scritta sul sito del MIUR...e mi prende lo sconforto! Ma allora anni e anni di fatiche dei "miei" docenti che fine faranno? Buttate al vento...per non dire nel cesso! Grazie Mariastella...

>> Da Repubblica.it: "A scuola Internet non è una priorità"

venerdì 20 febbraio 2009

I rifiuti HI-TECH goes to Africa...

Lo sappiamo tutti. Ma sapere che Greenpeace lo ha certificato e provato, con tanto di tracciamento GPS mi fa personalmente rabbrividire. Leggo su Repubblica che dall'Inghilterra un televisore rotto (coi suoi componenti pericolosi per la salute, e da smaltire in centri appositi) è arrivato in Nigeria, per finire in una discarica a cielo aperto. Dopo aver depredato il continente africano adesso lo usiamo come pattumiera della terra. Altro che oil for food, diamonds for junk...

>> Da Repubblica: Da Londra a discarica africana
viaggio illegale del televisore

giovedì 19 febbraio 2009

Interessante articolo sui robot in Punto Informatico

Riporto questo interessante articolo di Punto Informatico, che sembra tratto da un film di fantascienza, ma che in realtà presenta alcuni aspetti assolutamente logici e condivisibili, soprattutto in un momento in cui la iper-specializzazione, che riguarda tutte le discipline, impatta ovviamente anche sull'informatica e di conseguenza sulla robotica. Per motivi vari la cosa mi incuriosisce - anche perché sembra che se si farà HI-TEC quest'anno (sono decisamente in dubbio, devo dire...) ci sarà un orientamento di robotica! Ci vorranno davvero le tre leggi della robotica, profetizzate da Asimov??

>> Da Punto Informatico: Robot, una questione di dedizione e onore (Vincenzo Gentile)

lunedì 16 febbraio 2009

Appello (da MicroMega)

Appello dì Lorenza CARLASSARE, Andrea CAMILLERI, Furio COLOMBO, Umberto ECO, Paolo FLORES D'ARCAIS, Margherita HACK, Pancho PARDI, Stefano RODOTA', Aldo TORREBRUNO:

"La vita di ciascuno non appartiene al governo e non appartiene alla Chiesa. La vita appartiene solo a chi la vive. Il decreto legge di Berlusconi, trasformato in disegno di legge dopo che il presidente Napolitano, da custode della Costituzione, ha rifiutato di firmarlo, vuole sottrarre al cittadino il diritto sulla propria vita e consegnarlo alla volontà totalitaria dello Stato e della Chiesa. Rendendo coatta l’alimentazione e l’idratazione anche contro la volontà del paziente, impone per legge la tortura ad ogni malato terminale.
Pur di imporre questa legge khomeinista, Berlusconi ha dichiarato che intende sovvertire la Costituzione repubblicana. E’arrivato ad oltraggiare una delle costituzioni più democratiche del mondo, la nostra, definendola “filosovietica”, mentre non perde occasioni per elogiare il suo “amico Putin”, ex-dirigente del Kgb. Al governo Berlusconi che ha ormai dichiarato guerra alla Costituzione repubblicana, è dovere democratico di ogni cittadino opporre un fermo “ora basta!”.
Per dire sì alla vita e no alla tortura, per dire sì alla Costituzione e no al progetto di dittatura oscurantista, per dire sì al Presidente che sostiene la Costituzione contro chi la viola, la svilisce, la insulta, chiediamo a tutti i democratici di auto-organizzarsi per una grande e pacifica manifestazione, senza bandiere di partito, solo con la passione e l’impegno civile di liberi cittadini, a Roma, a piazza Navona, sabato 21 febbraio alle ore 15.
Passa parola, la democrazia dipende anche da te".

FIRMA L'APPELLO su http://www.micromega.net

mercoledì 11 febbraio 2009

Altro esperimento

Prova di pubblicazione da Gdocs






Questo documento realizzato in google docs dovrebbe essere pubblicato direttamente sul mio blog. Sto facendo degli esperimenti di pubblicazione per il nuovo progetto che il Laboratorio HOC sta aprendo, e di cui coordinerò una parte: il DOL ADVANCED. Questo progetto sarà una sperimentazione (che io sappia la prima in Italia) per verificare se strumenti sociali (come Facebook, i blog, Google docs, ecc...) possano avere potenzialità formative in un contesto universitario. Il corso sarà a numero chiuso per 30 fortunati (??) che hanno portato a termine il nostro Diploma On Line per esperti di didattica assistita dalle nuove tecnologie. La curiosità è che questo documento, potenzialmente collaborativo, dovrebbe poi inserirsi, automaticamente, in un blog...vediamo se funziona!


martedì 10 febbraio 2009

Solo il silenzio regni ora...

...tra le macerie contorte di una storia che troppe parole futili ha fatto versare. Che gli sciacalli si allontanino da un corpo che già troppo ha dovuto sopportare. Che i soloni della vita-a-tutti-i-costi anziché berciare in parlamento provino a tacere e a rispettare la sofferenza altrui.

La mia stima personale per l'uomo Beppino Englaro, per il suo coraggio, per la sua volontà di non utilizzare, come avrebbero fatto tutti, scorciatoie parallele, non ha limiti.

Addio Eluana, che la terra ti sia lieve.

lunedì 9 febbraio 2009

Non ci posso credere!!!

Ragazzi è incredibile, Veltroni ha detto una cosa di sinistra!!!
(copio&incollo da Repubblica.it)

13:51 Veltroni: "Voterò no con convinzione"
"Io voterò no con assoluta convinzione e dopo una lunga meditazione perchè su una materia del genere nè lo Stato nè la politica possono intervenire. E' un disegno di legge su un caso e non su una legge che è in discussione alle camere, un caso in cui lo Stato interferisce senza riconoscere che i genitori sanno veramente cosa è giusto fare". Il segretario del Pd Walter Veltroni spiega così la sua pozione rispetto al ddl Englaro aggiungendo che "nei gruppi del Pd si discuterà e individuerà l'orientamento prevalente fermo restando naturalmente la libertà di coscienza".

Per una volta, Walter ce l'hai fatta! Bravo!

venerdì 6 febbraio 2009

Una mia considerazione su un argomento futile

Premesso che, come è noto a chi mi conosce, a casa Torrepis abbiamo la tv rotta da 3 anni e siamo troppo pigri per portarla ad aggiustare, quindi siamo un po' esclusi dalle vicende televisive italiane (ma tanto c'è Internet...), voglio proporre ai miei 25 lettori (Manzoni lo diceva per fare il modesto, i miei credo siano meno in effetti...) una riflessione da perfetto tuttologo su un articolo che ho letto sul numero odierno di Leggo (free press).
Come dicevo non avendo la TV non ho seguito la faccenda in TV ma ne ho letto l'eco sui giornali, poi da buon tecnosciamano 2.0 ho cercato il materiale su youtube.
Insomma la faccenda è quella relativa al Grande Fratello. Leggo su Leggo (ehehehe) che una partecipante ha tirato un bicchiere ad un altro durante un litigio (il filmato è su youtube: http://www.youtube.com/watch?v=R1vB3pHasp8), ma ciononostante non è stata squalificata.

Mi viene in mente (la mia memoria per le cose inutili è prodigiosa) che in una edizione passata un partecipante, reo di aver tirato un bestemmione (come sempre youtube ci supporta: http://www.youtube.com/watch?v=Ussf3E-RSDQ, venne invece espulso.

Ecco, questo è secondo me lo specchio del nostro paese bigotto, puritano e di facciata: se bestemmi ti espelliamo, ma se tiri un bicchiere, chessaràmmai?? Prosegui tranquilla, anzi, lanciane altri che lo share aumenta. Del resto lo spettacolo che ci forniscono i dibattiti televisivi è questo, questo è il modo di discutere che ci propugna NSTV (Nostra Signora TeleVisione). Basta che, se ti prendi un bicchiere in faccia, non invochi invano il nome di Dio...

giovedì 5 febbraio 2009

Il triste caso che agita l'Italia in questi giorni...

Il caso della famiglia Englaro, sta agitando in questi giorni il paese, perché va a toccare un tema su cui è difficile esprimere certezze e ci mette a disagio, scoprendoci esplicitamente per quello che è l'uomo nel suo intimo più profondo, ovvero quello che Heidegger chiama l'essere-per-la-morte.
La morte, con la sua imminenza per tutti noi, quale condizione fondante dell'esserci ci costringe, anche in un'epoca per nulla portata alla riflessione filosofica, ma orientata al consumo "fast food" anche ideale, a fermarci e a riflettere sul tema che la morte è davvero, sempre per citare Heidegger, l'orizzonte in cui si iscrive la vita.

Fatta questa doverosa premessa, non riesco a capire come si possano esprimere certezze su questo tema, così difficile, così personale. Per una volta nella mia vita sono pienamente d'accordo col Presidente della Camera Fini quando afferma "io su questo caso non ho certezze", e mi sconvolge la sicurezza con cui il ministro sacconi (non riesco a capire sinceramente a che titolo) cerca di opporsi con ogni mezzo alla sentenza del Tribunale di Milano (e questo è già grave) ma soprattutto alla volontà della famiglia (e questo è intollerabile, perché l'ingerenza di un ministro nella vita della famiglia mi pare un evento da peggiore governo cinese...).
Non voglio poi commentare la sceneggiata di alessandra mussolini di ieri, perché davvero non è degna di commento - se non che, ahimé, è simbolo di un modo di pensare e purtroppo di agire che prende sempre più piede nella nostra "povera patria".

Mi lascia invece completamente basito l'intervento "a piedi uniti" delle gerarchie ecclesiastiche. Sembra davvero che desiderino mantenere un monopolio sul dolore esclusivo, totalizzante. Ma soprattutto, mi sembra, sono totalmente scollate dalla realtà dei fatti, distanti anche dal sentire genuino della fede di tanti credenti (magari da non credente non ho il titolo per dire una cosa simile, ma la mia sensazione è che anche molti credenti non riescano proprio ad accettare le affermazioni che in questi giorni i vescovi stanno propinandoci).
Tra l'altro (se ho capito bene, e citando anche un bel post di Tara), il motivo di questo battage ideologico sta nell'affermazione (riporto testualmente il blog di Tara)
Tu non puoi uccidere né te stesso né gli altri perché la vita non appartiene agli uomini ma a Dio, ed è dunque lui e solo lui che può decidere quando toglierla.

Questa affermazione mi genera troppi dubbi: qual è il confine tra chiamata di Dio a sé e l'opposizione dell'uomo? I tempi del "buon selvaggio" sono troppo lontani, se lasciassimo fare a Dio anche un'influenza o un mal di denti (come è accaduto per millenni) ci potrebbe ricondurre a lui. E invece, sin dalla notte dei tempi buoni cerusici hanno imparato a ritardare la chiamata a sé del Signore, sia dai banali raffreddori, sia da malattie molto più gravi. Questo è progresso, ma è progresso genuinamente umano, troppo umano. E allora se avessimo dovuto lasciare che Dio chiamasse a sé nel momento da lui ritenuto opportuno la povera ragazza, non avremmo dovuto, per nessun motivo, costringere i suoi genitori ad assistere a 17 anni di non-vita della persona per loro più importante, non avremmo dovuto costringere il povero signor Englaro (che ammiro profondamente per la sua umanità) a esporsi a questa corrida politico-mediatica (in anni come questi le due parole mi appaiono, drammaticamente, quasi sinonimi).

Io credo che la cosa migliore sarebbe - se fosse possibile - che (parafrasando Guccini) solo il silenzio regnasse tra le lamiere contorte di questa storia triste e drammatica. Vorrei che un po' della pietas tanto cara ai nostri antichi predecessori su questa italica landa prendesse il posto degli strepiti e della follia della vita-a-tutti-i-costi. Io immagino che il signor Englaro sia, in tutta questa confusa situazione, colui il quale sta soffrendo maggiormente. Mi piacerebbe che fosse accolto il suo appello al silenzio, e che ognuno facesse per suo conto le proprie riflessioni.

Poi, dopo, si faccia qualcosa a livello legislativo per tutelare il diritto a non accettare che situazioni come questa possano ripetersi. Se immagino che una cosa simile possa accadere a me, o a una persona che mi è cara, vorrei avere il diritto di rifiutare (mentre sono in grado di intendere e volere) di sottoporre chi rimane allo strazio di vedermi vegetare per anni. Chi crede che la vita debba essere difesa con le unghie e con i denti, a qualsiasi condizione sia libero di difenderla, ma sulla propria pelle, e chi ha idee diverse sia libero di perseguirle. Senza ingerenze da parte del governo, dei vescovi, o di chicchessia.